Nel 1710 nasce a Torremaggiore ( Foggia ) il "venturo" <settimo> principe della casata dei De Sangro principi di Sansevero, avendo come avo e primo principe "Cecco" Gianfrancesco De Sangro; venuto al mondo da una famiglia di latifondisti pugliesi, i conti dei Marsi e i De Sangro, annoverando nel proprio albero avi illustri, uomini di chiesa, santi, pontefici, ecc. ecc., dando "scacco" allo stesso Carlo terzo, discendenza risalente allo stesso Carlo Magno, settimo principe per la rinunzia del padre Antonio il quale ebbe una vita, diciamo alquanto "sfrenata"; reso orfano di madre in tenerissima età, trovando nel nonno Paolo un valido precettore, anche nel senso materiale, giocando un ruolo importante nella sua formazione di genio. La figura dell' "o principe" e’ ricca di sfaccettature come in una pietra preziosa, scienziato, chimico, medico, inventore, grande iniziato e alchimista, Come Massone diciamo approssimatamene che ebbe moltissima risonanza nella Massoneria Napoletana e non di quei tempi, giovandogli il grado di G.M. della loggia Napoletana, convalidata da una patente rilasciata dalla Gran Loggia di Londra nel 1728 nell’ambiente Iniziatico Napoletano, già nel giugno del 1717 nell'epoca dell’occupazione Austriaca esistevano logge di carattere militare ispirate nelle sue linee ai criteri dei lavori Inglesi prevedevano tre gradi della Massoneria simbolica: apprendista, compagno e maestro. l’inserimento di quest’ultimo in un breve secondo tempo; nel 1740 fu inserito da parte d’alcuni "alti gradi" della Loggia Francese successivi aggiunti, detti Superiori o Scozzesi, definiti anche “Alti Gradi” da Maestro Scozzese a Kadosh, ( ricordo che la struttura e il valore iniziatico dei gradi è molto sintetizzato, poiché essi sono complessi specialmente quelli della Scala di Napoli < per lo meno in origine > ) ( in effetti la Scala di Napoli o Arcana Arcanorum è un rito "Egizio" che in realtà interessò con, diciamo palese peso e non, una gran parte della Massoneria regolare e di frangia, anche se "liberi muratori regolari" non avallarono mai tale interesse, poco plausibili per gli addetti ai lavori, anche Aldebaran indica proprio in questo rito come presupposto <pensiero o modello>  che si dovrebbe la ricomposizione della Massoneria in Italia ). Non si dimentichi che Cagliostro tra il 1776-77 nel suo soggiorno a Londra venne iniziato alla massoneria e tra i contatti di Malta e Napoli <come cita il dott. Introvigne ci sono eventualità anche di nessi in Germania, con gli Architetti Africani la R+C d'Oro e con la sua articolazione o scisma [ma per altri cerchia interna] l'Ordine dei Fratelli Iniziati d'Africa, prendendo "l'ispirazione" dei suoi Riti soprattutto da questi ultimi>. Ma per Nebo <"discepolo e amico" del nostro G.M.>, grazie all'insegnamenti acquisiti a Malta e soprattutto a Napoli che abbia avuto "L'ispirazione" <non ci dimentichiamo che a Napoli il quale si faceva chiamare marchese Pellegrini> sosteneva l'amicizia con il marchese Luigi d'Aquino il quale per Cagliostro fu molto di più, "come un maestro", fratello minore del Principe <Francesco> di Caramanico e cugino di Raimondo ); prendendo piega il modello Francese, molti aristocratici ebbero la loro posizione all’interno; Anche "o Principe", diventando G.M. nel 1750 ( ma ravvedendosi in seguito per la non completa operatività magica e alchemica della Massoneria, [di fatto la Massoneria da quella "antica, cioè le corporazioni dei liberi muratori" la quale operatività evidente fisicamente con edificazioni superlative a quella "speculativa" soprattutto, è colma di simbolismo ma stenta di operatività intesa nel senso "magico"]), ci sono anche canali misteriosi e non, i quali il principe coltivò come "iniziato", con Cagliostro e il suo Rito Egizio, il barone Tschudi con una sua loggia nel 1751, fondatore dell’Etoile Flamboyante e altri Ermetisti di quel tempo. Sempre nel 1751 Carlo 3° di Spagna, il quale non vedeva la massoneria tanto di buon occhio, emise un editto con il quale "mise al bando la massoneria" ( cita il Ventura: provocato per il mancato verificarsi del miracolo di S. Gennaro ), ma non fu unicamente il motivo citato dal Ventura, infatti per lo più ci furono diverse pressioni, determinante quella della "chiesa" sollecitata dal Papa Benedetto 14° ( con qualche riserva sua personale ); tale editto però venne preso sottogamba, grazie alle "simpatie" che mostrava la regina Maria Carolina per la massoneria, anche il Principe fu soggetto a questa situazione; Ora bisogna <sfatare> storici, scrittori, e tutti coloro i quali credano di intendere come dotti, la figura del <principe> soltanto in base ad elementi storici, tutti conoscono ( vedi sopra ) il principe come massone, come inventore, ricercatore, sperimentatore in vari campi, delle sue "macchine anatomiche"; ma cosa sanno realmente? Conoscono il suo pensiero manifestato con a pochissime "anime" che le tramandarono nel tempo in seno a una catena come tradizione orale "da bocca ad orecchio". E' necessario comprendere il principe nel senso esoterico, come <mago> e per entrare in questa dimensione si deve conoscere la magia, esercitarla ( é logico chi esula la magia dal suo mondo può concepire lo "stato d'animo" del principe soltanto in termini storici ), e il principe esercitava la <magia eonica e l'arte regia> compiendo cose mirabili per il nostro Ordine. Non ci dimentichiamo che il principe aveva già una "personale ( napolitana ) "Tradizione iniziatica magico-alchemica posta sopra a quella della massoneria in se stessa, riscoprì tutto il grande arcano, creando (o adattando?) un essere superindividuale a capo di una "Fratellanza", grazie anche ai legami come abbiamo detto precedentemente, con vari "ermetisti" anche Rosacruciani, trasmettendo la relativa <cifra> con annessi gli <statuti> a posteri strettissimi a lui: principalmente al discendente diretto, suo figlio "Enzo" che nel 1780 ( come cita il Brunelli ) dirigeva una loggia ( giudicata dagli storici irregolare "non vogliamo polemizzare, diciamo che i punti di vista degli storici non hanno nulla a che vedere con la magia" ), comprendendo una trasmissione in toto di tutta la nostra "tradizione", per noi dal punto di vista magico é regolarissimo, é quanto basta ); e alla famiglia " d'Aquino " la quale non si limitava soltanto ad un legame consanguineo ( si noti che i d'Aquino entrano nella cronologia del nostro ordine ), ma ad un legame molto più profondo. Portata avanti con legittime successioni, come tradizione iniziatica, fino ai nostri giorni. Sansevero avrà un ruolo principale nella realtà del Martinismo Napolitano come fautore e primo anello di trasmissione. Questa sintesi permette un panorama adeguato del Principe e della Napoli di quei tempi.

