Tancaruja
"Isettande"
La recensione di Roxy Music"
Stanno arrivando dalla Sardegna cose di altissima qualità.
Sull'isola si muovono decine di gruppi estremamente interessanti, innamorati e
orgogliosi della loro terra e delle loro tradizioni, ma certo non fermi alla
semplice riproposizione di un folklore da cartolina fine a sè stesso. Alcuni di
questi gruppi riescono anche a mettere il naso fuori, altri li aspettiamo con
ansia, come le straordinarie Balentes (v. archivio), gli Andira, gli Elora. Tra
quelli che si stanno facendo notare al di qua del Tirreno (e grazie all'acume e
alla solerzia di etichette come la CNI) ci sono i Tancaruja, autori di un ottimo
lavoro un anno fa e oggi di nuovo sul mercato con una formazione totalmente
rinnovata a fianco del deus ex machina del progetto, Pino Martini. Completamente
acustico, questo disco si muove con grande leggerezza e sapienza in territori
sonori che sfiorano paesi, stili e atmosfere di tutto il Mediterraneo,
spingendosi fino al Portogallo e al Senegal. Su tutto si muovono le splendide
voci femminili (Valeria Martini degli Elora e Elena Nulchis delle Balentes,
guarda un po'!) in un continuo ricamo polifonico. Bisognerà lavorare parecchio
di comunicazione perché questa venga considerata "musica" e non
riduttivamente "musica sarda", ma quando succederà, grandi gruppi
come i Tancaruja godranno della popolarità che meritano ampiamente.