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Paese 2 = Paese x Canavese versione

 

CARTINA CANAVESE: Nord Ovest - Nord Est - Sud

 

 

Agliè

CASTELLO DUCALE: antica dimora dei conti di San Martino, del XII secolo, dopo l’ultimo grave danneggiamento subito nel 1536 ad opera delle armate napoletane, dovette la sua nuova definizione al duca Filippo di S. Martino d’Agliè, consigliere e favorito della reggente Maria Cristina di Francia, su progetto attribuito ad Amedeo di Castellamonte nel '600, e fu trasformato poi in elegante residenza. Vastissimo e pittoresco il parco, attraversato da 7 chilometri di viali e sentieri, ricco di piante centenarie e ornato da fontane e sculture.

CHIESA DI SANTA MARTA: notevole esempio di architettura barocca, definita per le mosse volumetrie "tempietto assai scherzante".

CHIESA PARROCCHIALE DI SANTA MADONNA DELLA NEVE E SAN MASSIMO: opera di Ignazio Birago di Borgaro.

CHIESA DI SAN GAUDENZIO: edificata nel XVIII secolo.

SANTUARIO DI SANTA MARIA DELLA ROTONDA: a pianta circolare, probabilmente costruita su un tempio romano dedicato a Diana verso l'anno Mille.

SANTUARIO DELLA MADONNA DELLE GRAZIE: originario del XVIII secolo venne successivamente ricostruito. All'interno ingloba un antico affresco che ornava il pilone un tempo sul sito della chiesa attuale. Viene detta "i tre ciochè" perché adornata da due campanili e una cuspide.

CHIESA DI SANT'ANNA: piccola cappella, risalente al 1650, dall'interno semplice a una navata ornato da un altare in pietra.

VILLA IL MELETO: casa-museo del poeta crepuscolare Guido Gozzano, con oggetti appartenuti alla sua famiglia.

INDIRIZZI UTILI

Comune di Agliè: Via Principe Tommaso 22, tel. 0124.330367, fax 0124.350280. Pro Loco Agliè: tel. 0124.330335- 429610-330300.

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Azeglio

CASTELLAZZO (CASTLUN): casa-forte del sc. XI in mattoni, compare in un documento del 1044 in cui il vescovo Enrico d'Ivrea assegnava la "Corte d'Azeglio" ai monaci dell'abbazia di S.Stefano d'Ivrea. Le mura perimetrali dell'antica fortezza sono ancora ben conservate mentre le volte interne sono crollate. Dall'edificio emerge la torre merlata a cui si accede per una ripida scaletta; è monumento nazionale.

CASTELLO D'HARCOURT: è un castello-palazzo del sec. XIV -XVIII, già dei marchesi Taparelli D'Azeglio, attualmente è di proprietà dei D'Harcourt. Ha subito nell'800 una radicale trasformazione in stile neogotico alla maniera inglese, nei primi del '900 è stata rifatta la facciata secondo il gusto rinascimentale eporediese, nel 1976 un violento incendio ne ha distrutto quasi totalmente l'interno. Dalle opere successive di restauro è emerso l'affresco del "Salone", interessante pure l'apparato murario costituito da ciottoli di fiume intervallati da corsi di mattoni.

CHIESA DI SANT'ANNA: del sec. XVII, è stato qui ritrovato un antico altare di legno in stile barocco, rappresentante i Misteri del Rosario, proveniente dall'antica chiesa parrocchiale.

CHIESA DI SANT'ANTONIO ABATE: si trova ad un paio di chilometri dal concentrico, sul lato della strada "detta napoleonica" che congiunge Azeglio con la Moregna. E' stata ospizio per i pellegrini, posto sulla via francigena, appare citato nel 1319 quale proprietà dei canonici di S. Andrea di Vercelli, quindi unito all'ospedale di quella città; fu ceduto poi alla parrocchiale di Azeglio e divenne luogo di eremitaggio. Subì nei secoli diversi rimaneggiamenti; tra cui la  facciata, ornata da un portico sorretto da quattro eleganti colonne originali (il portale ligneo fu asportato nel 1971); nella parte absidale vi sono tracce di affreschi.

CHIESA DI SAN GRATO: cappella a struttura circolare, di costruzione anteriore al Seicento, citata in un documento del 1583; presenta nella cupola l'immagine dell'occhio in un triangolo.

CHIESA DI SAN MARTINO: del sec. XVII sorta sulle rovine dell'antica parrocchiale e posta a guardia del cimitero, dopo lungo abbandono, è stata recentemente restaurata.

PARROCCHIALE DI SAN MARTINO: è stata costruita negli anni 1787-90 in stile barocco-rococò, ha una facciata neoclassica, l'interno, a pianta greca, è ricco di colonne e di altari in marmo. A sinistra della navata, al di sopra del cornicione, sono stati collocati alcuni coretti comunicanti con un paio di passaggi aerei col castello, per permettere ai castellani di presenziare discretamente alle funzioni senza essere osservati. E' stato ritrovato un pannello in legno di noce di autore ignoto degli inizi del XVII secolo, su “Processo e flagellazione di Gesù”.

TORRE CAMPANARIA: ricostruita nell'800 sulle rovine del trecentesco torrione preesistente, misura 52 metri di altezza, che la fa spiccare a parecchi chilometri di distanza.

PALAZZO DEL COMUNE: è un palazzo imponente, eretto nel 1860, ornato per lungo tratto dalle arcate dei suoi portici; sotto la piazza dedicata a Massimo D'Azeglio vi è l'antica ghiacciaia del paese.

ZONA UMIDA DEL MARESCO: è costituita da un terreno palustre che si protende lungo la costa sud-ovest del lago di Viverone, interessantissimo per la presenza di esemplari di fauna e flora particolari, quali folaghe, oche, svassi, ninfee e altre piante acquatiche.

INDIRIZZI UTILI

Comune di Azeglio: Piazza Massimo d'Azeglio, 2, tel. 0125.72106, fax 0125.72113.
E-mail: azeglio@canavese.to.it.

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Busano

RICETTO: il nucleo difensivo del borgo si sviluppa tra il XIII e il XIV secolo in forma ellittica irregolare, su una zona rialzata di 2,5 metri rispetto al piano; è costituito da 2 fasce di celle alte ben 8,6 metri, costituite da muratura compatta in blocchi di pietra e ciottoli di fiume (ancora in parte visibili), e da 2 torri-porta a sud e ad est (quella più leggibile); queste caratteristiche anomale per i ricetti canavesani fanno pensare ad un'origine abitativa consortile e rurale attorno ad una casa-forte (ora ristrutturata).

TORRE-PORTA: sul lato est del ricetto sorge la massiccia torre alta 19 metri (la cella campanaria e l'orologio sono aggiunte posticce) formata da pietre squadrate angolari e pietrame; era munita di ponte elevatoio di cui rimangono le aperture dei bolzoni sul lato esterno (vi era anche un affresco tardo-gotico); dal lato interno si apriva a circa 8 metri una porta (ora murata) per l'accesso al cammino di ronda. La seconda torre-porta del ricetto si trova a sud e risulta inglobata in un altro edificio

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Caluso

CHIESA PARROCCHIALE DELLA MADONNA DELLE GRAZIE: fondata nel 1522, con imponente torre campanaria del 1661. All'interno ammirevole coro ligneo. Dipinti di A. Cignaroli, G. Ossola, A. Falchetti, P. Gaidano e altri.

CASA PARROCCHIALE: con suggestivo portico, affresco di G. Silvestro. Nei pressi, la gogna sulla quale venivano esposti i malfattori.

CHIESA DI SANTA MARTA: del 1726, è attualmente un centro per attività culturali. Al suo interno la V Mostra del libro per ragazzi.

PALAZZO VALPERGA MASINO (ORA SPURGAZZI): costruito nella seconda metà del secolo XVIII e attribuito a Filippo Castelli. Grandiose cantine; notevole decorazione del salone d'onore; dipinti dei Falchetti e di Pietro Bretto. Attuale sede del Comune.

PALAZZO VALPERGA DI BARONE: della metà del XVIII secolo, con decorazioni della scuola del Cignaroli. Attuale sede dell'asilo "Giovanni Guala".

PORTA CREALIS (LE "PURTASSE"): ultima superstite delle quattro che presidiavano gli ingressi del borgo medievale. La costruzione risale al XII secolo; venne poi restaurata nei secoli XIII e XIV.

CASTELLAZZO E CHIESA DI SAN CALOCERO: rimangono solo i ruderi del castello voluto dal principe Filippo d'Acaia, del ramo cadetto dei Savoia ed esponente guelfo nel 1324, costruito da Martino di Agliè seguendo in parte il tracciato di mura preesistenti; fu parzialmente abbattuto dagli spagnoli nel 1537 e mai più ripristinato. Accanto al castellazzo rimangono i resti della chiesa cui sembra riferirsi una bolla di Papa Alessandro III del 1177; un'antica pietra da macina è posta tra la chiesa e l'ingresso del castellazzo.
CONVENTO DEI FRATI MINORI FRANCESCANI: completato nel 1646, con magnifico chiostro. Forma un unico complesso con la chiesa della Trinità, dotata di elegante portico con affreschi della scuola del Cignaroli.

INDIRIZZI UTILI

Comune di Caluso: Piazza Valperga 2, tel. 011.9833379, fax 011.9831382.
AT Pro Loco Caluso: tel. 0335. 6482811.
Sito www.canavese.it/paesi/caluso

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Candia Canavese

CHIESA DI SANTO STEFANO AL MONTE: interessante edificio di origine romanica, a tre navate con presbiterio sopraelevato e piccola cripta; conserva tracce di affreschi e tempere, come quello nella cappella del Paradiso.

TORRE DI CASTIGLIONE: rimaneggiata, è ciò che resta dell'omonimo castello originario del Duecento.

CHIESA PARROCCHIALE: ospita una statua in marmo dipinto del Quattrocento raffigurante la Madonna con il Bambino che mangia un grappolo d'uva (in origine era a Santo Stefano); interessanti reperti sono stati trovati durante i lavori di risistemazione del pavimento.

LAGO E PARCO PROVINCIALE: istituito nel 1995, particolarmente interessante per l'itticofauna, l'avifauna e la vegetazione.

INDIRIZZI UTILI

Comune di Candia Canavese: Via Roma 12, tel. 011.9834645/9834400, fax 011.9834583. Sito Internet: www.canavese.it/candia. E-mail: candia@canavese.it

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Caravino

PARROCCHIALE DI SAN SOLUTORE: non è possibile stabilire la data di costruzione della chiesa dedicata ad un martire della legione Tebea, mentre documenti certi registrano visite pastorali alla chiesa alla fine del '500.

CHIESA DI SAN SOLUTORE: anche per questa chiesetta campestre sorta ai confini della cittadina non è possibile stabilire la data di edificazione. Probabilmente sia questa che la parrocchiale, entrambe dedicate allo stesso santo, sorsero nello stesso periodo. La costruzione primitiva, diroccata, venne sostituita nel XVII da una nuova. Dalla prima vengono recuperati la pietra sulla quale secondo la leggenda il martire venne decapitato e un affresco, ora posti sotto l'altare ligneo datato primo Settecento.

CHIESA DELLA MADONNA DELLE GRAZIE: la prima cappella venne edificata, alla fine del XV secolo, dalla comunità riconoscente per aver ottenuto dai Signori di Valperga gli Statuti; pericolante e mal riparata venne abbattuta quattro secoli dopo e ricostruita in forme più ampie.

CHIESA DI SAN ROCCO: bella ed elegante, è in stile barocco, stranamente disposta a nord, con una sacrestia e un campanile minuscoli; venne costruita probabilmente dopo la peste del 1631-32. L'icona originaria del santo, olio su tela, opera del XVII secolo, fu riscoperta nel 1990 durante un restauro, nascosta sotto un dipinto più tardo.

CHIESA DI SAN GIACOMO: sorge in mezzo al bosco, lungo l'antica strada del castello di Masino, è in stile romanico primitivo era di proprietà dei conti Valperga di Masino: dal 1988 appartiene al FAI, ma in genere non è visitabile. All'interno è conservato un prezioso affresco attribuito a Giacomino da Ivrea e datato 1465, ultima e unica opera quasi integra del famoso artista canavesano.

CASTELLO DI MASINO: acquistato nel Mille dai signori di Masino e poi nel XV dai Valperga, il castello subì numerose distruzioni, la prima dai Savoia e poi nei secoli XVI e XVII. Continuamente ricostruito, la sua struttura originaria venne più volte modificata, finché nel XVIII secolo i fratelli Carlo Francesco II e Tommaso Valperga non lo trasformarono in una splendida dimora, con ampi saloni decorati, affreschi, una ricca e preziosa biblioteca. Nel XIX secolo il parco venne riprogettato con giardino all'inglese. La cappella custodisce l'urna con le presunte ceneri di Arduino d'Ivrea. Dal 1987 è proprietà del FAI.

CHIESE E CAPPELLE SCOMPARSE: San Michele: costruita tra le vigne a pochi passi dalla chiesa di san Solutore, risaliva al XII secolo, ma alla metà del '700 i documenti la definiscono "in totale rovina"; ancor oggi esiste un prato, un tempo una vigna, di proprietà della Chiesa, ma nessuna traccia della cappella. San Pietro Apostolo in Ricetto: costruita entro le mura, se ne ha notizia intorno solo fino all'inizio del '600; Sant'Anna: eretta tra la Parrocchiale e San Rocco, viene citata fino al 1668, scomparsa negli anni '20; San Salvatore: già esistente alla fine del XII secolo, era una cappella edificata in mezzo alla campagna, accanto ad una cascina; scomparsa negli anni '20.