1) Don. Raimondo Maria de Sangro ( 1710-1769 ), Principe di Sansevero, Duca di Torremaggiore, ed altri sedici titoli a seguire; Grande di Spagna di prima classe.

2) Don. Vincenzo de Sangro, suo primogenito, comandante la Guardia Reale di Ferdinando I di   Borbone.

3) Don. Paolo d'Aquino, Principe di Palena.

4) Don. Pietro d'Aquino, nipote di Paolo, Conte di Caramanico.
5) Don. Antonio Marino, abate di S.Giovanni a Carbonara; iniziatore e maestro di Elifas Levi, il padre dell'occultismo contemporaneo.

6) Don. Pasquale de Servis «Izar», figlio naturale di Francesco I di Borbone.

7) Avv. Giustiniano Lebano ( 1832-1909 ), figlio naturale di Francesco I delle due Sicilie.

8) Don. Gaetano Petriccione «Morienus», figlio naturale di Francesco I di Borbone, discepolo di Izar.
9) Dott. Antonio de Santis «Filaletes Iatricus».
10) Don Vincenzo Gigante ( +1968 ), discepolo del Lebano.
11) Don. Eduardo Petriccione «Geber» ( 1891-1966 ), figlio naturale de Gaetano.
12) Don. Filippo Costa «Ishabel», discepolo di «Filaletes Iatricus».
13) Don. Luigi Ciardiello de Bourbon-France «L'Argonauta».
14) Don. Luigi Petriccione «Userkaf - Caliel», dei Duchi Giordano d'Oratino, figlio naturale di Edoardo, discepolo de «L'Argonauta»; Gran Maestro del Martinsmo Napolitano, della Rosa+Croce d'Oro Italiana, dell'Alleanza Universale Fratellanze Hermetiche A.U.F.H ( principale fautore ), e Vescovo della Chiesa Gnostica Apostolica «Tau-Chrisogonos». 

Codesta cronologia é stata tratta dalla nostra biblioteca interna.