ESTATE
Quando
l’estate colorava il mondo di rosso e di giallo, quando
l’autunno si annunciava il mattino nelle nebbie sulle colline, ti
ho conosciuta, amata e perduta, tu che sei stata una dolcissima amica
e la compagna dei sogni.
Il
respiro del prato sospeso sul mare mi racconta nel vento il
tuo nome e mi ripete la tua storia.
Dolce
amore domani sarà primavera.
Primavera
verrà domani e sentirai ridere le fontane, cristalli di sole.
Ma
non ci porta nessuna speranza la primavera di quest’anno, solo sete
d’amore ci porta.
Ho saputo
che sei in un paese lontano e abbiamo parlato di te con
gli amici di allora.
Così
ho pensato di scriverti per raccontarti del mare, che aveva la stessa
voce, per parlarti della riva deserta nel sole del meriggio, pieno degli
stessi silenzi senza eco.
Non sei più
tornata, ma le onde bianche e le strade piene di sole mi
parlano di te, e questa stagione ogni anno torna più vuota e mi chiede
di te, che non sei più tornata.
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