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MALACHIA
Intorno al 1140 il vescovo Irlandese Malachia profetizzò le successioni 
papali, sino al tempo in cui Pietro sarebbe ritornato sulla terra per
riprendere le chiavi della chiesa, secondo alcuni queste profezie sono 
state scritte con la collaborazione ispirata di San Bernardo.
Le profezie di Malachia si riferiscono per lo più al luogo di 
provenienza dei pontefici, allo stemma della famiglia o anche a eventi 
storici che caratterizzeranno il suo pontificato.
Esse sono costituite da 111 motti latini che descrivono in maniera
impressionante i 111 papi che si sarebbero avvicendati sul trono di
Pietro dal 1144 fino alla fine dei tempi.
1 Ex Castro Tiberi Celestino II. (1143-1144)
Il motto sembra alludere al paesino di origine
di questo papa. Nacque a Città di castello sul
Tevere.
2 Inimicus expulsus Lucio Caccianemici (1144-1145)
Il motto potrebbe avere due spiegazioni.
L'allusione al cognome (Inimicus) e la brutale
fine di questo papa che morì colpito da una
pietra mentre veniva espulso dal Campidoglio.
3 Ex magnitude montis Beato Eugenio III (1145-1153)
Pietro Pignatelli, nativo di Montemagno (Pisa),
racchiude nel paese di origine il significato del
motto.
4 Abbas Suburranus Anastasio IV (1153-1154)
Corrado Suburri fu abate di S. Rudo.
5 De ruro albo Adriano IV (1154-1159)
Niccolò Breaksper, nato in Inghilterra a
Sant'Albano, morì ad Anagni. Il motto deriverebbe
dalla città di nascita.
6 Ex tetro carcere Antipapa Vittore IV
Gregorio Conti era Cardinale di S. Vittore, noto
carcere romano.
7 Ex ansere custode Alessandro III (1159-1181)
Rolando Papero Bandinelli. Finora non è stato
possibile collegare il motto a nessun avvenimento
legato a questo papa.
8 De via Transtibertina Antipapa Pasquale III.
Guido da Crema ricoprì il ruolo di Cardinale in
S. Maria in Trastevere. (Transtibertina).
9 Lux in ostio Lucio III (1181-1185)
Ubaldo Allucignoli fu Cardinale di Ostia. Nel
motto appare chiare il riferimento sia al nome
papale, sia al cognome di origine.
10 De Pannonia Tusciae Antipapa Callisto III.
Cardinale di Tuscolo, proveniva dall'Ungheria,
che anticamente faceva parte di una vasta regione
denominata Pannonia.
11 Sus in cribo Urbano III (1185-1187) Uberto 
Crivelli aveva nel proprio stemma l'immagine
di un maiale (sus). La parola cribo, inoltre sembra
alludere in qualche modo al cognome Crivelli.
12 Ensis Laurentii Gregorio VIII (1187)
Alberto Mosca era Cardinale di S. Lorenzo in
Lucina. Nel suo stemma campeggia una spada (ensis).
13 De schola Exiet Clemente III (1187-1191)
Paolo Scolari, Vescovo di Palestrina. Il riferim.
al cognome è evidente.
14 De rure bovense Celestino III (1191-1198)
Giacinto Orsini della Casata dei Borbone.
15 Comes signatus Innocenzo III (1198-1216)
Giovanni Loterio dei conti di Tuscolo da Segni.
16 Canonicus de latere Onorio III (1216-1227)
Cencio Savelli, canonico in Laterano.
17 Avis ostiensis Gregorio IX (1227-1241)
Ugolino dei conti di Tuscolo da Segni, Cardinale
di Ostia. Nel suo stemma appare un'aquila (avis).
18 Leo Sabinus Celestino IV (1241)
Goffredo Castiglioni di Milano, Vescovo di Sabina
Anche in questo caso nello stemma c'è un leone.
19 Comes Laurentius Innocenzo IV (1242-1254)
Sinibaldo dei conti Fieschi, già cardinale di
S. Lorenzo in Lucina.
20 Signus Ostiense Alessandro IV (1254-1261)
Rinaldo dei conti di Segni, Cardinale di Ostia
cittadina di Ostia.
21 Jerusalem Campaniae Urbano IV (1261-1264)
Giacomo Troyes Pantaleone, nativo della Champagne
e patriarca di Gerusalemme, eletto papa ancor
prima di essere nominato cardinale.
