Regionali 2000   

A caccia di voti e di indennità

Tutto ciò che non sapete sulle elezioni
Intanto quasi raddoppia l'Irpef regionale 

Avviso agli elettori: prima di votare il 16 aprile ricordino che a favore della Regione, e dunque contro le loro tasche, pagheranno per quest'anno un'addizionale Irpef regionale quasi doppia: dall'attuale 0,5 % (i lavoratori dipendenti stanno pagando a rate quella del '99) allo 0,9%. È una norma nazionale sul cosiddetto federalismo fiscale.
Domenica prossima dunque si andrà a votare per eleggere per la prima volta direttamente il presidente della Regione. Il sistema elettorale è proporzionale con premio di maggioranza e a turno unico: un'po come accade nei comuni sotto i 15.000 abitanti dove chi prende più voti vince, senza ballottaggio. Alla Regione, risulterà eletto il candidato presidente che avrà più voti. L'80% dei seggi consiliari sarà distribuito col metodo proporzionale, il restante 20 a una lista bloccata (il cosiddetto listino) collegata al presidente vincitore: è il premio di maggioranza. Ricordiamo che si vota soltanto domenica dalle ore 7 alle ore 22 e lo scrutinio avverrà subito dopo. 
L'esercito dei candidati, alimentato dal contingente di stanza dalle nostre parti, inutile negarlo, non può non pensare anche allo stipendio che andrà a percepire se riuscirà a varcare la soglia del palazzo della Regione. Infatti i consiglieri regionali, salvo modifiche guadagnano il 65% di quanto incassano i parlamentari. Un consigliere riceve 12.000.000 lorde al mese che si riducono al netto intorno agli 8.000.000 di lire. Ma c'è di più: i consiglieri che hanno mansioni superiori, sono cioè presidenti di commissioni o capigruppo vedono aumentarsi l'indennità
del 15%. Non solo: ci sono anche i gettoni di presenza non tassati di cui i consiglieri godono partecipando alle riunioni delle varie commissioni. Se un consigliere ha la fortuna di fare l'assessore alla Regione, ha la fortuna di portare a casa ogni mese qualcosa come l'85% dell'indennità di un parlamentare. Il presidente della Regione percepisce il 95% di 18 milioni e rotti che è lo stipendio di un parlamentare. Naturalmente non citiamo tutti i benefici accessori di cui godono i magnifici 40 (il numero di consiglieri che forma il consiglio regionale). 
Dai partecipanti in forma attiva, vale a dire i candidati, ai partecipanti in maniera indiretta alle elezioni: gli scrutatori, i presidenti di seggio ed i segretari. Essi incasseranno esentasse: 231.000 lire il presidente, 184.000 lire gli scrutatori ed i segretari. Gli scrutatori sono 4 per ogni seggio, mentre per i referendum del 21 maggio saranno 3. Il presidente si sceglie il segretario fra gli iscritti nelle liste elettorali in cui si vota. Ecco l'esercito degli scrutatori nelle sedici (15+ la 15bis) di Penne: Gianni Orovesi, Monica Buccella, Giuliano D'Agostino, Paolo Di Simone, Anna Maria Di Fabrizio, Maria Di Giansante, Gianluca Melone, Giampiero Di Marcoberardino, Marco Bennato, Cristina Carota, Ernesto Ruggieri, Paride Solini, Lisa Di Norscia, Attilio Riccitelli, Anna Giancaterino, Christian De Sanctis, Gabriella Tinacci, Anna Paradiso, Angelo Lamarra, Guido Taricani, Francesco D'Aurelio, Daniela Faccia, Fabiola Giancaterino, Wilma Falone, Emanuela Francescone, Corrado Pavone, Silvio Febbo, Fabrizio Vecchiotti, Gianni D'Armi, Ettore Giordano, Mara Vecchiotti, Andrea Cocchini, Angela D'Alfonso, Maria Guercio, Fabiola Di Giansante, Mauro Di Blasio, Tiziana Di Marcoberardino, Rocco Vampa, Antonio Fruttuoso, Antonella Annoni, Sabrina Delle Monache, Carlo Cantagallo, Daniela Musa, Gabriella Perilli, Massimiliano Perilli, Gianluca Di Iorio, Angela Pizzi, Sabina Di Benedetto, Carla Sciascia, Maria Rita Napoletani, Leandra D'Angelo, Ornella Maccarone, Renato Paoletti, Monica Di Campli, Rosa Giordano, Alessandra Bennato, Ermanno Cantagallo, Massimo Lupacchini, Gabriele D'Annunzio, Rita Di Norscia, Damiano Petrucci, Sandra Di Cristofaro.

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