MANUALE DI ABUSIVISMO ELBANO
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per commenti scrivere a isola.elba@tiscalinet.it
Soggetto:
Come costruire impunemente edifici abusivi in aree protette
Il soggetto verra’ sviluppato con l’ ausilio di un esempio:
le costruzioni abusive erette in comune di Capoliveri (Isola d' Elba), localita’ Barabarca, su un terreno di rispetto ambientale censito come pascolo cespugliato. 
 




Troppo vicino al mare

Tali terreni, che si trovano a meno di 300 metri dalla linea di battigia, ai sensi del DL 27/6/1985 n. 312 convertito in L. 8/8/1985 n.431, sono sottoposti a vincolo paesaggistico generale di cui alla L. 29/6/1939 n.1497

Il Comune certifica i vincoli

Lo stesso comune di Capoliveri ha certificato (in una richiesta fatta dall' attuale proprietario) in data 22/8/1985 che il mappale 221 foglio 15 nel P.D.F. in vigore e nel P.D.F. adottato dal C.C. in data 3/5/1983 era classificato come “zona di rispetto Paesistico Ambientale”

Il Catasto e l' Aeronautica confermano

Il mappale 221 foglio 15 in base alla verifica catastale del 18 gennai 1989 del Geom. Arnaldo Rossi risultava non edificato, come del resto imponeva il vincolo sopra ricordato.

La mancanza di qualsiasi edificazione nel 1989 sul mappale 221 e’ poi confermata dal rilievo aerofotogrammetrico effettuato nel 1988/89 (il mappale in questione e’ contornato di rosso) ed ancora piu' convincentemente dalla aerofotografia da cui gli stessi rilievi aerofotogrammetrici sono stati ottenuti.

I documenti aerofotogrammetrici citati si possono ottenere presso l’ ufficio tecnico comunale di Capoliveri oppure presso l’ Istituto Geografico Militare di Firenze, via C. Battisti n.10

Il Catasto rileva

Da un recente rilievo risultano essere state accatastate dopo il 1989 ben tre nuove costruzioni ed in effetti, per chi dal mare o dalla collina esamina il luogo, risultano esservi ben cinque nuove costruzioni, alcune grandi e completate (ville), altre piccole ed in via di edificazione, situate nei luoghi indicati nella planimetria catastale,  sull' aerofotogrammetria (1997) allegata e relativa fotografia (1991).

Nessuno si preoccupa di far rispettare le norme

Come e' stato possibile costruire nonostante le citate leggi e normative vigenti?

Con quale strumento urbanistico il comune di Capoliveri ha modificato la destinazione prevista nel PDF e con quale atto (concessione e/o autorizzazione) ha permesso di edificare il mappale 221 del foglio 15?

Gli uffici tecnici comunali hanno verificato l’ esistenza di tali costruzioni, la loro eventuale conformita’ con quanto eventualmente concesso e/o autorizzato, e la conformita’ e/o il rispetto alle norme vigenti in materia di igiene ed inquinamento?

Con quale provvedimento regionale e’ stata modificata e resa inapplicabile la normativa di cui alla richiamata L. 8/8/85 n. 431?

E il Comune in questo caso dov'e'?

Queste domande sono state poste al sindaco di Capoliveri con una lettera (pag 1 e pag 2) da parte Lega Ambiente del dicembre 1997.

A questa lettera il comune di Capoliveri ha risposto con due lettere del marzo e del dicembre del 1998 dicendo di non preoccuparsi, alcune costruzioni sono state condonate nell' 85, altre nel 94 e per le altre ancora e' stata predisposta la demolizione.

Come si sono potute condonare nell' 85 costruzioni che ancora non esistevano? Come ha potuto il comune condonare in deroga a leggi di rispetto quali la ......?

A tutt' oggi (ottobre 1999) si sta' costruendo ancora sui suddetti terreni, con impunita' e connivenza con le autorita' locali.

La tecnica e' la stessa utilizzata in altre parti d' Italia

La tecnica, come abbiamo capito, e' molto semplice: si costruisce un edificio incospicuo, piccolo, lo si condona (anche con un provvedimento di condono gia' scaduto) e quindi lo si ingrandisce.

In questo processo ci si arricchisce notevolmente (le villette in questione ora valgono miliardi) a scapito della comunita'. Lo possono fare solo i locali con buone conoscenze nell' amministrazione e con una presenza costante che permetta di approfittare dei periodi meno affollati per far progredire le costruzioni abusive.

Danni collaterali

Il terreno in questione contiene anche un sentiero vicinale d’ uso publico, interrotto nel corso dell’ attivita’ speculativa.

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AGGIORNAMENTO ad agosto 2000

Nel frattempo la stampa locale ha notato questa pagina web e le ha dato un certa pubblicita' (Tirreno 24/7/2000, 4/8/2000).

Sul fronte della correzione degli abusi nessuna azione pratica da parte delle autorita' (dove e' finita l' istanza di demolizione No 26 del 3/3/98)

Le costruzioni nel frattempo proseguono:

1) si comincia a dare qualche ritocco cosmetico ai nuclei (ambientazione nel paesaggio) per le nuove costruzioni
2) si ampliano gli spazi adiacenti con scarichi di calcinacci direttamente sulla scogliera
3) si edificano costruzioni di servizio, come l' ingresso in pietra
4) si bloccano accessi, su terreno demaniale, a spiagge pubbliche con mezzi di fortuna ma efficaci