E' accaduto che…

Un faccione rubicondo dai muri delle nostre città fissa, occhialuto, i passanti con aria rassicurante. Il nostro sguardo distratto ci lascia nel dubbio se si tratta di qualcuno che ci vuole vendere qualcosa, o di qualcuno che vuole qualcosa da noi. Un esame più attento del poster ci informa che l'uomo in questione è stato un grande politico, e non solo, ma anche un grande italiano. Restiamo un perplessi perché gli aggettivi che noi ricordiamo venivano attribuiti al "grande italiano" erano ladro e latitante. Cosa è accaduto durante il passaggio da ladro a grande politico e da latitante a grande italiano? E' accaduto che il "grande italiano" è morto.

C'è stato un periodo, nella storia del nostro paese, nel quale essere un grande politico significava fare e ricevere favori con grande circolazione di danaro a vantaggio dell'economia e delle banche svizzere. Poi è arrivato un togato sgrammaticato che ha fatto capire agli italiani che non si trattava di alta economia ma di gran ladroneria.

Alcuni confessano altri negano, alcuni pagano altri si dileguano. La giustizia segue il suo corso ed il togato, negli stadi e per le strade diventa il nostro eroe locale. Il "grande politico", uomo dalle spalle larghe, porta su di sé il peso delle malefatte della classe politica e novello eroe dei due mondi (Italia e Tunisia) va in esilio volontario tra palme e bevande con gli ombrellini.

Accade però che il grande politico si stanca della villeggiatura, anche perché gli manca il clima politico italiano che i suoi vecchi amici, scampati alle persecuzioni, timidamente riprendono a respirare. Lui parla molto dell'Italia, ma l'Italia di lui si cura poco, a parte la procura che lo aspetta a braccia aperte e volentieri lo ospiterebbe in un patrio albergo per almeno dieci anni nonostante le sue malefatte.

Ma lui, con orgoglio, rifiuta l'invito finché non si amala di nostalgia. E' passato del tempo e ora gli amici e i nemici di sempre credendo che abbia sofferto abbastanza, anche per loro lo rivogliono come compagno di giochi. Ma i togati persecutori hanno un cuore di pietra ed una fissazione quasi patologica per le sbarre. Accade così che il "grande politico" muore in terra straniera, gli italiani tutti da truffati si trasformano in assassini, e i ladro invece diventa un "grande italiano" degno di funerali di stato e di un giudizio che non spetta più agli uomini, ma alla storia.

Stefania Mameli