22 Drago depressus Clemente IV (1261-1264)
Guido le Gros di Saint Gilles. Nel suo stemma vi
è un'aquila che tiene stretta tra gli artigli un
grosso drago.
23 Anguineus vir Gregorio X (1271-1276)
Teobaldo dei Visconti di Piacenza. Malachia lo
indica come "uomo del serpente" (anguineus vir)
perchè nel suo stemma campeggia in evidenza un
serpente.
24 Concionator gallus Innocenzo V (1276)
Pietro di Parantasia, di origine francese (gallus)
malgrado i soli cinque mesi di pontificato è
unanimamente ricordato come un uomo di chiesa
probo ed eccellente predicatore (concionator).
25 Bonus Comes Adriano V (1276).
Ottobono de' Conti Fieschi morì prima di essere
incoronato papa.
26 Piscator tuscus Giovanni XXI (1276-1277)
Pietro di Giuliani, famoso medico e filosofo,
Cardinale di Tuscolo. Il suo nome di battesimo era
quello del famoso pescatore, primo papa della
Chiesa cattolica.
27 Rosa Composita Niccolò III (1277-1280)
Nello stemma di Giangaetano Corsini appariva una
rosa. Egli fu poi soprannominato "compositus"
perchè nel corso del suo pontificato si impegnò
sopratutto nel tentare di riunire la Chiesa latina
e quella greca.
28 Ex telonio liliacei Martino IV (1281-1285)
Martinii Simone di Brion, canonico e tesoriere di S.Martino
di Toursin in Francia. Nel suo stemma vi erano
rappresentati alcuni gigli.
29 Ex rosa leonina Onorio IV (1285-1287)
Jacopo Savelli aveva come stemma dei leoni
attorniati da rose.
30 Picus Inter escas Niccolo IV (1288-1292)
Il motto relativo a Gerolamo di Ascoli Piceno non
è ben chiaro. L'unico accenno plausibile protrebbe
essere quello alla città natale (picus).
31 Ex eremo celsus Celestino V (1294)
Pietro Anglerio da Morrone fu eremita e fondatore
dell'ordine dei Celestini.
32 Ex undarum Bonifacio VIII (1294-1303)
benedictione Benedetto Gaetani. Il motto si riferisce al suo
nome di battesimo ed al suo stemma nel quale
figurano delle onde marine.
33 Concionator patarens Benedetto XI (1303-1304)
Nicolò Bacca-Sini era nato a Patara e apparteneva
all'ordine dei predicatori (concionator).
34 De fascis aquitanicis Clemente V (1305-1314)
Lo stemma di Bertrando di Goth è costituito da
fascie parallele. Sotto il suo pontificato
avvenne il trasferimento della sede papale da
Roma ad Avignone.
35 De sutore orseo Giovanni XXII (1316-1334)
Giacomo Duese era figlio di un umile calzolaio.
36 Corvus schismaticus Antipapa Nicolò V.
Pietro Rinalducci, originario di Corvaro, fù
tra i maggiori esponenti dello scisma papale.
37 Frigidus Abbas Benedetto XII (1334-1342)
Giacomo Fournier, fu eletto papa mentre era abate
presso il monastero do Fontanafredda.
38 Ex rosa atrebatesi Clemente VI (1342-1352).
Pietro Roger di Beaufort fu vescovo di Arras ed
aveva un emblema con sei rose.
39 De montibus Pammachii Innocenzo VI (1352-1362)
Nell'emblema di Stefano Aubert campeggiano sei
montagne. Egli fu eletto papa mentre era cardinale
dei Santi Giovanni e Paolo, titolo anticamente
soprannominato "Pammacchio".
40 Gallus vicecomes Urbano V (1362-1370).
Guglielmo Grimoard, francese (gallus), fu Nunzio
(comes) presso i Visconti di Milano.
41 Novus de Virgine Gregorio XI (1370-1378)
fortii Nipote di Clemente VI, Ruggero di Beaufort fu
Cardinale di Santa Maria Nuova (Virgine)
42 De cruce apostolica Antipapa Clemente VII
Cardinale dei dodici apostoli. Il suo emblema
raffigurava una grossa croce.
