CHIESA DI SAN PIETRO - VILLA S. PIETRO
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Regione: Sardegna - Provincia. Cagliari | Cartografia: IGM - Tavoletta n° 565S2S4 | |||
Comune: Villa S. Pietri- Località: San Pietro | Scala 1:25000 - (Aggiornamento R.A.S.) | |||
NOTIZIE STORICHE |
Il periodo romanico si
sviluppò in due blocchi storici: alto romanico (prima
dellanno 1000) e basso romanico (dopo lanno
1000). Nel 750 d.C. ci fu linvasione araba in
Sardegna, col pretesto della conversione allislamismo.
Nel 827 d.C. i musulmani occuparono la Sicilia e si
sviluppò anche una pirateria saracena. La popolazione
sarda si rifugiò nellentroterra per sfuggire alle
scorrerie arabe, così nacquero i giudicati (logu o rennu)
ossia territori amministrati da un giudice. Il giudicato
era diviso in curatorie amministrate da un curatore,
queste a loro volta si dividevano in ville (unità
abitative), con a capo un majore, che amministrava i
rapporti fra le curatorie e le ville. In campo sociale,
nella scala gerarchica, i servi occupavano il posto più
basso. Nel gradino successivo vi erano i coloni
semiliberi (piccoli proprietari terrieri) e più in alto
ancora vi erano i coloni liberi (medi proprietari
terrieri). Con lavvicinarsi dellanno 1000,
nacque la concezione millenaristica, che credeva alla
fine del mondo. Quando ciò non accadde, vi fu un
rifiorire delle varie attività, fra cui quelle marittime,
legate alle Repubbliche marinare. In particolare i pisani
riuscirono a liberare la Sardegna dagli arabi, perciò si
instaurarono intensi rapporti fra sardi e pisani, i quali
ultimi contribuirono ad introdurre nellisola nuove
tecniche costruttive e soluzioni innovative, anche per larrivo
di maestranze transalpine. Questo giustifica lo stile del
periodo basso romanico, molto più ricco di quello dellalto
romanico, basato sulluso di cantoni o pietre da
taglio. Limpianto strutturale di S. Pietro apostolo è nellabitato della villa di cui fu parrocchiale e che dal suo titolo ha preso il nome. Sono molto poche le notizie storiche su tale fabbrica romanica, tuttavia è possibile attraverso una lettura del monumento, raffrontarlo con altri dello stesso periodo, per avere una visione più completa della fabbrica . La padronanza delle tecniche costruttive e le disposizioni planimetriche si mostrano coerenti con tipologie diffuse nellisola nel XII secolo, cioè negli anni di poco precedenti allavvento degli influssi ispano-moreschi. |
TIPOLOGIA EDILIZIA |
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Pianta | |
Prospetto | |
Sezione trasversale | |
DESCRIZIONE DELL'ORGANISMO ARCHITETTONICO | |
La chiesa di S. Pietro costituita da conci calcarei di media pezzatura è ascrivibile allultimo quarto del XIII secolo. Ledificio presenta pianta rettangolare con un'unica navata canonicamente orientata a levante. Lilluminazione interna è fornita da due monofore a doppio strombo simmetricamente disposte sui lati Nord-Sud e da altre due monofore a feritoia, anchesse simmetriche e site in prossimità dellarea presbiteriale (risulta attualmente murata quella del lato Sud). La chiesa mostra una notevole regolarità dimpianto, con i prospetti inquadrati da robusti rinforzi angolari e scanditi da lesene impostate su un alto zoccolo a scarpa che, disposte secondo un ritmo regolare, spartiscono il parametro murario in parti di eguale ampiezza. A circa tre quarti dellaltezza corrono una serie regolare di archetti pensili a sesto pieno e doppia ghiera; in facciata anteriore e posteriore vi sono rispettivamente archetti a tutto sesto lobati, e a sesto acuto lobati e disposti a saliceti. Di notevole importanza sono gli elementi scultorei dei prospetti: la croce e la singolare figura antropomorfa a basso rilievo sullarchitrave della porta settentrionale (costituiscono una spia del basso livello tecnico delle maestranze), e lesuberante decorazione scultorea dei peducci e dalla vivace nota cromatica dei numerosi bacini ceramici, di cui restano nella facciata solo gli alloggi vuoti. Il prospetto principale, recuperato nelle sue forme originali dai restauri effettuati nel 1979 presenta il portale principale inquadrato da lesene con arco di scarico sovrastato da un oculo aperto posteriormente; il tutto si conclude con il campanile a vela. Le coperture sono a doppia falda con struttura lignea e manto in coppi. I citati restauri hanno ripristinato gli spioventi a capanna dei prospetti, eliminando le forme mediocremente baroccheggianti dovuti ad interventi effettuati nel secolo scorso. Sul fianco Nord si apre un bel portale di norma classicamente pisana con architrave in pietra di arenaria grigia scolpito con croce a figura antropomorfa. Un ulteriore ingresso posticcio sul lato sud è stato aperto con funzione di collegamento con la sacrestia (ora fortunatamente demolita). Linterno è frutto di tarde ristrutturazioni, con archi a diaframma di carattere catalano, impostati però su piedritti pertinenti alla fondazione medioevale. |
Facciata (foto n° 1) | Architrave ingresso | Archetti laterali | ||
Abside | Vista posteriore | Vista laterale (foto n° 2) | ||
Navata (foto n° 3) |
San Pietro |
Lato sinistro |