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RISPOSTA  DI  FRANCESCO  DSANCTIS

alla partecipazione di morte del canonico Pasquale Palmese

datagli  dal  nipote  dottor  Pasquale

       Egregio amico,

Non conoscevo la sventura che ha colpito voi e tutta la cittadinanza di Lacedonia, e ve ne fo le più cordiali condoglianze.

Mi sta ancora innanzi quella immagine affettuosa ingenua di quella semplicità proverbiale, e ricordo con gratitudine certi versi che ebbe la cortesia di indirizzarmi. 

Egli era molto affezionato al suo paese del quale tesseva la storia, e son sicuro che tutta Lacedonia abbia rimpianto quel caro vecchietto e conserverà la sua memoria. 

La mia malattia è scemata ma non è ancora doma: confido  in quest'aria pura e asciutta.

Vi stringo cordialmente la mano e amate sempre il

                                                        vostro aff.mo

                                                            Francesco De Sanctis

S.Giorgio a Cremano

13 Giugno 1882