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In alto, sugli stagni, sulle valli, sopra i boschi, oltre i monti, sulle nubi e sui mari, oltre il sole e oltre l'etere, al di la' dei confini delle sfere stellate, tu, mio spirito, ti muovi agilmente: dividi la profonda immensita', come un buon nuotatore che gode in mezzo alle onde, gaiamente, con virile e indicibile piacere.
Fuggi lontano da questi miasmi ammorbanti, e nell'aria superiore vola a purificarti e bevi come un liquido divino e puro il fuoco che colma, chiaro, le regioni limpide.
Fortunato colui che puo' con ala vigorosa slanciarsi verso campi sereni e luminosi, abbandonando i vasti affanni ed i dolori, peso gravante sopra la nebbiosa vita; colui che lascia andare i suoi pensieri come le lodolette verso i cieli, nel mattino; colui che sulla vita plana e, sicuro, intende la segreta lingua dei fiori e delle cose mute.
[Charles Baudelaire, da "I Fiori del Male":'Elevazione'] |