43 Luna cosmedina Antipapa Benedetto XIII.
Pietro de Luna, fu eletto papa mentre ricopriva
il titolo di Cardinale di Santa Maria in Cosmedin.
44 Schismo barcinonicum Antipapa Clemente VIII.
Canonico di Barcellona (barcinonicum) fu fautore
di una politica volta a consolidare lo scisma.
45 De inferno pregnani Urbano VI (1378-1389)
Bartolomeo Prignano, napoletano, nacque in una
località denominata "inferno".
46 Cubus de mixtione Bonifacio VII (1389-1404)
Lo stemma di Pietro Tommacelli era costituito da
cubi.
47 De miliore sidere Innocenzo VII (1404-1406)
Il motto si riferisce al cognome di Cosma
Migliorati ed al suo stemma recante una stella.
48 Nauta de Ponte Nigro L'espressione nauta (marinaio-barcaiolo) viene
usata da Malachia per disegnare i papi che
provenivano dalla città di Venezia. Angelo Corrier
infatti era nato a Venezia ed era stato Cardinale
Commendatario di Negroponte.
49 Flagellum solis Antipapa Alessandro V.
Pietro Filargiro aveva uno stemma in cui
campeggiava un sole splendente. Malachia lo indica
come flagellum perchè contribui ad aggravare e
radicalizzare lo scisma del papato.
50 Cervus Sirenae Antipapa Giovanni XXIII
Baldassarre Cossa era nato a Napoli, città il cui
emblema è rappresentato dalla sirena Partenope, ed
aveva nello stemma l'immagine di un cervo.
51 Corono veli aurei Martino V (1417-1431)
L'emblema di Ottone Colonna era una corona dorata.
52 Lupa coelestina Eugenio IV (1431-1447)
Il simbolo di Gabriele Condolmer, canonico della
compagnia dei Celestini era una lupa.
53 Amator Crucis Antipapa Felice V.
Lo stemma di casa Savpia di cui Amedeo VIII era
principe è una croce rossa su campo bianco.
L'espressione amator si riferisce probabilmente
al tormento interiore ed alle accese controversie
che accompagnarono questo papa in tutto l'arco
del suo antipontificato.
54 De modicitate lunae Niccolò V (1447-1455)
Tommaso Parentuccelli era nato a Luni di Sarzana
ed apparteneva ad una famiglia molto povera
(modicitate).
55 Bos pascens Callisto III (1455-1458)
Nello stemma di Alfonso de Borgia compare un bue
al pascolo.
56 De capra et albergo Pio II (1458-1464).
Enea Silvio Piccolomini fu segretario dei
Cardinali Capranica e Albergatti.
57 De cervo et leone Paolo II (1464-1471)
Pietro Barbo era stato Cardinale di San Marco
(evangelista che ha per simbolo un leone alato) e
Commendatario della Chiesa di Cervia.
58 Piscator minorita Sisto IV (1471-1484)
Francescano degli ordini minori, Francesco della
Rovere era figlio di un umile pescatore.
59 Praecursor Siciliae Innocenzo VIII (1484-1492)
Giovanni Battista Cybo visse alla corte del re di
Sicilia. 
60 Bos Albanus in portu Alessandro Vi (1492-1503)
L'emblema di Rodrigo Borgio era um bue. Egli fu
Cardinale e Vescovo di Albano e Porto.
 61 De parvo homine Pio III (1503)
Francesco Todeschi. Il motto farebbe riferimento
al cognome materno Piccolomini.
62 Fructus Jovis juvabit Giulio II (1503-1513)
L'emblema di Giuliano della Rovere era una quercia che
nell'antichità veniva ritenuta albero sacro a Giove.
63 De craticule Leone X (1513-1521)
Politiana Il nome del padre di Giovanni de' Medici era
Lorenzo, santo martirizzato sulla graticola.
L'espressione Politiana deriverebbe invece da
Angelo Poliziano di cui egli fu discepolo.
64 Leo florentius Adriano VI (1522-1523)
Adriano Florent di Utrecht aveva come stemma leone
65 Flos pilae Clemente VII (1523-1534).
Giulio de' Medici, fiorentino, aveva nel proprio
stemma una palla attorniata da gigli.
66 Hyacinthus medicorum Paolo III (1534-1549)
Alessandro Farnese, cardinale dei SS. Cosma e
Damiano, aveva gigli nel suo stemma.