INDIRIZZI UTILI

Sito: www.tamtamcanavese.net/caravino.htm e-mail: info@ntn.it

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Castellamonte

ROTONDA ANTONELLIANA: un suggestivo muraglione di forma circolare che nel progetto dell'Antonelli del 1842 avrebbe dovuto comparasi a San Pietro in Roma (diametro 66 metri): fu purtroppo abbattuta la chiesa romanica di San Pietro e Paolo, risparmiandone il campanile, già sopraelevato nel 1762, e si costruirono i muri di base della cupola, ma poi mancarono i fondi per finire la grandiosa chiesa.

CHIESA DI SAN ROCCO: risalente al 1777 con facciata decorata da capitelli e balaustre in terracotta; all'interno bel pulpito del Seicento.

CHIESA DI SAN BERNARDO: ricostruita a metà del XVIII secolo su una preesistente, è in stile barocco. All'interno l'altare con pregevole balaustra in marmo rosso.

CASTELLO: costruito tra i secoli XIV e XIX, è preceduto da due imponenti porte in pietra, resti del primitivo edificio medievale;.il complesso venne rimaneggiato nella prima metà del secolo XV, all'interno tracce di un affresco di scena cortese. L'architetto Formento, autore della chiesa parrocchiale, aggiunse alla fine dell'Ottocento la parte orientale in mattoni rossi; dal Belvedere si gode di un ampio panorama sul Canavese.

IL LANIFICIO: In regione S.Antonio, noto come "il lanificio", in epoca passata ospitava uno stabilimento ceramistico. é dotato di una magnifica facciata in cotto, prospiciente via Torino.

PALAZZO DEI CONTI SAN MARTINO: il fabbricato rurale, che si affaccia in piazza Marconi, fu di diversi proprietari, fino a che venne alienato nel 1978 dopo l'estinzione dei San Martino di Castelnuovo. Molto interessante per gli aspetti storico-architettonici, uno dei più belli della città.

PALAZZO BOTTON: sorge, accanto al coevo Palazzo dei Conti San Martino, sul declivio della collina, è stato fatto dal Conte Ascanio Botton, che aveva ereditato nel 1771 il feudo castellamontese, dall'architetto sabaudo Bruna, tra la fine del XVIII e l'inizio del XIX sec. Più celebre, politicamente, suo figlio, Ugo Botton, un giureconsulto vicino a giacobini canavesani che rivestì importanti cariche durante l'età napoleonica; con la sua morte nel 1828, ha termine il ramo del Botton di Castellamonte. Sarà futura sede del Museo Civico della Terra Rossa di Castellamonte.

ISTITUTO STATALE D'ARTE "F. FACCIO": custode della vocazione artistica della città venne fondato nel 1922 e dotato di una sede adeguata negli anni '50.

INDIRIZZI UTILI

Comune di Castellamonte: Piazza Martiri della Libertà 28, tel. 0124.51871, fax 0124.5187250

Sito internet: www.comune.castellamonte.to.it E-mail: castellamonte@eurexnet.it

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Chivasso

DUOMO DI SANTA MARIA ASSUNTA: in luogo della chiesa più antica di S.Maria, fu costruito tra il 1415 e il 1429 inizialmente col tetto senza le volte per le difficoltà economiche del Marchesato del  Monferrato; nel 1475 fu innalzata la navata centrale, nell'assedio del 1705 parte del tetto crollò colpito dai francesi. L'interno testimonia i diversi interventi barocchi (stucchi e rivestimenti in finto marmo delle colonne), neoclassici (costruzione del presbiterio), neogotici (navata destra) subiti, in parte eliminati da un restauro degli anni '70; interessante il pulpito in legno di noce del 1655, pregevoli la  Pietà con otto figure in terracotta policroma del XV secolo e la Deposizione del pittore Defendente Ferrari, che qui nacque e lavorò con Martino Spanzotti nella prima metà del Cinquecento, e un grande organo "Felice Bossi" (1843) con circa 3800 canne, che sostituì quello precedente. All'esterno si ammira l'importante e scenografica facciata originaria in stile gotico transalpino, ricca di fregi e statue (34) in terracotta (in parte rimaneggiati), incorniciati in un doppio motivo triangolare con un grandioso rosone e un portale semicircolare; si notano poche tracce di un affresco sopra il portale. 

CAMPANILE DEL DUOMO: il possente campanile fu costruito tra il 1450 e il 1486 con una rifondazione per via delle falde acquifere; la Credenza volle munirlo di una guglia alta 27 metri, con base ottagonale e copertura di legno rivestita di latta ("tôla" in dialetto, da cui deriva il soprannome dei chivassesi "face 'd tôla") che lo rendeva alto 59 (o 55) metri e visibile da tutta la pianura; era decorata da 4 pinnacoli angolari e in cima da un gallo segnavento di bronzo dorato, munito di campanella. Fu terminata nel 1492, ma necessitò sempre di continua manutenzione, fu anche abbattuta da un fulmine nel 1675 (secondo alcuni definitivamente), finché non fu distrutta dai francesi durante l'assedio del 1705; nel 1713 si fece la copertura a coppi e si aggiunse un orologio meccanico, sostituito in ultimo con l'attuale elettrico nel 1969, quando il tetto fu riparato e innalzato leggermente. Oggi il campanile è alto 38 metri e conserva un'enorme bifora in parte murata e una meridiana italiana del '600 restaurata.

TORRE OTTAGONALE: visibile dalla piazza principale, di fronte al Duomo, probabilmente eretta tra i secoli XI e XII, fu inglobata nel 1178 nel castello dei marchesi del Monferrato. Costruita in mattoni è rivestita all'esterno in pietra è alta 26 metri; la copertura è opera di un recente restauro. Il comune ne entrò in possesso perché non vi era alcun proprietario, infatti non si riuscì a cedere durante la vendita del castello in lotti. 

PORTICI: formato da archi gotici, caratterizzano l'elegante via Torino insieme ad edifici risalenti al '500 e al '600, furono trovati inoltre mosaici romani sotto la strada; in via del Castello vi è una grande finestra del '300 in cotto; resti di un'abside di chiesa paleocristiana si trovano in una cantina privata fuori dal centro storico.

BASTIONI: sono visibili in particolare lungo via Cosola nei muri obliqui delle case, che costituivano la linea interna di mura difensive cinquecentesche del castello pentagonale, munito di fossato: un interessante tratto angolare fu portato alla luce negli anni 90 e distrutto, dopo i rilievi, per la costruzione di una palazzina.

MENHIR: monolite alto 4 metri e del diametro di circa 60 cm, si ritiene fosse simbolo sacro e rituale, forse stele funeraria, delle popolazioni autoctone ligure e salassa (quello dei menhir fu un culto piuttosto diffuso nel Canavese), usato poi dai romani anche come "terminus" (segno di confine); dal 1499 (ma forse già dal Medioevo) la comunità lo usava come berlina, a cui venivano incatenati i malfattori  condannati  (specie debitori) ed era posto di fronte al duomo; all'inizio dell'800 le leggi francesi vietarono questa pratica e il monolite rimase inutilizzato. Recentemente era stato usato come impropria panchina e poi abbandonato in un deposito; oggi è stato collocato ai margini di piazza D'Armi, in un apposito spazio.

COMPLESSO MONUMENTALE DELLA MANDRIA: si trova nella frazione Mandria, fu voluto nella seconda metà del '700 dal re di Sardegna Carlo Emanuele III per farne la scuderia dell'esercito; si presenta come grandioso cascinale in stile barocco in mattoni a vista, che si sta tentando di salvare dal degrado; caratteristiche le cantine in cui si tengono annualmente mostre.

PALAZZO SANTA CHIARA: attuale sede del Municipio, fu costruito su disegno dell'architetto Falletti tra il 1739 e il 1770 e ospitò l'ordine delle Clarisse. Nell'ufficio del Sindaco e nella sala della Giunta si conservano alcune opere del pittore chivassese Demetrio Cosola (1852-1895) tra cui la grande tela "La vaccinazione in Piemonte"; al piano terra vi è la Sala Consiliare, interessante per gli affreschi recanti diversi stemmi, e il teatrino civico del 1864 arricchito da una bella balconata in legno e da stucchi dorati.

CANALE CAVOUR: costruito per incanalare le acque del Po per irrigare le pianure del vercellese novarese, fu progettato nel 1844 da Francesco Rosi e realizzato dell'ingegner Carlo Noè su incarico del conte Camillo Benso nel 1865. Il canale è lungo 80 chilometri; l'edificio delle chiuse ospita un museo.

CHIESA DI S.MARIA DEGLI ANGELI: risale a 1607, ma ha subito diverse modifiche,di cui la più importante è quella del '700 ad opera del Vittone, che trasformò la facciata in barocca e fece costruire l'elegante campanile; conserva interessanti pitture e sculture, tra cui un pregevole crocifisso ligneo policromo della seconda metà del  Trecento. Ora è luogo sconsacrato usato per ospitare mostre.

CHIESA DEI SANTI GIOVANNI E MARTA: edificata, al posto di una chiesa distrutta nel 1705, in stile barocco piemontese da un ignoto seguace della scuola di Juvarra; la facciata, che rimase però incompiuta, presenta linee semplici e 2 nicchie che ospitano le statue di S.Giovanni Battista e S.Marta, a cui era devota la Società della Misericordia (o dei Battuti), che assisteva i condannati a morte. L'interno ha pianta ottagonale, stucchi e una interessante pala d'altare; pregevole il portale ligneo con la testa del Battista, restaurato da poco.

SANTUARIO DELLA MADONNA DI LORETO: eretto verso la fine dell'Ottocento sui resti di una precedente costruzione, è affidato alla cura dei padri Cappuccini; conserva una statua della Madonna di Loreto del Cinquecento.

ASILO INFANTILE "BEATO ANGELO CARLETTI": edificio eretto nel secolo XVI come convento di San Francesco d'Assisi, vi venne successivamente inglobata una torre medievale già appartenuta alla nobile famiglia Crova; dal 1888  il complesso è sede dell'asilo infantile "Beato Angelo Carletti".

INDIRIZZI UTILI

Comune di Chivasso: Piazza Carlo Alberto dalla Chiesa, tel.011.91151.
Ufficio relazioni con il pubblico: tel. 011.9115220. E-mail cultura@comune.chiavasso.to.it

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Ciriè

PIAZZA D'ORIA: La costruzione insiste sull'area e utilizza le strutture di una precedente villa cinquecentesca di proprietà dei Provana (Signoria di Lanzo). Trasformata nel corso del XVII secolo, con l'avvento dei marchesi d'Oria secondo il modello delle residenze di rango principesco nell'ambito delle "delizie" di caccia reali, fu dotata di un territorio attinente, destinato a quest'uso; fu resa feudale e cintata in seguito a disposizioni reali nella seconda metà del 600. Degna di nota la biblioteca storica con la quadreria della Famiglia D'Oria e l'appartamento riservato ai soggiorni di Carlo Emanuele II, che conserva, oltre al noto monogramma sormontato dalla corona regale, cicli di affreschi incorniciati da interessanti stucchi attribuiti agli stessi decoratori dei palazzi di Venaria.

DUOMO DI SAN GIOVANNI BATTISTA: l'impianto architettonico della chiesa non si discosta dal modello gotico nel XIV secolo in Piemonte. La facciata in mattoni restaurata nella seconda metà dell'800 conserva un mosaico raffigurante S. Giovanni che predica e un affresco rimaneggiato del '500. Molti gli arredi interni di particolare pregio: pala con Madonna del Popolo, con incluso un ignoto reliquario, commissionata per la chiesa degli Agostiniani di Ciriè all'officina chivassese del Defendente Ferrari, il trittico raffigurante il Battesimo di Gesù di Giuseppe Giovenone, un pregevole crocefisso di scuola bizantina e la statua lignea di un giovane S.Ciriaco del 1465..

VIA VITTORIO EMANUELE II: nel Medio Evo è la via maestra, nella quale le famiglie più importanti e più abbienti costruiscono i loro palazzi in muratura tra le case di artigiani e mercanti che usano il portico per le loro attività, confinando orti e giardini all'interno dell'isolato. Nel corso dei secoli subisce notevoli cambiamenti, conservando solo due esempi del passato: il Palazzo Provana e la Casa-Torre.

CHIESA DEL SANTO SUDARIO: costruita nel sec. XV come cappella dedicata a San Bernardo di Mentone. Ampliata dal XVI secolo dopo l'istituzione della Confraternita del Santo Sudario (prima in Italia). Molteplici i richiami al Sacro Lino, con riproduzioni di affreschi sulla facciata vittoniana, in altre numerose raffigurazioni all'interno, sull'altare maggiore e in un dipinto absidale del 1591.

CHIESA DI SAN GIUSEPPE: costruita tra il 1632 ed il 1647, in conformità del voto generale fatto dalla popolazione nell'occasione della pestilenza del 1630-31. L'edificio mantiene l'impianto originario tipico della Controriforma, ad aula unica con cappelle laterali; il portale d'ingresso risale alla seconda metà del '700, mentre la facciata è ottocentesca. Molti degli arredi interni sono di particolare pregio tra i quali la tavola detta della Assunta dei Mercanti, commissionata alla bottega Spanzotti-Ferrari dai mercanti di lana di Ciriè, come testimonia il vistoso cartiglio sulla predella datato 1516.

