Il palazzo Trigona di Canicarao, dal nome degli attuali proprietari presenti in loco già nel secolo 12°, è uno dei più interessanti esempi di edilizia barocca costruiti all’indomani del rovinoso terremoto del 1693 che rase al suolo il paese. Prospetta in via Cavour, accanto ad altre dimore gentilizie sorte negli stessi anni in questo quartiere privilegiato dall’aristocrazia locale dell’epoca. Si presenta con pianta a "U" e facciata decorata da suggestiva balconata barocca in ferro battuto. Sembra sia stato costruito in varie fasi vicine nel tempo, forse dal Gagliardi e successivamente da Paolo e Bernardo Labisi che vi aggiunsero elementi architettonici. Varcato il portale si entra nel sontuoso palazzo e salendo un monumentale scalone si giunge al piano nobile, costituito da più di ottanta stanzetta cui il salone da ballo, le cui volte presentano decorazioni e scene bibliche attribuite al netino Antonio Mazza.