67 De corona montana Giulio III (1550-1555).
Giovanni Maria Ciocchi del Monte. Il suo emblema
raffigurava due corone.
68 Frumentum floccidum Marcello II (1555).
Marcello Cervini nacque a Montepulciano. Il suo
stemma raffigura un cervo e del frumento. Qui
l'aggettivo floccidum sta ad intendere la breve
durata del suo pontificato di solo 23 giorni.
69 De fide Petri Paolo IV (1555-1559).
Giampietro Carafa fu promotore del Tribunale della
fede. Il petri ricorda la "pietra" su cui fu
fondata la chiesa. 
70 Aesculapii pharmacum Pio IV (1559-1565). 
Giovanni Angelo de' Medici. Il motto sembra 
derivare dal cognome della casata. Esculapio, 
infatti, era considerato il dio della medicina e 
primo medico della storia. 
71 Angelus nemorosus Pio V (1566-1572). 
L'aggettivo nemorosus (boscoso) starebbe ad 
indicare il luogo di nascita (Bosco in prov. di 
Alessandria) di Michele Ghisleri. 
72 Medium corpus pilarum Gregorio XIII (1572-1585) 
Ugo Boncompagni è passato alla storia come 
l'ideatore del Calendario Gregoriano. 
73 Axis in medietate Sisto V (1585-1590). 
signi Felice Perretti aveva come stemma un leone diviso 
a meta da un'ascia. 
74 De rori coeli Urbano VII (1590) 
Il motto potrebbe derivare dal fatto che 
GiovanBattista Castagna fu Arcivescovo di Rossano 
cittadina nella quale tradizione si dice fosse 
venuta giù la manna. 
75 De antiquitate urbis Gregorio XIV (1590-1591) 
Nicola Sfrondati proveniva dall'antica cittadina 
di Cremona. 
76 Pia civitas in bello Innocenzo IX (1591). 
Il motto sembra indicare il ruolo di sostegno del 
suo pontificato in un periodo storico caratteriz. 
da cruente guerre. 
77 Crux romulea Clemente VIII (1592-1605). 
Ippolito Aldobrandini apparteneva ad una nota 
famiglia originaria di Roma ma da tempo radicatasi 
a Firenze. Nel suo stemma campeggia una croce
romana.
78 Undosus vir Leone XI (1605) 
Il motto si riferisce probabilmente alla breviss. 
durata del suo pontificato. 
79 Gens perversa Paolo V (1605-1621) 
Camillo Borghese. Il significato del motto è 
rimasto misterioso nonostante varie interpretaz.
80 In tribulatione pacis Gregorio XV (1621-1623). 
Alessandro Ludovisi istitutore della "Propaganda 
Fide" nel corso di tutto il suo pontificato fu 
faticosamente impegnato a sedare guerre e 
controversie politiche. 
81 Lilium et rosa Urbano VIII (1623-1644). 
Lo stemma di Maffeo Barberinio era animato da 
api che volano su gigli e rose. 
82 Jacunditas crucis Innocenzo X (1644-1655) 
Giovanni Battista Panphily fu proclamato papa nel 
giorno dell'esaltazione della croce. 
83 Montium custus Alessandro VII (1655-1667) 
Lo stemma di Fabio Chigi era costituito da tre 
colline su campeggiava una stella. Questo papa 
istituì nella capitale un Monte di Pietà. 
84 Sidus olorum Clemente IX (1667-1669) 
L'elezione di Giulio Rospigliosi avvenne nella 
camera dei cigni (olorum). 
85 De flumine magno Clemente X (1670-1676) 
Emilio Altieri fu eletto papa in un giorno in cui 
il fiume Tevere era in piena (flumine magno) 
86 Bellua insatiabilis Innocenzo XI (1676-1689) 
Benedetto Odescalchi. Nessuna attinenza è stata 
finora riscontrata. 
87 Poenitentia gloriosa Alessandro VIII (1689-1691) 
L'elezione di Pietro Ottobuoni avvenne nel giorno 
di San Brunone, Santo ricordato per essere stato
uno dei più grandi penitenti della Chiesa cattol.
88 Rastrum in porta Innocenzo XII (1691-1700) 
Antonio Pignatelli apparteneva all'omonima illustr. 
casata napoletana che risiedeva presso una porta
della città soprannominata "del rastrello".