CHIESA DI SAN MARTINO DI LIRAMO: notevolissimo esempio di architettura religiosa romanica in Piemonte, faceva parte originariamente di un insediamento monastico sviluppatosi fuori le mura del borgo. La costruzione, avvenuta in periodi diversi, è databile intorno al secolo XI. Conserva tutte le navate originarie, il campanile e un altare in pietra; entrambe le absidi sono decorate da affreschi recentemente restaurati risalenti al '200-'400; sono inoltre conservate alcune lapidi romane provenienti dal castello.

CAPPELLA DI ROBARONZINO: la Cappella è inserita in una antica cascina dalla tipica struttura a corte nel XVII secolo alla periferia di Ciriè; é molto ricca di decori poiché fu, nella prima metà del '700, proprietà del banchiere Antonio Faccio di Carignano. L'edificio, che dall'esterno si presenta semplice e lineare, conserva all'interno l'altare, attribuibile a Bernardo Vittone, pregevoli stucchi di maestri luganesi, sulle pareti laterali quattro grandi tele opera del pittore settecentesco Pietro Francesco Guala, raffiguranti scene di vita mariana.

CAPPELLA DI SANTA MARIA DI SPINERANO (COMUNE DI SAN CARLO CANAVESE): costruzione architettonica romanica edificata tra il 1006 e il 1020. La fondazione è di probabile origine benedettina, e inizialmente doveva essere a tre navate terminanti due con absidi e una con il campanile. La parte più antica è quella absidale, romanica, interamente coperta da affreschi medievali raffiguranti la Madonna con Gesù Bambino in grembo, alcuni Santi e i dodici Apostoli, eseguiti dal Magistro Dominicus de la marcha d'Ancona (Domenico Pago della Marca di Ancona) attorno alla fine del '400 e rappresentano un prezioso documento pittorico del Piemonte medioevale.

CAPPELLA DI SANTA MARIA MADDALENA DI LA PIE' (COMUNE DI SAN CARLO CANAVESE): di architettura romanica la cappella pone la sua origine come pieve-prevostura di San Martino di Liramo. L'architettura originale è conservata nell'abside che ne fa risalire la costruzione ai primi anni dell'XI secolo. L'interno, a navata unica conserva un modesto affresco del XV secolo rappresentante Amedeo IX ed un altare ligneo sormontato da un dipinto con la Maddalena ai piedi della Vergine risalente al XVIII secolo.

CAPPELLA DI SAN FERREOLO (COMUNE DI GROSSO): di architettura romanica l'edificazione della cappella pone la sua origine al secolo XI. L'esterno con facciata "a capanna" presenta pareti in ciottoli di fiume cui si intercalano mattoni rossi a spina di pesce. All'interno si possono ammirare affreschi appartenenti all'epoca romanica e rinascimentale, tra cui uno dei pochi esempi piemontesi di allegoria delle "virtù e cavalcata dei vizi".

LA NATURA IN STURA E DINTORNI (COMUNE DI NOLE CANAVESE): la "Foresta fossile" e l'area naturalistica "i Goret", in una interessante passeggiata lungo le sponde del torrente Stura di Lanzo nel territorio dei Comuni di Nole Canavese e Ciriè che permettono di cogliere interessanti aspetti ambientali, naturalistici ed archeologici.

INDIRIZZI UTILI

Comune di Ciriè: Settore tempo libero, via Rosmini 3/e, tel. 011.9218155. Biblioteca civica "Emanuele D'Oria": Corso Martiri della Libertà 33, tel. 011.9205976. E-mail: tempolibero.cirie@tin.it

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Colleretto Giacosa

VILLA GIACOSA: villa privata aperta al pubblico in rare occasioni. All'interno sono esposte fotografie e autografi di esponenti della cultura e dello spettacolo italiano di fine '800. E' circondata da un grazioso parco tipicamente canavesano.

CHIESA PARROCCHIALE: intitolata a Invenzione di Santa Croce, fu edificata nel 1772. La facciata, di severa sobrietà neoclassica, presenta un armonioso affresco sovrastante il portale. L'interno presenta forme architettoniche che riprendono moduli tardo-barocchi. Tutto il complesso è sormontato da un'imponente cupola "lanterna brunellescheliana". Le decorazioni cromatiche utilizzano la tecnica del finto marmo. Dal 1838 è dotato di un organo a canne.

CAMPANILE: posto alla sinistra della parrocchiale, è l'unica testimonianza dell'antico patrimonio architettonico medioevale.

CAPPELLA DI SANTA LIBERATA: la cappella votiva sorge in un luogo panoramico ed è datata probabilmente 1329. Nel tempo il suo aspetto ha subito numerosi cambiamenti: è meta di numerosi pellegrinaggi perché la santa cui è dedicata è considerata protettrice dei parti e dei fanciulli.

INDIRIZZI UTILI

COMUNE DI COLLERETTO GIACOSA: via Giuseppe Giacosa, 23, tel. 012576125, fax 012576282. Sito www.tamtamcanavese.net/collerettogiacosa.htm

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Cuceglio

SANTUARIO DELLA BEATA VERGINE ADDOLORATA: risalente alla metà del Settecento, presenta tipiche linee barocche piemontesi. Posto al culmine della collina morenica dove si trova adagiato Cuceglio, è anche uno splendido balcone da cui la vista spazia sulla pianura canavesana, sulle colline del Monferrato e sui monti dal Gran Paradiso fino al Monviso.

PARCO DEL PALAZZO COMUNALE: il complesso del municipio di Cuceglio ospita un vasto parco in cui si possono ammirare un gran numero di specie botaniche di pregio.

COLLINE DELL'ANFITEATRO MORENICO D'IVREA: Il grandioso complesso geologico collinare dove si trova Cuceglio, e di cui fa parte la celebre Serra d'Ivrea, è una delle testimonianze più rilevanti in ambito europeo delle fasi di glaciazione del periodo Pleistocenico. Queste ripide colline moreniche originate dal ghiacciaio Balteo, un fiume di ghiaccio che dal Monte Bianco scendeva sino alla pianura eporediese, sono la zona tipica dell'Erbaluce, il vino bianco piemontese per eccellenza.

INDIRIZZI UTILI

Comune di Cuceglio: Via Regina Margherita 5, tel. 0124.32012.
Sito: www.canavese.it/ paesi/sangiorgio. E-mail: cuceglio@canavese.it

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Cuorgnè

PONTE VECCHIO: il più antico documento che parli del ponte risale al 1439. L'insicurezza e la precarietà dei ponti sull'Orco spinsero i cuorgnatesi nel 1464 a costruirlo in modo più duraturo, sul sito dell'attuale Ponte Vecchio: i lavori vennero affidati nel 1469 a Giovanni di Piacenza. Solo alla fine del 1600 che si prende in considerazione l'idea di una costruzione con arcate in pietra: il 7 maggio 1786 Gio Antonio Rotio riceve l'incarico di costruire alcuni pilastri, fatti a sei facciate idonei per appoggiarvi archi in muratura. Il ponte era composto da tredici arcate in pietra e calce; nel 1780 una piena asportò gli archi centrali che vennero ricostruiti con semplici pilastri collegati da travature.

BORGO E PORTICI MEDIEVALI: caratteristiche la torre di Carlevato, a pianta cilindrica, e la torre quadrata che la fronteggia, eretta dai Valperga nel 1380. La via centrale del Borgo, attuale Via Arduino, forma ancor oggi un significativo esempio urbanistico ed architettonico di antico borgo mercantile. Di alcuni edifici è evidente l'origine tre-quattrocentesca, come nella "Casa di Re Arduino", abbellita di porte e finestre ogivali in stile gotico con raffinate decorazioni in cotto.

CHIESA DELLA CONFRATERNITA DI SAN GIOVANNI: o di San Giovanni Decollato, di origine medievale, ha un pregevole altare maggiore in marmi policromi e grandi quadri su tela opera del pittore Luca Rossetti da Orta.

PARROCCHIALE DI SAN DALMAZZO: ricostruita in forme neoclassiche tra il 1804 e il 1810, all'interno conserva numerose opere d'arte tra cui l'affresco della Madonna della Rivassola che la tradizione fa risalire al 903. La tonalità dominante grigia delle nude pareti, destinate ad essere ricoperte dai drappi, esalta l'oro degli elaborati capitelli e dei fregi; su tutto sovrasta la grande cupola, una delle più grandi del Canavese, alla quale il cupolino conferisce particolare slancio e verticalità.

EX CHIESA DELLA CONFRATERNITA DELLA SANTISSIMA TRINITÀ: di origine barocca, presenta "una singolare unità fra architettura, scenografia, e decorazioni". Recentemente ristrutturata ad opera del Comune

TEATRO COMUNALE: edificato nel secolo scorso all'interno della chiesa delle monache benedettine, il cui convento costituisce l'attuale palazzo comunale.

VECCHIA FILANDA: gli edifici della Manifattura Tessile furono costruiti nel 1872 e chiusi nel 1995. E' una delle costruzioni più interessanti di archeologia industriale del Piemonte, riportata nei manuali come esempio architettonico. Attualmente è al centro di importanti progetti di valorizzazione e di recupero funzionale a seguito dell'acquisto di alcuni lotti da parte del Comune.

MUSEO ARCHEOLOGICO: nel palazzo comunale, con reperti preistorici e romani (aperto tutto l'anno nei giorni di martedì e sabato su prenotazione).

PINACOTECA COMUNALE "CARLIN BERGOGLIO": vi sono esposti oltre duecento oli su tela e su carta, acquerelli e tempere raffiguranti paesaggi e nature morte, ritratti e caricature sportive risalenti al periodo 1912-1959 e, ancora, collezioni del "Guerin Sportivo" e di "Tuttosport" del quale Bergoglio fu direttore.

ALTRO:un ponte sospeso fu costruito nel primo Novecento dalla Manifattura Tessile per favorire il percorso degli operai verso gli opifici; è stato distrutto dalla recente alluvione.

INDIRIZZI UTILI

Comune di Cuorgnè: Via Garibaldi 3, tel. 0124.655111, fax 0124.655230.
Biblioteca Civica: Piazza Morgando 1, tel. 0124.666058 (escluso il lunedì).
Pro Loco Cuorgnatese: Presso Palazzo Comunale, tel. e fax 0124.650542.
E-mail comune.cuorgnè@rivarolo.alpcom.it

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Favria

CHIESA PATRONALE DI SAN PIETRO E PAOLO: edificata nel 1773 e aperta al culto nel 1801; di forma ottagonale, a pianta rotonda, fu edificata in stile tardobarocco. Gli affreschi della cupola vennero eseguiti dal pittore Siffredi.

TORRE CAMPANARIA: costruita dalla comunità negli anni 1688-1717, prerogativa unica tra tutte le torri del Canavese ha un carillon di sei campane intonate in re maggiore. Il comune ha terminato il suo restauro nel maggio 1999.

CHIESA VECCHIA DI SAN PIETRO: sorse come cappella campestre, ad unica navata, intorno ai secoli X-XI. All'interno è possibile ammirare cicli di affreschi da attribuire alla scuola di Domenico della Marca di Ancona e di Giovanni Martino Spanzotti.

INDIRIZZI UTILI

Comune di Favria: Via Barberis 6, tel. 0124.34009, fax 0124.439258.

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Feletto Canavese

CHIESA PARROCCHIALE DI MARIA ASSUNTA: fu consacrata nel 1750 dal cardinale Vittorio Amedeo Ignazio delle Lanze, abate di Fruttuaria di San Benigno. Ricca di altari e decorazioni, statue e quadri di notevole pregio, tra i quali spicca sul lato destro dell'ingresso il polittico del Defendente Ferrari, proveniente dall'Abbazia di Fruttuaria. interessante anche la maestosa statua lignea dell'Assunta.

IL SANTUARIO DEL CARMINE: situato sulla strada in direzione di Agliè, di sobrie linee barocche, fu iniziato intorno al 1749 sulle rovine di una precedente cappella seicentesca dedicata alla Madonna del Monte Carmelo, della quale si conserva la vecchia statua.

CHIESA DI SAN PIETRO: secentesca chiesa dedicata a san Pietro, già parrocchiale di Feletto, si trova accanto al cimitero; ha una sola navata e una cappella laterale dedicata alla Madonna Salso Infirmorum.

CHIESA DEL ROSARIO: la chiesetta è situata nella parte occidentale del paese ed è stata eretta nel 1631, a coronamento di un voto fatto dalla popolazione per la cessazione della peste.

IL TORRIONE: così si indica un massiccio edificio a pianta quadrata comprendente una bella torre campanaria, esistente già nel 1455 ed ex sede degli uffici comunali. Si trova sulla piazza nella zona più antica di Feletto.

PONTE DELL'800: fu inaugurato nel 1852 ma subito in parte distrutto da un'alluvione e mai più riusato; è riemerso nei lavori di rifacimento del recente ponte crollato sempre per un'alluvione.

CASA DELLA DIVINA PROVVIDENZA: palazzo di solidissime proporzioni, fatto costruire nel 1782 dal medico Clemente Serena; fu acquistato nel 1918 dal teologo Falletti che fondò la prima colonia agricola italiana per sordomuti. Alla sua morte l'Opera fu ereditata dalla "Piccola Casa della divina Provvidenza".

