La Storia della Nave Pirata.

"Lontano e' il tempo in cui le assi ormai consunte del Veliero erano ancora teneri virgulti bagnati dalla tiepida pioggia della foresta di Taur-im-Duinath.
Quando il mondo era ancora fanciullo e la magia permeava i cieli e la terra, le acque limpide e le braci ardenti, fu allora che sbocciarono i primi fiori e crebbero i primi alberi nella foresta di Taur-im-Duinath, la foresta incantata.
Ogni sibilo di vento era un sussurro di magia, capace di far germogliare la vita dalla terra ancora giovane e di regalarle l'incanto del prodigio.
In quei tempi remoti ancora l' uomo non era giunto a turbare l'equilibrio antico degli elementi e ogni cosa, le pietre e le acque dei ruscelli, gli alberi e i fili d'erba, i laghi e le montagne aveva una coscienza non sopita: coscienza di magia e di amore che tutto produceva e comprendeva.
Finche' in quel luogo fatato non giunsero due piccoli cuccioli d'uomo, due fratelli: Luna, dalla pelle diafana e dai capelli scuri come la notte, e Sole, gli occhi scintillanti e la chioma dorata.
Vissero per lungo tempo nutriti dai frutti della foresta e dissetati dalle acque che sgorgavano chiare dalle montagne, in pieno accordo e rispetto dellla natura.
Ma mentre Luna passava il suo tempo ad ascoltare le voci antiche degli alberi e delle montagne che le narravano l'incanto del creato, e giaceva tutte le notti in silenziosa contemplazione dell'armonia del cielo e della terra, giungendo ad esserne parte lei stessa, Sole preferiva correre per i prati e le valli ed essere lui a parlare con esuberanza e maesta', dichiarandosi padrone della terra che calpestava e del cielo luminoso che colorava la sua pelle ambrata.
Finche' un giorno il giovane decise di costruire una reggia adeguata alla sua maesta'.
Mentre Luna continuava a parlare con i ruscelli e le stelle, comprendendo sempre più a fondo l'equilibrio della natura, Sole lavorava alacremente, tagliava gli alberi che l'avevano accolto da fanciullo dandogli rifugio e protezione e bruciava le radure in modo da predisporre lo spazio su cui costruire la sua futura casa.
Giunse il giorno in cui l'opera fu completata, una grande torre di legno sul picco di una collina, e Sole prese la sorella per condurla nella sua dimora.
Luna, che non aveva mai desiderato null'altro che vedere il cielo sopra il proprio giaciglio ed essere cullata dai sussurri di pace degli alberi di Taur-im-Duinath, fu chiusa in una buia stanza dalle pareti di legno, del legno dei suoi vecchi amici e maestri, sradicati e ridotti a travi ed assi odorose.
Tutto li' dentro le parlava del bosco, ma le voci degli alberi e della terra sotto i suoi piedi non erano piu' sussurri di pace e di gioia, ma lamenti di dolore e di sconfitta.
Credette d' impazzire quando Sole la fece dormire li' dentro e le impedi' di uscire per giorni e giorni, convinto di farle accettare cosi' la loro nuova casa.
Le lacrime di Luna bagnarono la terra bruciata ed i tronchi tagliati con cui era stata costruita la torre, come rugiada in una mattina di primavera.
Sole non sentiva il dolore della sorella e della foresta, seduto sul suo scranno in cima alla torre, gloriandosi della propria abilita' e potenza.
Fu cosi' che non senti' quando, una notte, Luna esalo' il suo ultimo, doloroso respiro, prigioniera degli scheletri dei suoi antichi compagni che piu' non sapevano parlarle di vita e amore.
Quella notte un disco luminoso comparve nel cielo nero come i capelli di Luna: un disco chiaro come la pelle di Luna.
Quel giorno Sole senti' le voci degli alberi che aveva tagliato, senti' l'orrore e i lamenti della foresta stuprata e la follia invase la sua mente.
Da allora il sole splende il giorno nel cielo limpido di Taur-im-Duinath e la notte dolce culla gli alberi di quella terra fatata.

La torre di Sole non esiste piu'.
Le sue assi sono state usate per costruire un Veliero.
Solo chi sa ascoltare il sussurro lieve del legno antico vi potra' salire, solo chi vorra' sentire la storia dei due cuccioli d'uomo nella foresta di Taur-im-Duinath.
E' questa la storia del Nebuchadnezzar, la Nave incantata, ed e' qui il motivo per cui il suo equipaggio e' costituito solo da donne: gli alberi con cui e' stata costruita la nave ancora parlano a chi vive su di essa, ma le loro parole sono grida strazianti per le menti degli uomini, capaci di sconvolgerli e farli impazzire come successe a Sole.
E' per questo che rari sono gli ospiti delle piratesse a bordo, rari e speciali; solo in questo caso le menti di Kadiya e delle piratesse sono in grado di proteggere dalla follia quelle dei loro amici.
E' per questo che il Nebuchadnezzar e' per loro un rifugio inviolabile ed un'arma infallibile contro chi e' loro nemico; e' perche' loro conoscono la storia di Luna."

Kadiya ha studiato a lungo le arti magiche prima di diventare il capitano del Veliero Pirata.

Inoltre e' ora Guardiana dei Poteri dell'Acqua, in quanto custode del Medaglione dell'Acqua affidatole, nel Regno di Medievil, da Shaman in persona, nel corso di una fantastica avventura.

We turn away to face the cold, enduring chill, as the day begs the night for mercy, your sun so bright it leaves no shadows, only scars carved into stone on the face of earth, the moon is up and over One Tree Hill.

We see the sun go down in your eyes, you ran like a river to the sea, like a river to the sea.

And in our world a heart of darkness, a firezone where poets speak their hearts, then bleed for it.

Jara sang, his song a weapon, in the hands of love, you know his blood still cries from the ground, it turns like a river to the sea, like a river to the sea.

I don't believe in painted roses or bleeding hearts, white bullets rape the night of the merciful, I'll see you again when the star falls from the sky and the moon has turned red over One Tree Hill.

We run like a river to the sea.

Like a river to the sea.

[U2, "One Tree Hill", Greg Carroll's Funeral, Wanganui, New Zealand 10th July 1986]