89 Flores circumdati Clemente XI (1700-1721). 
Giovanni Francesco Albani aveva uno stemma 
incorniciato da fiori. 
90 De bona religione Innocenzo XIII (1721-1724). 
Michelangelo Conti, condanno aspramente ogni forma 
di eresia ed in particolare:Giansenismo e Quietismo 
91 Miles in bello Benedetto XIII (1724-1730) 
Pier Francesco Orsini. L'epoca del suo pontificato 
fu caratterizzata da aspre guerre. 
92 Columna excelsa Clemente XII (1730-1740) 
Lorenzo Corsini è ricordato sopratutto per i grandi
e lussuosi edifici che fece erigere.
94 Animal rurale Benedetto XIV (1740-1758). 
Non è chiaro a cosa si riferisca il motto. 
95 Rosa Umbiae Clemente XIII (1758-1769) 
Durante il pontificato di Carlo Rezzonico venne 
istituito l'ordine francescano che ebbe la sua 
prima sede in umbria. 
96 Ursus velox Clemente XIV (1769-1774) 
Lorenzo Ganganelli, passato alla storia per aver 
sciolto l'ordine dei Gesuiti, avevfa nel proprio 
stemma l'immagine di un orso. 
97 Peregrinus Pio VI (1774-1799). 
Apostolicus Il motto si spiega con le vicissitudini che questo 
Papa dovette affrontare. Giovanni Angelo Braschi,
infatti, fu fatto prigioniero dai francesi e
condotto da questi prima a Siena, poi a Bologna ed
infine a Parma.
98 Aquila rapax Pio VII (1800-1823) 
Gregorio Barnaba discendente dei conti Chiaramonti 
fu fatto prigioniero da Napoleone Bonaparte. In 
questo caso l'aquila rapace starebbe ad indicare
lo stemma napoleonico su cui campeggi un'aquila.
99 Canis et coluber Leone XII (1823-1829) 
Annibale della Genga definito dai suoi collaborat. 
fedele alla causa della Chiesa come il cane ed 
allo stesso tempo prudente nei suoi attacchi come 
un serpente. 
100 Vir religiosus Pio VIII (1823-1830). 
Il misticismo è stato una delle maggiori caratter. 
del pontificato di Francesco Saverio dei Castigl. 
101 De balneis Etruriae Gregorio XVI (1831-1836) 
Bartolomeo Alberto Capellari apparteneva all'ordine 
dei Camaldolesi, ordine nato in terra di Etruria. 
102 Crux de cruce Pio IX (1846-1878). 
Durante il pontificato di Giovanni Maria Mastai 
Ferretti, Roma divenne capitale d'Italia. Pio IX 
fu dunque costretto a sovrapporre la croce papale a 
quella sabauda. 
103 Lumen de coelo Leone XIII (1878-1903) 
L'emblema di Gioacchino Pecci era una stella sullo 
sfondo del cielo. 
104 Ignis ardens Pio X (1903-1914). 
Per la sua bontà e la sua ardente fede, Giuseppe 
Sarto fu proclamato santo. 
105 Religio de populata Benedetto XV (1914-1922) 
Il pontificato di Giacomo della Chiesa fu funestato 
dagli avvenimenti della grande guerra e dai numero- 
si lutti che ne conseguirono. Il motto sembra rife- 
rirsi all'enorme numero di cattolici che caddero 
sul fronte di guerra. 
106 Fides intrepida Pio XI (1922-1939) 
La fede di Achille Ratti, nativo di Desio, lo indu- 
sse a lanciare coraggiosi anatemo contro il nazismo 
rampante e il comunismo. 
107 Pastor angelicus Pio XII (1939-1958). 
Angelo Pacelli, fu pastore della chiesa nel corso 
della seconda guerra mondiale e nel difficile periodo 
della ricostruzione post-bellica. A lui toccò il 
compito di essere la guida spirituale e materiale di un 
mondo che si preparava a risorgere dalla ceneri della 
guerra. 
108 Pastor et nauta Giovanni XXIII (1958-1963) 
Angelo Roncalli fu Patriarca di Venezia. 
109 Flos florum Paolo VI (1963-1978) 
Giovanbattista Montini viene profetizzato con il 
termine "Flos Florum", cioè fiore dei fiori, che
secondo il simbolismo floreale, è il giglio.