INDIRIZZI UTILI

Comune di Feletto Canavese: piazza Martiri Felettesi, 4; tel. 0124490547, fax 0124490257.

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Foglizzo

CASTELLO DEI BIANDRATE: l'origine dell'antica fortificazione risale probabilmente al 300-400 d.C., ma la forma attuale venne completata dopo il 1234 per opera del marchese Bonifacio di Pietro Biandrate; l'interno è caratterizzato da sale con ricche decorazioni, emblemi e blasoni, soffitti a cassettoni e volta a vela affrescata. Attualmente il castello è sede degli uffici municipali.

CHIESA PARROCCHIALE DI SANTA MARIA MADDALENA: costruita nel 1714-46 sui progetti di Bernardo Vittone; la peculiarità consiste nella pianta di forma ottagonale dai cui lati coperti da archi si innalzano otto lunettoni che vanno a comporre la maestosa volta centrale. All'interno vi sono molte opere importanti tra le quali un'Ultima Cena attribuita alla scuola veneta del Seicento. Il campanile, che è il più alto della diocesi di Ivrea (68 metri più 2 metri e 20 centimetri per la croce), fu costruito intorno all'anno 1723.

CAPPELLA DI SAN SEBASTIANO: la forma attuale risale al 1677; durante la Rivoluzione Francese fu sconsacrata per diventare un pubblico teatro, per poi tornare ad uso sacro successivamente.

CAPPELLA DI SAN ROCCO: sorta per voti antichi, la costruzione risale alla fine del '400. Ogni anno, il 16 agosto è metà del pellegrinaggio di numerosi fedeli.

CHIESA DELLA MADONNA DELLE GRAZIE: costruita verso la fine del '400 è un beneficio ecclesiastico di una famiglia foglizzese i cui cappellani venivano sepolti nella chiesa stessa. 

CHIESA DI SAN GIOVANNI: sorge sulla via maestra la Confraternita della Misericordia, meglio nota come la Rotonda di San Giovanni Decollato, su disegni dell'ingegner Mosso. L'edificio fu iniziato nel 1701 e terminato nel 1716.

ANTICA DISTILLERIA: risalente al secolo scorso, è unica nel suo genere in Piemonte.

PILONI: sono da segnalare inoltre diversi piloni votivi, alcuni ristrutturati di recente da artisti foglizzesi.

INDIRIZZI UTILI

Comune di Foglizzo: Via Castello 6, tel. 011.9883404/501, fax 011.9883312.
Pro Loco Foglizzo: Via Castello 6, tel. 011.9883562.
Sito: www.comune.foglizzo.to.it

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Ivrea

CATTEDRALE DI SANTA MARIA: costruita intorno al Mille per volere del vescovo Warmondo, su una chiesa paleocristiana, a sua volta eretta sembra sui resti di un tempio dedicato ad Apollo, ha avuto ampliamenti e restauri nei secoli: si riconoscono i 2 campanili, la cripta e il deambulatorio romanici, le volte e la cupola barocca con ricca decorazione, la facciata neoclassica. La cripta è formata da volte a crociera sorrette da colonnine, conserva diversi affreschi, anche di Giacomino d'Ivrea, e il sarcofago romano di Caio Atecio Valerio del I sec. d.C.; il deambulatorio che collega le navate presenta 2 colonne romane con capitelli, l'iscrizione di Warmondo, alcuni affreschi tardo-medioevali; 2 affreschi del '500 alla navata sinistra, mentre in sacrestia vi sono due tele di Defendente Ferrari; sono inoltre presenti 3 opere del pittore settecentesco Carlo Cogrossi. All'esterno di fronte l'abside si trova il muro medioevale del chiostro dei canonici, formato da colonnine ed archi in cotto.

PALAZZO VESCOVILE: originario forse del X sec. come casa-forte, ha subito diversi interventi e rifacimenti posteriori; si notano la torre del vescovo con fregi in cotto, la parte ovest antica sede del comune e della zecca, nel cortile l'importante collezione di lapidi romane e a paleocristiane canavesane, all'interno un affresco di vita cortese del XV sec. e un altro dell'800 sulla città.

SEMINARIO MAGGIORE: fu costruito tra il 1715 e il 1765 e ospita la Biblioteca Diocesana che custodisce diversi preziosi codici, come il Sacramentario di Warmnodo, opera miniata del 1002; nel cortile vi è il frammento di un mosaico del XII sec. probabilmente prima nel coro della Cattedrale.

CHIESA DI SAN NICOLA DA TOLENTINO: fu eretta nel '600, ha un'unica navata con volte a botte, affreschi del pittore Cesare Chiara; il tetto, costruito con le travi di un ponte di Donnaz alluvionato, fu perforato nel 1704 da una bomba francese che miracolosamente non esplose.

CASTELLO: dalle rossi torri, fu costruito nel 1358 in quasi 40 anni da Amedeo VI di Savoia, il Conte Verde, e da fortezza divenne elegante dimora regale, presidio militare, ricovero e infine fu usato come carcere fino al 1970. Si notano le 3 torri cilindriche con le merlature, i modiglioni di pietra a formare le caditoie e i camminamenti di ronda, le finestre trilobate ad inferriate col nodo savoiardo, lo stemma scolpito dei Savoia, le fondazioni dell'antiporta del ponte levatoio; nel cortile la cisterna e i fregi con le croci templari, all'interno le spoglie celle della prigione; è visitabile solo il pian terreno, i sotterranei e le torri non sono agibili. La quarta torre, ora mozzata, era adibita a polveriera ed esplose nel 1676 causando molti morti e feriti; curiosità: dai documenti si ricava che le maestranze per la costruzione furono fornite dai nemici Visconti di Milano! 

LA CREDENZA:era la zona del mercato, oggi occupata da ospedale e parcheggio; conserva il palazzo trecentesco, con portici ad archi ogivali e finestre a sesto acuto; a fianco in via Marsala, in un antro si possono osservare i resti delle "Porte Toupe", i bassi "portici bui" usati nei giorni di mercato

PONTE VECCHIO: detto anche "Canavese" perché era l'unico passaggio verso il Canavese e Torino, si riconosce l'origine romana nei basamenti dei pilastri; al di qua del fiume vi è la rupe (in parte demolita) che ospitava il Castellazzo distrutto dai cittadini in rivolta nel '200 e nel '300 (vicende alla base del carnevale storico). Nel medioevo il ponte fu coperto e fortificato da torri, in seguito venne ricostruito in legno, nel '600 rifatto in muratura, ma distrutto dai francesi nel 1704; fu rifortificato e ampliato nel 1716, insieme al nucleo di origine medioevale posto al di là della Dora, detto Borghetto,che divenne una cittadella con ponte levatoio; fu ancora ampliato nel 1830. Due lapidi sui parapetti ricordano questi ultimi interventi.

PONTE FERROVIARIO: il ponte  di ferro lungo 54 metri fu inaugurato nel 1886 e permise il collegamento ad Aosta, prima effettuato mediante un servizio pubblico di diligenze; durante la seconda guerra mondiale fu sabotato dai partigiani che lo resero inutilizzabile.

CASA DEGLI STRIA: casa signorile appartenuta alla famiglia Stria, nel 1391 fu teatro dell'accordo di pace tra i Conti Canavesani e Tuchini; conserva una cornice decorativa in cotto.

PALAZZO GIUSIANA: il complesso di edifici è il risultato di ampliamenti, rifacimenti e demolizioni avvenuti tra i secoli XV-XX; di notevole pregio il cortile cinquecentesco, sovrastato dal loggiato e le facciate decorate "a graffito".

CAMPANILE DI SANTO STEFANO: era il campanile della chiesa dell'abbazia benedettina fondata nel 1041; l'abbazia fu demolita tra '500 e '700; il campanile, restaurato da poco, è formato da 6 riquadri con archetti pensili e da una serie di monofore e bifore; fu costruito con laterizi e materiali di recupero anche romani.

TORRE DEI TALLIANTI: faceva parte del palazzo costruito dalla famiglia Tallianti tra il XII e il XIII sec.; fu chiamata "Turris Alba" dal D'Andrade, forse perché l'intonacatura originaria la rendeva bianca. A base quadrata. presenta finestre ad arco ogivale piatto e in cima una decorazione formata da 3 ordini di archetti pensili.

CAMPANILE DI SAN ULDERICO: del campanile romanico rimane un lato incastonato nella facciata settecentesca; la chiesa avrebbe origine come ricordo del miracolo operato da S.Ulderico, vescovo di Magonza, che, sostando ad Ivrea nel  971, avrebbe riportato in vita un fanciullo.

PALAZZO COMUNALE: costruito tra il 1758 e il 1761 in luogo dell'ospedale "de Burgo", conserva le porte originarie e la "sala dorata" ricca di decorazioni barocche; il campanile è sormontata da una cuspide a piani, con un cima una pianta di canapa in ferro battuto.

TEATRO GIACOSA: sorto nel 1833 al posto del convento di S.Agostino, è caratterizzato dall'elegante facciata neoclassica.

PALAZZO COFFARELLI: di fronte al teatro, si trova la casa signorile risalente al XVII secolo.

CHIESA DI S.SALVATORE: costruita nel 1651 su una chiesa più antica,rimaneggiata in seguito, è formata da un unica navata con abside e decorata da stucchi e finti marmi barocchi.

MUSEO CIVICO "PIER ALESSANDRO GARDA": si affaccia sull'ottocentesca piazza Ottinetti e ospita una ricca serie di reperti archeologici ed etnografici canavesani e una importante collezione di arte orientale; è in fase di rinnovamento.

CHIESA DI SANTA CROCE: ricavata nel XVII sec. da una casa, per opera della Confraternita del Suffragio; fu poi ampliata e decorata con pitture e stucchi barocchi.

CHIESA DI S.GAUDENZIO: fu edificata in stile barocco nella prima metà del '700 e affrescata interamente dal pittore Luca Rossetti; la roccia sotto l'altare reca l'impronta di S.Gaudenzio che vi dormì sopra.

CHIESA DI S.GRATO: è la parrocchia del Borghetto; fu costruito in luogo della chiesa del '600 all'inizio dell'800.

SINAGOGA: ricavata dalla ristrutturazione di un'antica casa in via IV martiri, fu inaugurata il 24 settembre 1875 e non doveva essere visibile dall'esterno; si riconosce la particolare disposizione dei templi ebrei, come il matroneo. La parte del Tempio grande è oggi proprietà comunale aperta al pubblico per eventi culturali.

IVREA ROMANA: fu fondata col nome di Eporedia dai romani nel 100 a.C., in luogo di un villaggio dei Salassi, la bellicosa popolazione locale; dell'epoca romana rimangono molte vestigia anche se non sempre facilmente visibili, tra cui ricordiamo: l'anfiteatro, le cui fondazioni sono visibili verso ovest; il teatro che occupava la zona dello sperone di roccia sotto il Vescovado; il sarcofago del questore Caio Atecio Valerio, ora nella cripta; l'horreum, il magazzino, i cui resti sono visibili sotto una banca; le fondazioni di alcune case con fognatura, sotto l'Hotel La Serra; i resti di due ponti nelle basi del Ponte Vecchio e nei massi squadrati sulle sponde della Dora (zona di via Siccardi); il muro di palafitte e le fistule, cioè condutture delle cloache, sempre sulla sponda della Dora; un tratto del muro di cinta meridionale; all'esterno, il tracciato dell'acquedotto che collegava il Lago di Città al Maresco di Bienca, di cui rimangono poche tracce; molti reperti si trovano al Museo Garda, tra cui l'unica raffigurazione dello strumento romano della groma, in una stele funeraria. 

MUSEO A CIELO APERTO DELL'ARCHITETTURA MODERNA OLIVETTIANA: architettura moderna industriale, residenziale e di servizi, con interventi di architetti di fama internazionale. é un insieme di progetti volti ad individuare, classificare, conservare, divulgare e rendere fruibile il patrimonio legato all'esperienza olivettiana ad Ivrea.

VILLA CASANA: ospita l'Archivio Storico Olivetti, sorto negli anni '80, ha per scopo il recupero, la conservazione e la valorizzazione della storia della Società Olivetti. Conserva la raccolta e l'archiviazione della produzione e la documentazione concernente la società, la famiglia e le persone che hanno intersecato la storia Olivetti.

INDIRIZZI UTILI

Comune di Ivrea: Piazza Vittorio Emanuele II 1, tel. 0125.4101. A.T.L. del Canavese: Corso Vercelli 1, tel. 0125.618131. Archivio Storico Olivetti: Villa Casana: Via delle Miniere, 31 - tel. 0125.528119. E-mail sindaco@comune.ivrea.to.it

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Lanzo Torinese

CHIESA PARROCCHIALE DI SAN PIETRO IN VINCOLI: risalente circa al X secolo venne abbattuta nel 1543 da Giangiacomo Medici di Melegnano e ricostruita nel 1591. Venne ampliata e resa più elegante verso la fine del Settecento a cura della fabbriceria, mentre il campanile risale al 1885.

CHIESA DI SANTA CROCE: di origine romanica, la sua costruzione risale al Duecento, periodo durante il quale la chiesa fu adibita a ospedale. In seguito rimaneggiata, all'esterno presenta decorazioni romanico-gotiche e tracce di affreschi.

CONTRADA DEL BORGO: la Contrada del Borgo, oggi via San Giovanni Bosco, si snodava fino alla cima del monte Buriasco ed era ricca di portici con ornamenti databili in parte al Duecento in parte ai secoli immediatamente successivi. Qui, nel 1219, ebbe inizio il mercato del martedì che oggi ha luogo nella parte bassa del paese.