Nello stemma dei Montini appaiono difatti 3 Gigli.
110 De medietate lunae Giovanni Paolo I (1978). 
Il pontificato di Albino Luciani, già Patriarca 
di Venezia durò solo 31 giorni, "Il tempo di una 
luna" riferito al ciclo lunare. 
Infatti il suo pontificato durò dal 26 agosto 1978 
al 25 Settembre 1978. Solo 31 Giorni ! 
111 De labore solis Giovanni Paolo II. 
Karol Wojtyla, verrà ricordato come il papa 
polacco. Il motto potrebbe riferirsi al fatto che 
proviene da un paese dell'est (levante del sole) o 
dall'enorme lavoro di espansione del suo 
pontificato (è il papa che in assoluto ha visitato 
più paesi del mondo), che ha portato la chiesa a 
possedere un "regno" su sembra non tramontare mai 
il sole. Comunque, poichè il suo pontificato non è 
ancora terminato è difficile attribuire con 
precisione un significato al motto. 
112 De gloria olivae.
Il successore di Giovanni Paolo II viene definito 
con l'ulivo, simbolo di pace. Sarà un portatore di 
pace ? 
Quale incognita si nasconde dietro il motto 
De gloria ulivae, cioè "la gloria dell'ulivo"? 
Alcuni commentatori hanno avanzato altre ipotesi. 
Potrebbe essere collegato allo stemma del nuovo 
cardinale, come già è avvenuto per altri papi, o 
alludere al cognome Oliva, appellativo abbastanza 
diffuso in Italia, Spagna e Corsica. 
Inoltre, non dobbiamo dimenticare che nella tradiz. 
biblica il ramo d'olivo è il simbolo dei Giudei. 
Naturalmente non è possibile rispondere a queste 
domande. Non ci resta che aspettare e sperare che, 
almeno su queste ultime due profezie, il profeta 
abbia commesso un errore. 
113 Petrus romanus.
L'ultimo papa prima della fine del mondo. Il nome 
è quanto mai suggestivo. Mentre Pietro I fu il 
primo pastore della Chiesa cattolica, detentore 
delle chiavi del cielo, Pietro II dovrà restituire 
il mandato e chiudere per sempre le porte del 
mondo. 
 
A quest'ultimo papa che chiude la profezia, Malachia ha voluto dedicare non 
solo un motto ma alcuni versi latini: 
"In persecutione extrema sacrae romanae ecclesiae sedebit Petrus romanus, 
qui pascet oves in multis tribulationibus; quibi transactis, civitas septis 
collis diruetur, ed Judex tremendus judicabit populum suum. Amen" 
La traduzione è la seguente: 
"Durante l'ultima persecuzione della Santa Romana Chiesa, siederà Pietro il 
romano, che pascerà il suo gregge tra molte tribolazioni; quando queste 
saranno terminate, la città dai sette colli sarà distrutta, ed il temibile 
giudice giudicherà il suo popolo. E così sia." 
Nel periodo di Pietro II i cristiani ritorneranno nelle catacombe, come 
duemila anni fa; quando essi ritorneranno alla luce del sole, la chiesa 
non sarà più quella di un tempo e nemmeno il mondo sarà quello del passato. 
Con Pietro II non ci sarà la fine del Cristianesimo, ma la fine di 
quel tipo di cristianesimo sorto dalle ceneri dell'impero romano 
d'occidente. Al vertice della chiesa non ci sarà più nessun pontefice in
quanto lo spirito santo illuminerà tutti gli uomini e ci sarà come un
paradiso sulla terra.
Il centro della cristianità non sarà più Roma. La città eterna verrà
spazzata via in una notte d'estate, come un fuscello di paglia.
E di essa non rimarra che un vago ricordo.
La profezia sulla distruzione di Roma si trova in un messaggio
trovato nel XVI secolo e attribuito genericamente al Monaco di Padova.
In questo messaggio si dice:
"Quando l'uomo salirà sulla luna, grandi cose staranno per maturare 
sulla terra. Roma verrà abbandonata, come gli uomini abbandonano una 
vecchia megera, e del Colosseo non rimarrà che una montagna di pietre 
avvelenate".
Da: "De Magnis tribolationibus et Statu Ecclesiae", stampate a Venezia 
nel 1527.

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