CHINTANE: sono così chiamate le caratteristiche stradicciole che intersecano la via che si diparte dalla Torre, sormontate da archi e contrafforti.

TORRE DETTA DI "AIMONE DI CHALLANT": era l'ingresso principale del borgo e ospitava all'interno nicchie e guardiole. Fu eretta da Aymone di Challant per la marchesa Margherita di Savoia e presenta l'arco in cotto con capitelli, le caditoie bianco-rosse e la merlatura ghibellina originarie; sono anche visibili i cardini superiori del portone che ne chiudeva l'accesso.

PONTE DEL DIAVOLO: cosiddetto per la sua ardita struttura architettonica, risale al 1378, quando la Credenza di Lanzo ne ordinò la costruzione. Il ponte, a schiena d'asino, è a un solo arco con luce di 37 metri e altezza di 15). Nel 1564, in epoca di contagio, venne chiuso con la costruzione di una porta alla sua sommità. Nei pressi si trovano le "marmitte dei giganti", frutto dei fenomeni erosivi dell'epoca glaciale.

PIAZZA GALLENGA: creatasi tra Quattrocento e Cinquecento, nel 1561 fu ornata con archi di trionfo in onore della visita di Emanuele Filiberto. La piazza porta il nome della benemerita famiglia vissuta a Lanzo nel secolo scorso.

CAPPELLA DI SAN MICHELE: risale al 1503 ed è tra le più antiche di Lanzo. Secondo la tradizione qui sostavano anticamente le salme dei defunti che dai paesi vicini venivano portate al cimitero di Gisola.

CHIESA DI SANTA MARIA DEL BORGO: rovinata nel 1565 venne successivamente restaurata e ampliata. Fu parrocchia dal 1542 al 1591 poiché la chiesa di San Pietro in Vincoli era stata distrutta. In Santa Maria del Borgo si riuniva la Credenza, alla quale competevano le decisioni più importanti per la comunità.

PALAZZO DEGLI ESTENSI: ospitò gli Estensi, signori di Lanzo dal 1577 al 1723, in seguito alla distruzione del castello; attualmente è convitto delle suore Immacolatine. Gli archi e il porticato del chiostro sono visibili anche dall'esterno.

SANTUARIO DI LORETO: fu edificato nel 1618 a imitazione della Casa Santa di Loreto. Il santuario venne edificato dai Gesuiti, con l'aiuto della popolazione, per chiedere l'intervento della Madonna in un periodo di guerre e pestilenze. La costruzione a base quadrata che sorge accanto al santuario è di origine medievale e un tempo ospitava il custode.

SANTUARIO DI SANT'IGNAZIO: la costruzione risale al 1629. Si trattò dapprima di una piccola cappella, poi venne eretto l'attuale complesso. Di particolare interesse l'interno; si trova alla sommità del monte Bastia, visibile dall'ingresso delle Valli di Lanzo.

CASA DEI CECI: già forno del borgo, la sua costruzione risale al Medioevo. Recentemente restaurato, vede ogni anno, nel giorno di Pentecoste, la distribuzione della minestra di ceci, così come avveniva fin dal 1728 a seguito del lascito di Giuseppe Allamano in favore dei poveri.

MUSEO DELL'UTENSILERIA (SILMAX): interessante testimonianza di evoluzione industriale svoltasi sul territorio. Nel 1812 l'imprenditore Paul Alessio vi iniziava la sua produzione di utensili per tagliare il ferro.

PIAZZA ALBERT: sulla piazza si affacciano, oltre alla chiesa parrocchiale, il collegio "San Filippo Neri", fondato nel 1864 da don Bosco, e l'istituto "Federico Albert", fondato dal beato stesso.

CENTRO DI DOCUMENTAZIONE "NICOLA GROSA": dedicato al partigiano Nicola Grosa, raccoglie fotografie e altri importanti documenti relativi alla Resistenza nelle valli di Lanzo e nel Canavese.

BIBLIOTECA CIVICA "AUGUSTO CAVALLARI MURAT": situata in un'antica costruzione, fu restaurata dal Cavallari Murat nel 1970. Ospita 30.000 volumi. La biblioteca è anche sede della Società storica delle valli di Lanzo, del Comitato del ponte del Diavolo e del Museo mineralogico delle valli di Lanzo.

MADONNA DEGLI ALPINI: raggiungibile attraverso un sentiero, la statua si trova su un picco alle pendici del Monte Basso sopra il Ponte del Diavolo ed è stata collocata qui nel 1959 a ricordo dei caduti delle guerre e a protezione delle valli.

INDIRIZZI UTILI

Comune di Lanzo Torinese: Via San Giovanni Bosco 33, tel. 0123.300408. A.T.L. Valli di Lanzo: Via Umberto I, 9, tel. 0123.28080. Sito www.lanzotorinese.vdl.it E-mail comune.lanzo@tin.it

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Loranzè

CHIESA DI S.LORENZO MARTIRE: in Loranzè Alto, la chiesa primitiva risalente al XII secolo ed era a pianta triangolare forse perché edificata su un tempio pagano; fu abbattuta intorno al 1745 e ricostruita nell'attuale forma barocca nel 1770. Decorata nel 1908 dal pittore G.Ponchia, presenta un grande affresco sulla volta  raffigurante S.Lorenzo firmato Salassa.

CHIESA DI S.FIRMINO: edificata dalla popolazione nel 1894 e affrescata dal pittore G.Ponchia nel 1909.

CAPPELLA DI S.MARIA DI SCAROLA: citata in un documento del 1255, situata su uno sperone roccioso, domina la parte di Loranzè Piano; ristrutturata sono visibili tratti della struttura originaria, una meridiana del 1732 sulla facciata sud del campanile, i resti della dimora dell'eremita che era nominato dai Marchesi di Parella. Una leggenda vuole che l'edificio primitivo fosse stato costruito dai Salassi a ricordo della vittoria qui riportata sui Vittimuli (per questo la facciata attuale guarderebbe verso sud-ovest in direzione della presunta capitale dei Salassi, invece che a ovest). Nel bosco circostante si notano i ruderi della casaforte detta il "Castlass": la tradizione popolare vuole che fin qui arrivasse l'antico lago di Cordola e che fosse anche luogo di riunione delle masche.

CAPPELLA DI S.ROCCO: edificata nel 1631 grazie alle elemosine di persone devote. Sulla facciata un affresco di S.Rocco del pittore loranzese L.Bena.

CASTELLO DI LORANZÈ: possedimento dei San Martino fino al XVIII secolo, fu distrutto dalla rivolta del tuchini eccetto la Torre quadrata; ricostruito e ampliato tra '500 e '700 passò poi ai Cortina di Malgrà; ora detto Castel Rosso, è residenza privata e della struttura originaria rimangono la torre e pochi tratti dei muri di cinta. 

INCISIONI RUPESTRI: in regione 'pian dl'Aral', a circa 1 km dalla cappella di Scarola, vi è un masso erratico in gneiss con circa 90 coppelle più una centrale, di età pre-romanica, probabile altare druidico.

INDIRIZZI UTILI

Comune di Loranzè, Piazza della Libertà, 1 tel. e fax 0125 53646. Sito www.tamtamcanavese.net/loranze.htm

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Maglione

MUSEO D'ARTE CONTEMPORANEA "MACAM": all'aperto sorto nel 1985 per iniziativa del regista Maurizio Corgnati che progettò questo museo molto particolare per il suo paese natìo. Passeggiando per le vie della cittadina si possono così vedere opere d'arte contemporanea di autori italiani e stranieri affrescate sulle parti esterne degli edifici o sculture che ornano le piazze. Interessante esempio artistico è il "Monunento al Contadino" costruito con vecchi manufatti agricoli.
TORRE QUADRANGOLARE: campanile dell'attuale cimitero, cuspidata e coronata da quattro fiamme è ciò che rimane dell'antico "Castrum Mali", edificato dai Valperga di Masino intorno al secolo XIII, sul colle che sovrasta la cittadina.
CHIESA PARROCCHIALE DI SAN MAURIZIO: posta nella parte più alta di una piazza asimmetrica, sulla quale si affacciano anche la canonica, il palazzo comunale e le dimore patrizie, è del XVIII con facciata barocca. All'interno quattro altari, il maggiore e la balaustra di marmo finemente intarsiati.
CHIESA DI SAN MAURIZIO: in regione Carasenna, sulla via che porta a Civenna, venne eretta sul sito dell'accampamento degli Spagnoli durante l'assedio al castello. Vi furono rinvenuti armi ed oggetti militari e la tomba di un ufficiale superiore spagnolo.
CHIESA DI SAN ROCCO: posta in un parco ombroso sulla strada per Borgomasino, sul luogo del vecchio lazzareto.

INDIRIZZI UTILI

Comune di Maglione Canavese: Piazza XX Settembre, 4, tel. 0161400123
Sito Internet: www.tamtamcanavese.net/maglione E-mail: :comune.maglione@tamtamcanavese.it

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Montanaro

CASTELLO: la sua storia si identifica con quella dell'abbazia di Fruttuaria, infatti il primo maniero fu venduto ai monaci di San Benigno nel 1255. Intorno al 1533 l'abate cardinale Bonifacio Ferrero provvide a ricostruirlo. Rifatto in parte nel secolo scorso, conserva della struttura cinquecentesca le torri settentrionali, la prigione e la torre della zecca. E' visitabile solo all'esterno.

CHIESA PARROCCHIALE DI SANTA MARIA ASSUNTA: costruita tra il 1644 e il 1649 su progetto dell'architetto Morello, fu ampliata dal 1757 al 1765 su disegni di Bernardo Antonio Vittone. Suoi i pregevoli altare e pulpito mentre è del Quarini la balaustra; l'organo monumentale Veggezzi Bossi, recentemente restaurato è del 1872.

CAMPANILE: opera del Vittone e del Quarini eretto nel secolo XVIII, è fra i più alti del Piemonte (47,60 m).

ORATORIO DI SAN GIOVANNI DECOLLATO E SANTA MARTA: la caratteristica facciata, disegnata dal Vittone, è situata al centro della scenografica piazza della Chiesa, tra l'alto campanile e la chiesa parrocchiale; conserva una cruenta tela sulla decapitazione di Giovanni Battista.

SANTUARIO DIOCESANO DI SANTA MARIA D'ISOLA E CAMPANILE ROMANICO: la chiesa attuale è settecentesca, mentre della costruzione originaria rimane solo il campanile della fine del Duecento, con bifore a stampella.

SANTUARIO DIOCESANO DI SANTA MARIA DI LORETO: venne eretta sul luogo ove sorgeva un antico sacello, su progetto presunto di Guarino Guarini; il campanile è settecentesco.

INDIRIZZI UTILI

Comune di Montanaro, Ufficio cultura e tempo libero: Via Matteotti 13, tel. 011.9160102/9160780.
Pro loco: Via Matteotti 13, tel. 011.919.25.26.

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Oglianico

TORRE-PORTA: porta di entrata del ricetto medievale (riprodotta dal D'Andrade nel Borgo medievale del Valentino, a Torino); è formato da piccole pietre spaccate, ciottoli e laterizio; l'interno è aperto formato da 4 piani originari in legno, collegati da scale a pioli; la porta era chiusa da un ponte levatoio mosso da bolzoni bilanciati; sulla destra vi è il belfredo, una piccola torre di vedetta.

RICETTO: notevole esempio di ricetto che conserva la sua planimetria originale, in cui è riconoscibile il percorso di lizza, che costeggiava internamente le mura. La linea frontale muraria è per lo più scomparsa, mentre all'interno permangono alcune cellule edilizie con muri in ciottoli e resti perimetrali; in una cella era inglobata la cappella detta "di Santo Spirito",  anticamente intitolata a Sant'Evasio, di cui rimane in una cantina, l'abside con affreschi di pregevole fattura, anche se molto rovinati, tra cui un grazioso Cristo in mandorla e 2 gobbi ricurvi.

AFFRESCHI: si possono ammirare lungo i muri del centro storico: Sacra Sindone ('600), Madonna in trono ('600), Sacra Sindone e 2 stemmi araldici, Madonna con Bambino e Vescovo con stemmi ('500), santa martire e monaca vestita in nero ('400, sul muro della chiesa del cimitero?).
VILLA FREISA: palazzotto databile attorno al 1650, da molti attribuito al Castellamonte.

PARROCCHIALE DELLA SANTISSIMA ANNUNZIATA E DI SAN CASSIANO: la costruzione venne iniziata nel 1583.

CHIESA DI SAN CASSIANO: già parrocchiale nel 1329, con affreschi nella facciata del romitorio.

MAGLIO GADDÒ: antica fucina con maglio a testa d'asino azionato da ruota idraulica.

MERIDIANA: fatta ricostruire dalla Pro Loco allo stesso posto di una precedente andata distrutta.

Indirizzi utili

Comune di Oglianico: tel. 0124.34050.
Associazione turistica Pro Loco di Oglianico: tel. e fax 0124.349480.
Sito: www.misper.it./asc/idi, www.feditgiochistorici.it/oglianico

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Orio Canavese

PARROCCHIALE DELLA NATIVITÀ DI MARIA VERGINE: risalente circa al '200, nel 1841-42 venne ampliata su progetto del Martelli di Strambi, sotto patrocinio del marchese Saliere de la Tour.

CAPPELLA DI SANTA MARIA: costruita nel luogo dell'antica parrocchiale, presenta una facciata barocca con mattoni a vista ed un pronao antistante costruito a volta e sostenuto da due pilastri. Un documento del 1879 riferisce che la chiesa assunse funzione di cappella mortuaria.

CHIESA DI SAN ROCCO: chiesa settecentesca di struttura barocca presenta sulla facciata affreschi ancora, in parte, visibili.

CASTELLO D'ORIO: fu costruito nel XVII secolo sulle colline della costa di Santo Stefano, residenza dei marchesi de la Tour a partire dal 1833, divenne poi preventorio con il rifacimento della facciata d'ingresso. All'interno una stanza presenta diversi stemmi e stucchi con scene di caccia sul soffitto; è privato ma abbandonato e non del tutto agibile per via di un ristrutturazione non ultimata.

INDIRIZZI UTILI

Comune di Orio Canavese: Tel. 011.9898130, fax 011/9898001. Pro Loco di Orio Canavese: Tel. 011.9898829, 011.9898950. E-mail: domenico.robino@libero.it

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Parella

TORRE: trecentesca, a forma cilindrica, con residui di mura di quella che fu una potente rocca feudale dei conti d'Ivrea.

CASTELLO: appartenente ai conti di San Martino, fu edificata nel XIV secolo ed abitato fino al 1700 da nobili e signori impegnati nelle guerre del tempo. Ristrutturato intorno al XVII secolo è attualmente stato trasformato in elegante dimora.

CAPPELLA DEL ROSARIO: costruita nel XVI secolo per sciogliere un voto dopo la battaglia di Lepanto(1571) da Alessio Primo.

CHIESA PARROCCHIALE DI SAN MICHELE: costruita nel XIX secolo con 'annesso campanile, venne inaugurata nel 1817 al posto della preesistente piccola parrocchia del XIV secolo. All'interno tele di Tullio Alemanni e Lorenzo Bena.

LAVATOIO: del XVIII-XIX secolo, sito in via Carandini a pochi metri dal centro del paese, conserva nel suo aspetto pittoresco una patina di sapore medioevale.

LA CARTIERA: edificio del XV secolo dove si svolsero le prime linee industriali moderne con tecniche ancora antiche.

CASA-CORTILE FAMIGLIE PESCAVI-FALLETTI-ROANO: del XVIII secolo con meridiana.

VILLE: di proprietari diversi, furono costruite tra il XVII e il XX secolo, alcune secondo lo stile architettonico canavesano, altre in stile liberty: Casa Realis, Casa Gallo ora Drago, Villa Malvezzi, Villa Aluffi, Villa Carandini, Villa e Vilino Barattia.

INDIRIZZI UTILI

Comune di Parella: piazza Barattia, 1; tel. 012576120, fax 012576476. E-mail comuneparella@libero.it

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Pavone Canavese

CHIESA DELLA BEATA VERGINE DELLE GRAZIE: del secolo XVII, ospita un artistico coro in noce in stile barocco, una maestosa pala d'altare lignea attribuita ai maestri della Valsesia, una splendida statua lignea della Madonna del Carmine, numerosi ex-voto e tele del Settecento.

CHIESA PARROCCHIALE DI SANT'ANDREA: monumentale edificio con facciata in stile neoclassico dominata da quattro colonne ioniche che portano ad un timpano triangolare. La posa della prima pietra avvenne il 30 novembre 1809, mentre l'opera fu ultimata nel 1826. La chiesa ha forma di croce greca, con il braccio nord allungato per dar spazio ad un bel coro con stalli lignei finemente scolpiti. Ha due altari laterali ed una pregevole pala d'altare. E' dotata di un imponente organo, uno dei capolavori di Felice Bossi, installato nel 1855, strumento di rilievo nell'arte organaria ottocentesca italiana. Ospita una venerata statua lignea della Madonna.

CHIESA DI SAN ROCCO: del XVII sec. è un bell'esempio di barocco piemontese e monumento nazionale. Sorge a seguito di voto fatto nel 1585 dalla popolazione di Pavone durante la peste. L'altare e la balaustra, in stile barocco, provengono dal Santuario di Belmonte da dove erano stati asportati dai soldati napoleonici.

RICETTO DEL XIV E XV SECOLO: si trova nella parte alta del paese, a ridosso del castello e conserva numerose cellule dei Ricetti allo stato originario e visitabili. Ben conservata una delle torri-porte di accesso, a pianta quadrata, con corsoi laterali.

CASTELLO: la struttura fortificata di Pavone sorge nel X secolo con una cinta muraria nella parte alta del paese. Nel secolo XI viene costruita da parte del vescovo di Ivrea una potente torre a pianta quadrata. Altre costruzioni sorgono nei secoli successivi: stanzoni sovrapposti, fabbricati dell'ala nord e torre-porta di ingresso al castello, torri tonde (fine sec. XIV), stanze dell'ala est (1430 circa). Nel 1885 il castello viene acquistato da Alfredo D'Andrade, che lo restaura e rimodella secondo il restauro reintegrativo (tipo Castello del Valentino), salvandolo dall'abbandono. Attualmente è usato come ristorante, hotel, centro congressi.

CHIESA DI SAN PIETRO: si erge nel parco del castello. Questa chiesa, in stile romanico, è ritenuta l'edificio cristiano più antico dell'area ed ospita le spoglie di Alfredo D'Andrade e della consorte Costanza Brocchi. 

CAPPELLA DI SAN GRATO CON ROMITORIO: costruita sulle propaggini sud della Paraj Auta è di roigine romanica, ma pesantemente rimaneggiata. All'interno della chiesa vi sono affreschi di Giacomino da Ivrea nel 1424 e raffiguranti San Pietro e Sant'Andrea, patroni di Pavone. Il romitorio, attiguo alla chiesa, attivo fino ai primi anni del '900, è stato recentemente ristrutturato.

PARAJ AUTA: area collinare interessante per l'aspetto geologico, della flora e della fauna, attrezzata per percorsi naturalistici. In quest'area, ricca di incisioni rupestri (coppelle), è attestata la presenza di insediamenti umani dell'Età del Ferro (ricerche in corso da parte del Gruppo Archeologico Canavesano) e di torri di avvistamento medioevali.

INDIRIZZI UTILI

Comune di Pavone Canavese Piazza del Municipio 1, tel. 0125.51445, fax 0125.516539. Sito: www.tamtamcanavese.net/pavone.htm

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Pont Canavese

TORRE FERRANDA e TORRE TELLARIA: ciò che sopravvive del Castrum Ferrandae dei ghibellni Valperga, collegata un tempo da mura alla torre Tellaria (proprietà privata) dei guelfi San Martino, frammenti di quelle che tradizionalmente sono considerate fortificazioni volute da re Arduino. La rivalità tra Valperga e San Martino culminò nella sanguinosa Guerra del Canavese (1339- 62); i castelli furono poi assaltati dalla rivolta popolare del Tuchinaggio (1387-91) e definitivamente distrutti nel 1552 durante lo scontro tra francesi e spagnoli. La torre Ferranda è stata completamente ristrutturata e all'interno ospita il Museo del territorio.

CHIESA DI SANTA MARIA IN DOBLAZIO: uno dei più significativi edifici religiosi del Piemonte, risalente al secolo XI, secondo la tradizione fu la terza chiesa eretta della cristianità e fu restaurata dallo stesso Arduino dopo l'assedio dell'imperatore Enrico II; subì diversi interventi finché fu ricostruita nel '600. Accanto alla chiesa sorgono gli edifici dell'antica Confraternita, caratterizzati dalla presenza di un piccolo campanile cilindrico dalla cuspide a forma di cono; il piazzale all'ingresso è del 1740. L'interno è ad una sola navata, con due altari maggiori contigui nella zona del presbiterio; un'imponente colonna di pietra sostiene due archi di volta ed altri sei altari sono disposti lungo le pareti laterali. Conserva un'affresco del XIV-XV sec. della Madonna della Misericordia; un'urna che funge da lavabo con coperchio in marmo che reca scolpiti fregi gotici e lo stemma savoiardo, dono attribuito al Conte Rosso, Amedeo, quando nel 1389 Pont passò ai Savoia; un'iscrizione latina del XIV sec., di cui rimangono leggibili pochi caratteri gotici; nei sotterranei l'ossario dell'antico cimitero.

CAPPELLA DELLE ROGGE: sito in fondo a via Sparone, anche detta della Madonna della Neve, nacque da un sacello del 1473 (o del 1489?), ma fu ricostruita nel 1781; conserva alcune pitture rimaneggiate, tra cui un affresco del '400 che ritrae la Madonna incoronata tra S.Sebastiano e S.Antonio abate.

CHIESA DI SAN COSTANZO: l'antica chiesa parrocchiale originaria del 1328 costruita sulle fondamenta di un castello e rielaborata nel 1647.

VIA CAVIGLIONE: interamente porticata, caratterizzata dalla presenza di case medievali di pregevole fattura e da numerose le botteghe artigiane.

CHIESA DI SAN FRANCESCO: costruita nel 1594.

VECCHIE BORGATE (RAIE): caratteristiche borgate montane con vie strette vie e archi di pietra.

BALMA: cascina risalente alla fine del '700 costruita sotto un enorme masso erratico che le fa da copertura; si trova sulla strada che porta verso Sparone, nella zona dei Prati della Fiera.

INCISIONI RUPESTRI: numerosi sono i massi coppellati (con incavi emisferici) presenti nella zona tra S.Maria e Doblazio, come quello sul Monte Uliveto (dove sorgeva un villaggio neolitico) e quelli (in proprietà privata) presso località Panier con presunto antropomorfo.

MUSEO ETNOGRAFICO: contiene testimonianze risalenti agli antichi mestieri popolari locali, ormai andate quasi completamente perdute, tra cui ad esempio il reseghin, il raméer, lo stagnin, la filoira, il fréer, il ciavatin, lo spaciafurnel.

MUSEO DELLA PLASTICA: nuova e originale istituzione, collegamento tra il passato e il presente industriale, testimonianza di cultura materiale mostra le macchine originarie per la lavorazione e la stampa della plastica, una sezione sugli inventori e sulle ultime applicazioni; è sito nella palazzina liberty dello stabilimento Sandretto.

INDIRIZZI UTILI

Comune di Pont Canavese: Via G. Marconi 12, tel. 0124.85104, fax 0124.84873. Ufficio Turistico: Piazza Craveri, tel. 0124.85484. E-mail comupont@misper.it

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Quagliuzzo

EX CHIESA PARROCCHIALE DELLA PURIFICAZIONE DI BEATA MARIA VERGINE: del sec. XIV-XIX, con vista della valle del Chiusella dal sito dell’antico cimitero.

RICETTO DEL CANTON ZUCCA: lungo l’antico tracciato della via Luvèra, che si snoda piacevolmente tra i terrazzamenti coltivati, fino a giungere ai boschi soprastanti il paese, sarà possibile visitare i resti dell’antico ricetto medioevale, con il portico d’ingresso decorato e la casa detta "del Cuntas". Si potranno anche osservare le vasche di captazione dell’acquedotto comunale, situate in posizione panoramica, da dove si ammira buona parte dell’anfiteatro morenico di Ivrea ed il tratto terminale della valle del Chiusella. Si può percorrere inoltre il tratto superiore dell’antica mulattiera per la Valchiusella, di origine antichissime, caratterizzata dal fondo selciato e delimitata da muretti in pietra.

INDIRIZZI UTILI

Comune di Quagliuzzo: via XX Settembre, tel. 012576689, fax 0125668977. E-mail comunediquagliuzzo@libero.it

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Rivarolo Canavese

CASTELLO DI MALGRÀ: antica dimora dei conti di San Martino, dopo diversi passaggi di proprietà appartiene dal 1982 al Comune di Rivarolo. Eretto nella prima metà del XIV secolo come edificio militare, del quale restano la grande torre rotonda e parte delle mura, divenne successivamente dimora signorile subendo progressive trasformazioni. L'ultimo restauro risale alla fine del secolo scorso a opera degli architetti Alfredo D'Andrade e Carlo Nigra. Aperto da aprile a ottobre con ampio parco.

CHIESA PARROCCHIALE DI SAN MICHELE: a pianta ottagonale con sacrestia ellittica e abside fu costruita tra il 1759 ed il 1770 su progetto del Vittone. L'interno è reso arioso e luminoso dalla presenza di grandi finestre che esaltano le decorazioni sobrie dell'elegante cupola. Sugli altari di marmo policromo interessanti statue lignee di F. M. Clemente.

CHIESA PARROCCHIALE DI SAN GIACOMO: sorta tra il 1733 ed il 1775 su disegno di Costanzo Michela, presenta una bella ed elegante facciata barocca in laterizio. All'interno, a tre navate con decorazioni di stucchi e finti marmi, l'organo di fine Ottocento. Notevole la poderosa torre campanaria, posta di fronte all'edificio (XIV-XV secolo) che ospita la Biblioteca Comunale.

CHIESA DI SAN FRANCESCO: il complesso della chiesa e del convento di San Francesco fu uno dei primi costruiti in Piemonte. Da segnalare, oltre ai resti del chiostro, l'affresco di Martino Spanzotti l'Adorazione del Bambino e il soffitto della Sacrestia gotica con gli stemmi dei signori di Rivarolo.

CHIESA DELLA CONFRATERNITA DEL SANTISSIMO NOME DI GESÙ: eretta nel XVI secolo subì un radicale intervento di ampliamento e restauro a partire dal 1730. L'interno conserva l'apparato pittorico progettato dall'architetto Bonvicini con decorazioni e quadrature di C.F. Bianchi e tele di V.A. Rapous. Importanti gli elementi lignei dell'ampio coro, dell'organo e del pulpito.

CHIESA DELLA CONFRATERNITA DI SAN ROCCO: fu costruita nel 1754 sul sito di una precedente cappella edificata per adempiere a un voto della comunità durante la peste del 1600. L'interno si presenta con navata unica: la bella icona dell'Assunta è opera di G.D. Molinari.

VIA IVREA: l'antica Via Maestra, rimodellata in epoche diverse (XVIII e XIX sec.) secondo un disegno unitario e armonico, con i suoi portici è certamente una della vie più belle di tutto il Canavese. Lungo il percorso, oltre alle chiese, diversi palazzi nobiliari: Palazzo Lomellini, ora sede del Municipio, con ampio salone ristrutturato nell'Ottocento dall'architetto Formento (visitabile), Palazzo Palma di Borgofranco e Palazzo Farina prospicienti l'elegante piazza Garibaldi.

INDIRIZZI UTILI

Municipio/Ufficio cultura: Via Ivrea 60, tel. 0124.26126, fax 0124.29102.
Biblioteca Civica: Tel. 0124.26377.
Pro Loco: tel. 0124.424260 (il mercoledì pomeriggio).
Amici del Castello di Malgrà: Tel. 0124.26725 (il sabato pomeriggio e la domenica).
Sito www.rivarolocanavese.to.it

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Salassa

TORRE-PORTA: monumento simbolo del paese posto all’ingresso del Ricetto medievale e di fronte alla chiesa parrocchiale; la costruzione, realizzata in ciottoli, risale probabilmente al XIII secolo, ma l'atipica forma cilindrica su base quadrata e l'anomala posizione in un angolo del ricetto fanno supporre l'adattamento di una torre precedente. Alla prima merlatura se ne aggiunse poi una seconda, mentre la cella campanaria in muratura del XVIII sec. trasformò la torre in un campanile alto 25 metri; alla base sono ancora visibili le mensole dei cardini dell’antica porta di accesso e la feritoia in cui passava la corda che azionava la saracinesca esterna.

RICETTO: a ridosso della torre sorge l’antico nucleo difensivo medievale di forma quadrata; era caratterizzato da alcuni aspetti peculiari per i ricetti canavesani: cinta muraria piuttosto alta, posizione in un angolo a sud e forma della torre d'ingresso, mancanza della lizza, cioè di un percorso interno adiacente le mura, datazione della costruzione addirittura al XIII sec. Percorrendone le vie è ancora possibile identificare alcuni muri in ciottoli sistemati a spina di pesce caratterizzanti le cellule edilizie originali e osservare la profondità delle cantine. 

PARROCCHIA DI S.GIOVANNI BATTISTA: la pievania risalente al XIV secolo, quando si staccò da  quella di S.Ponso; fu rimaneggiata nel '700, mentre la facciata neoclassica è del XIX sec. In seguito al crollo del tetto del 1951 ha subito una radicale trasformazione, perdendo le tre navate, il pulpito scolpito, l'organo dell'800, mantenendo solo alcune cappelle laterali, parte dell'altare e della pavimentazione in pietra.

CHIESA DELLA CONFRATERNITA' DEI DISCIPLINANTI: risale all'inizio del '700, ma fu ricostruita verso la metà del XIX secolo.

AFFRESCHI: in piazza Marconi, di fronte alla torre, all'interno di un loggiato del '700 è visibile un affresco sulla Sacra Sindone, probabilmente tardo medioevale.

CHIESA DELLA MADONNA DEL BOSCHETTO: edificata su un pilone esistente fin dal Cinquecento (ora inglobato nell’altare), più volte rimaneggiata, con ampliamento nel '700 e nell’800 quando furono costruiti il campanile e due altari.

Indirizzi utili

Comune di Salassa: Piazza Umberto I, tel. 0124.36145, fax 012436195.

Biblioteca Comunale · Associazione Culturale "II Salice", piazza Marconi 5

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San Benigno Canavese

TORRE CAMPANARIA: dell'anno Mille, su sei piani divisi da fregi architettonici, conserva al suo interno i resti di un mosaico, un affresco raffigurante una Madonna in trono e un'ardita scala intra muros.

ABBAZIA DI FRUTTARIA: costruita tra il 1003 e il 1006-1007da Guglielmo da Volpiano fu centro europeo della riforma cluniacense e raggiunse fino a 1200 dipendenze in Italia ed Europa. La chiesa attuale è sorta nel 1776 sull'abbazia precedente per volere del cardinale Delle Lanze sul modello della basilica romana di San Pietro; è opera degli architetti Vittone e Quarini. Conserva un patrimonio pittorico, con opere di Defendente Ferrari, Mariano Rossi, Giuseppe Cades; offre un vasto percorso archeologico (non ancora completamente visitabile) con impianti strutturali quali la Rotonda del Santo Sepolcro, le cinque absidi, i transetti, i forni delle campane, i preziosi mosaici romani del presbiterio, la torre campanaria con affresco della Madonna in trono.

PALAZZO ABBAZIALE: oggi istituto salesiano, conserva tutto lo splendore della dimora cardinalizia del Delle Lanze. Il chiostro risale all'anno Mille e sorge accanto all'abbazia e alla ex sala capitolare.

TORRE DEL RICETTO: antica porta di ingresso a est, si caratterizza per il doppio arco ogivale e per le tracce del ponte levatoio medievale.

MERIDIANE DI VIA MIAGLIA: del 1699, segnano contemporaneamente l'ora secondo i quattro metodi tradizionali: francese, italiano (classico), canonico-giudaico, astrologico (babilonese), questa unico esempio in Italia.

ALA COMUNALE: caratteristica costruzione settecentesca adibita anche a mercato coperto.

INDIRIZZI UTILI

Comune di San Benigno Canavese: Piazza Vittorio Emanuele II
tel. 011.9880100/9880054 interno -202
Ufficio Turismo, fax 011.9887799.
Associazione turistica Pro Loco: Tel. 011.9887177, fax 011.9959338
Sito Internet: http://www.tamtamcanavese.net/sanbenigno/

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San Giorgio Canavese

CASTELLO DEI CONTI DI BIANDRATE: formato da due edifici, di cui uno più antico (secoli XII-XIV) e uno modificato radicalmente nei primi del Settecento, il castello sorge in posizione dominante il paese ed è circondato da un vasto parco (a pagamento).

MUSEO CIVICO "NÖSSI RÀIS": ospitato all'interno della casa natìa del grande storico Carlo Botta, vanta un'importante raccolta di oggetti rappresentativi della passata civiltà canavesana

CHIESA PARROCCHIALE: di aspetto rinascimentale con campanile romanico, contiene alcuni pregevoli affreschi cinquecenteschi (San Giorgio e il drago, Madonna che allatta, Natività) e un bell'organo ottocentesco di stile teatrale-bandistico.

CHIESE CANTONALI: sono le tre chiese costruite tra il XVI e il XVII secolo dalle confraternite religiose dei cantoni sangiorgesi (Molinatto, Piatonia e Ritania); al loro interno sono ospitate notevoli opere del periodo barocco.

VILLA BELLOC-MALFATTI: cinta da un vasto parco sviluppato sulla collinetta che domina San Giorgio, fu fatta costruire dalla cantante lirica Teresa Belloc, una delle predilette di Rossini.

CHIESA DI SANTA LUCINA IN CORTEREGGIO: piccola costruzione religiosa dell'antica frazione di Cortereggio.

SANTUARIO DI MISOBOLO: posto tra le colline moreniche dove si coltiva il vitigno dell'Erbaluce, è ciò che rimane di quello che fu il borgo di Misobolo; ha linee barocche e una raccolta di ex voto.

ALTRO: affresco di santo monaco in vicolo Filli; affresco di Diana in mura del castello (scomparso?); resti di affreschi in casa Foglia (proprietà privata).

INDIRIZZI UTILI

Comune di San Giorgio Canavese: Via Dante 25, tel. 0124.32121.

Sito: http://www.canavese.it/paesi/sangiorgio.

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San Maurizio Canavese

CHIESA VECCHIA DEL CIMITERO: monumento nazionale dal 1922, fu costruita nel secolo XI su un insediamento romano (riscontrabili laterizi e lapidi romane), ampliata e rimaneggiata in epoca rinascimentale. All'esterno la parte originaria rimane in alcuni tratti dell'abside e del campanile; l'interno presenta un prezioso ciclo di affreschi del '400 e del '500: nella navata centrale la fascia sulla vita e passione di Cristo, suddivisa in 24 scene, opera dei pittori pinerolesi Bartolomeo e Sebastiano Serra; a sn. nella cappella del marchese S.Marta, il martirio di S.Caterina, S.Lucia martire, parte di Madonna della Misericordia; nei sottarchi della navata ds. ritratti di patriarchi e profeti. La maggior parte degli affreschi rimane ancora sotto lo scialbo in attesa di restauro.

CHIESA PARROCCHIALE: ex confraternita di Santa Croce e Corpus Domini con annesso campanile del XVIII secolo progettato dall'architetto Ludovico Bo.

PALAZZO MUNICIPALE: edificio seicentesco con portico antistante, ex dimora dei baroni Bianco di Barbania, oggi sede del Comune.

CAPPELLA DI SAN ROCCO: all'interno conserva un pregevole altare ligneo e affreschi del XVIII secolo.

CAPPELLA DI SAN MICHELE: l'edificio, di stile rococò, posto nelle vicinanze di Villa Viarana, presenta un ricco altare e una pregevole tela del XVIII secolo.

PARCO DI VILLA VIARANA: realizzato nell'800, comprende un laghetto e una gran quantità di alberi pregiati.

INDIRIZZI UTILI

Comune di San Maurizio Canavese: Piazza Martiri della Libertà 1, tel. 011.9263211. Biblioteca Civica: Via L. Bo 4, tel. 011.9263299.

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San Ponso

BATTISTERO: piccola costruzione con base ottagonale, databile ad un periodo intorno al VII-VII secolo con rimaneggiamenti romanici, che sorge su un'area sacra pagana (forse su un tempio dedicato a Diana) e adibita alla tumulazione. All'interno si aprono alternativamente absididiole semicircolari e nicchie rettangolari, che conferiscono alla pianta la forma di croce; le mura spesse più di 1 metro sono aperte da piccole finestre strombate, sotto la cupola è visibile il meccanismo dell'orologio originale (ad una lancetta), caricato mediante due pietre usate come contrappesi; in un'abside vi sono tracce di un affresco del battesimo di Gesù, al di sotto fu trovata la vasca battesimale durante scavi degli anni '70, ma la presenza di falde acquifere (quelle usate in origine per il  battesimo) non ha permesso ulteriori studi. E' sormontato da un tamburo ottagonale sul quale venne costruito nel 1585 il campanile; l'ingresso ha come architrave una discussa (romana-longobarda) stele funeraria della "regina velata" SECUNDIN[a] AEBUTIA, e come gradino un'altra probabile lapide. All'esterno si possono osservare gli archetti pensili binati, le strette finestre, una meridiana del 1767, l'orologio che segna solo le ore e il campanile alieno alla struttura. 

PARROCCHIALE DI SAN PONZIO: l'iniziale planimetria tipica dell'edilizia paleocristiana (V sec.) è stata trasformata successivamente nell'attuale forma di tipo preromanico, osservabile esteriormente nell'abside; ha subito diverse modifiche, in ultimo nel '700 il rialzo dell'abside, l'allungamento dell'unica navata divisa poi in 3 parti, col rifacimento della facciata e tutta la pittura interna di stile liberty,nonché la creazione del piccolo oratorio (che ora conserva le lapidi) di collegamento al battistero. All'interno la cappella della Madonna presenta tre capitelli in marmo bianco databili al VII secolo, inseriti in una apertura laterale.

EPIGRAFI: numerosi lapidi romani sono state rinvenute nell'area adiacente la pieve e confermano che il sito è sempre stato adibito ad area cimiteriale. Risalenti al I-II secolo d.C., alcune si distinguono dalla restante epigrafia rinvenuta in zona, per la qualità e la regolarità della scrittura; sono conservate all'interno della parrocchiale, tranne alcune rimaste murate sui muri esterni (una al lato nord, le altre in uno spigolo del fianco sud ).

CHIESA DELLA SANTISSIMA ANNUNZIATA: tipicamente settecentesca, con interessanti decorazioni pittoriche nella balconata del coro.

CAPPELLA DI SANT'ILARIO: del secolo XVIII, sorge sulle rovine di un'ampia cappella con adiacente romitorio del secolo XI; sono ancora presenti le stampelle dei fedeli guariti. Pioppi, platani vetusti, una roccia affiorante che forse era un menhir, circondano l'antistante piazzale e rendono il luogo molto caratteristico.

INDIRIZZI UTILI

Comune di San Ponso: Piazza Martiri della Libertà, tel. 0124.36522.

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Sparone

LA ROCCA DI ARDUINO: resti del castello arduinico "la Motta"; risalenti al secolo X e XI, dove negli anni 1004-1005 Arduino, marchese d’Ivrea e re d’Italia, sostenne vittorioso l’assedio dell’esercito di Enrico II, imperatore del Sacro Romano Impero; a fianco sorge la Chiesa di Santa Croce antica parrocchiale risalente al secolo XI, più volte ristrutturata nei secoli successivi, con pregevoli affreschi recentemente riportati alla luce e databili al XIII secolo.

CHIESA DELLA CONFRATERNITA DEI DISCIPLINATI DELLA SS.CROCE E DI S.GIOVANNI BATTISTA: chiesa ricostruita nel 1619, ristrutturata e rimaneggiata nei secoli successivi è un pregevole esempio d’architettura settecentesca.

CHIESA PARROCCHIALE DI SAN GIACOMO: chiesa parrocchiale, già citata in un documento del 1329, l’edificio attuale è settecentesco.

CHIESA DI SANT’ ANTONIO IN SOMMAVILLA: costruita nel 1657, ristrutturata nella prima metà del settecento, possiede pregevoli pezzi artistici.

PORTICI NEL CENTRO STORICO: caratteristico esempio di centro storico medioevale di paese montano, con affreschi del secolo XVIII.

MULATTIERA PANORAMICA DI FRACHIAMO: opera unica d’architettura montana edificata dai mastri scalpellini della frazione di Frachiamo.

INDIRIZZI UTILI

Comune di Sparone: p.za Municipale 1, tel. e fax 0124808942. E-mail Comunedisparone.comunedi@tin.it

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Strambinello

CASTELLO: antica dimora del XV e XVII secolo, con annessa l’antica chiesa parrocchiale di san Sulpizio. Si trova accanto alla pedemontana, parte del fabbricato è abitato e restaurato con gusto.

CHIESA PARROCCHIALE DI S. ILARIO: fondata nel 1274, ricostruita successivamente è contraddistinta da un pavimento di granito grezzo e da una caratteristica volta a botte che, nel presbiterio, si eleva a cupola. Da notare l’arco che la congiunge alla casa parrocchiale e funge da sacrestia.

TORRE: edificata nel XII secolo, ha base quadrata e dimostra nella struttura massiccia la sua funzione difensiva; rimaneggiata e anche adibita a cantina per vini (visibili tracce di un'insegna dipinta ad inizio '900). Sorge al centro di quello che fu il ricetto, in posizione da controllare l’accesso per la Val Chiusella.

PONTE DEI PRETI: località molto suggestiva nella gola dove il Chiusella viene attraversato da tre ponti: uno medioevale, uno ottocentesco ed un terzo moderno.

CHIESA DELLA MADONNA DELLE GRAZIE: eretta come ex-voto nel 1748, fu ricostruita nel 1791. E’ a navata unica con volta a botte

CENTRALE IDROELETTRICA DI PONTE PRETI: costruzione iniziata nel 1888. E’ attualmente di proprietà dell’Enel Erga. Alimentata da una condotta forzata dal bacino artificiale di Vidracco, è tuttora in uso.

INDIRIZZI UTILI

Comune di Strambinello: Vicolo Scala, 2 tel. 0125 76691, fax: 0125 76891. E-mail: Strambinello@libero.it

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Torre Canavese

CASTELLO: il palazzo feudale viene edificato, sui resti di una antica costruzione romana (in località Campasso sono state scoperte alcune tombe romane), nel 998 da Guidone, figlio secondogenito di Arduino di Ivrea, e completato all'inizio dell'XI secolo dai signori de la Turre ("castrum Turris"). E' stato più volte ristrutturato nel corso dei secoli; attualmente il Castello è di proprietà della famiglia Datrino e sede di importanti mostre d'arte e d'antiquariato.
CAPPELLA DI SAN MARTINO: già ricordata nel "Liber Decimarum" della Diocesi di Ivrea (1368 - 1370) si trova adiacente alla struttura del castello; la primitiva costruzione negli anni compresi fra il 1100 e il 1150 ma ha subito notevoli modificazioni alla struttura originaria, ultima quella del 1905, con la creazione di una nuova facciata neogotica ed il sua avanzamento che ha comportato un aumento della lunghezza della navata unica. All'interno vi sono
il sepolcreto dei feudatari di Torre e due tracce trecentesche di affresco, raffiguranti una graziosa Santa e la Madonna allattante

TORRE-PORTA: è un grande torrione, oggi munito di orologio, che segnava l'ingresso al ricetto medioevale ai piedi del castello; di fronte in un cortile privato, vi è un affresco medioevale recentemente restaurato.

GALLERIA D'ARTE "MARCO DATRINO" PINACOTECA COMUNALE: conserva opere dei maestri del realismo sociale della ex Unione Sovietica.

PINACOTECA A CIELO APERTO: con opere di pittori russi e canavesani: esponenti della pittura russa sono stati ospiti di Torre per realizzazione di pannelli murali di pregevole fattura.

MURALE IN TECNICA RAKU: opera dei maggiori artisti ceramisti italiani.

CAPPELLA ROMANICA DI SAN GIACOMO : con incomparabile vista sulla pianura canavesana (a trenta minuti di passeggiata dal concentrico).

CAPPELLA DI SAN GIACOMO APOSTOLO: si trova a trenta minuti dal paese su un poggio boscoso, la struttura romanica dell'abside consente una datazione all'anno mille, ma la cappella è stata a più riprese rimaneggiata: l'ultima significativa modifica è stata apportata nel 1919, con la chiusura definitiva del protiro e la costruzione della facciata attuale; accanto vi è la "casa dell'eremita" forse della metà del 1700, con fori di fucilazione contro i partigiani.  

PARROCCHIALE DI SAN GIOVANNI EVANGELISTA: sobria nella struttura a tre navate, anch'essa più volte rimaneggiata nel corso degli anni, è stata costruita nei primi decenni del 1500 su una preesistente cappella intitolata alla Madonna delle Grazie.

CHIESA DI SAN GIOVANNI BATTISTA: viene presumibilmente edificata prima dell'anno mille, nel 1329 la chiesa è ricordata in buone condizioni, mentre tre secoli dopo la ritroviamo declassata a cappella campestre. Oggi è adibita a chiesa cimiteriale con un ampio protiro, costruito in data successiva al 1830.

INDIRIZZI UTILI

Comune di Torre Canavese: Via Ruetta 10, tel. 0124. 501070, fax. 0124.501382. Pro Loco "I braja luv": Tel. 0124.501206/501144.
Sito Internet: www.tamtamcanavese.net/torre.htm.

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Valperga

CASTELLO: vasto complesso appartenuto ad un ramo dei Valperga ( la tradizione ne attribuisce la fondazione a Dadone di Pombia, padre di Arduino) ora in parte elegante residenza per anziani, è formato da 3 nuclei principali: la torre cilindrica centrale del sec. XI, i possenti bastioni e la torre-porta tardo-medioevali con inserti barocchi, la facciata neoclassica; dal cortile della parte posteriore abbandonata si possono notare fregi, cornici e finestre gotici in cotto, all'interno del residence da osservare la bifora romanica con capitello decorato da volti umani, i saloni del '700 e '800: la sala degli stucchi settecenteschi, la saletta degli specchi col pavimento originario in legno a losanghe, il grande salone affrescato con scene agresti, venatorie e mitologiche, ingentilito da trompe d'oeil e dal soffitto a cassettoni; infine il vasto terrazzo panoramico con gli emblemi araldici. 

CHIESA DI SAN GIORGIO: adiacente al castello, risale al X secolo, ma ha avuto modifiche e ampliamenti fino al XVIII.  All'esterno la rozza facciata è del '700 mentre il fianco destro medioevale presenta 3 pinnacoli a mattone sfalsato e 3 finestre gotiche finemente decorate, un fregio in terracotta e tracce di affreschi (S.Cristoforo); il campanile romanico (sec. X-XI) è caratterizzato da eleganti bifore a stampella, alcune ornate da volti; a fianco la "rotonda", sepolcreto del '600 dei signori di Valperga. L'interno conserva affreschi del '300 e del '400 che costituiscono uno dei cicli pittorici più importanti del Canavese: nella navata ds. Madonna con la famiglia Valperga, scene dell'infanzia di Cristo; dottori della Chiesa e profeti; Annunciazione, i 4 Evangelisti, Cristo nel sarcofago; in sacrestia Adorazione dei Magi (con rosone in terracotta); nell'abside scene della Passione (di Giovanni de Scotiis); nella navata centrale S.Nicola, S.Apollonia, parte di Adamo ed Eva, storie dell'Arcangelo Michele; nella navata sn. parte di Madonna della misericordia, Madonna raggiante col Bambino e vari santi. Da notare le decorazioni pittoriche e in terracotta, l'acquasantiera originaria in rozza pietra di Pont del X sec., il grandioso fonte battesimale in legno del '700.

PARROCCHIALE DELLA SANTISSIMA TRINITÀ: ampliata tra '700 e '800 sulla preesistente cappella di Santa Margherita (edificata nel 1355), in stile barocco piemontese su progetto di Costanzo Michela; divenne parrocchia nel 1803 al posto di S.Giorgio; all'interno diverse tele di gusto barocco.

CAMPANILE: ultimato nel 1792 dall'architetto Ludovico Bo, con i suoi 62 metri di altezza, è il più elevato dell'Alto Canavese; è suddiviso in 6 settori di stile differente (toscano, dorico, ionico, corinzio, composito, attico).

CASA PARROCCHIALE: già esistente dal 1621, con un elegante cortile dove è presente un pozzo  profondo 27 metri, costruito prima del '600 su una falda sotterranea ancora presente.

CHIESA DI SAN MARTINO: situata a lato della statale di Ceresole, risulta già citata in un documento del 1333; mostra un bel campanile romanico.

CAPPELLA DI SAN PIETRO IN VINCOLI: anche di S.Peder, o di S.Apollonia, costruita lungo la salita a Belmonte in stile barocco nel 1666, venne ampliata nel 1735.

SANTUARIO DI BELMONTE: già nel XI sec. era presenta una cella benedettina di proprietà dell'abbazia di Fruttuaria (fondata ; nel '600 subentrarono i frati minori di San Francesco che ricostruirono totalmente la Chiesa (1620) e cinsero la sommità del monte con le 15 cappelle della Via Crucis (a partire dal 1712) disposte come una corona attorno alla cima; l'area di Belmonte fu sempre occupata anticamente, infatti ha ospitato un sito preistorico dell'età del bronzo-ferro (insediamento sulla cima, necropoli presso la chiesa di S.Apollonia), uno romano ed uno longobardo (rimangono tracce di un castelliere barbarico nei pressi della 6° cappella); ora è anche riserva naturale.

EPIGRAFI: un'importante raccolta di 21 epigrafi romane è ospitata a Villa Gibellini: recano iscrizioni funerarie e furono trovate nell'800 in una necropoli in regione Mercande, lungo la vecchia strada che portava a Cuorgnè; altre epigrafe sono sparse, come il frammento di lapide usato come cippo di confine in frazione Gallenga, il titolo funerario inciso su rozza pietra fluviale conservata nella parete di una casa colonica in frazione Rivarotta, nascosta alla vista da uno strato d'intonaco, o l'iscrizione custodita presso il nuovo Museo Archeologico di Torino.

ALTRO: all'inizio di via Martiri della Libertà affresco medioevale ritoccato e deteriorato con Madonna allattante e frate; in via Vittorio Emanuele 36 affresco del 1542 ("Luinus Pxt an 1542"), ritoccato nel 1844, ora scomparso con Madonna addolorata e S.Sebastiano.

INDIRIZZI UTILI

Comune di Valperga: Via Matteotti 19, tel. 0124. 617146/617958.
Parrocchia: Presso don Domenico Catti, tel. 0124.617174. Castello: Presso Istituto Figlie della Sapienza, tel. 0124.617132.

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Vialfrè

PARROCCHIALE DI SS.PIETRO E PALO: si trova al culmine della collina dove si sviluppa Vialfrè, in prossimità del luogo da cui si accedeva all'antico ricetto. Inaugurata nel 1767, presenta una imponente facciata in mattoni, accompagnata da un alto campanile visibile da gran parte della pianura eporediese. L'interno è costituito da un'unica navata impreziosita da ricche decorazioni barocche.

CHIESA DI SAN PIETRO: posta all'interno del cimitero, in posizione caratteristica ed isolata dal resto del paese, fu l'antica parrocchiale di Vialfrè. Già citata nel '300 nel Liber Decimarum, ha mantenuto dell'originale costruzione il bel campanile romanico, la cui foggia costruttiva richiama l'opera di Guglielmo da Volpiano.

MUSEO CIVICO "MORENICA": allestito nella cappella barocca di San Michele come centro di un museo diffuso nel territorio, nasce per la vocazione "naturale" che contraddistingue Vialfrè. In un viaggio lungo un milione di anni, tra mari e ghiacci antichi, morene e specchi lacustri, si andrà alla scoperta delle origini e dell'ambiente dell'Anfiteatro Morenico d'Ivrea.

COLLINE DELL'ANFITEATRO MORENICO D'IVREA: il grandioso complesso geologico collinare dove si trova Vialfrè, e di cui fa parte la celebre Serra d'Ivrea, è una delle testimonianze più rilevanti in ambito europeo delle fasi di glaciazione del periodo Pleistocenico. Queste ripide colline moreniche originate dal ghiacciaio Balteo, un fiume di ghiaccio che dal Monte Bianco scendeva sino alla pianura eporediese, presentano in quest'area una complessa ed affascinante morfologia, fatta di panoramici crinali alternati a solitarie zone umide.

INDIRIZZI UTILI

Comune di Vialfrè: Vicolo Don Vercellis 2, tel. 0125.739101

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