Crop circles
Bollettino informativo in collaborazione con il Centro Ufologico
Nazionale
http://web.tiscalinet.it/lareteufo/index.htm
(Ringrazio anzitutto Andrea Fabrello per l'opportunità di intervento concessami, con un vivo plauso più in generale per l'iniziativa da lui avviata, che malgrado nel caso specifico rischi di sconfinare nel classico "dialogo fra sordi", date le inconciliabili posizioni, non potrà non produrre spunti interessanti per i lettori) Nella voce "Scetticismo ed UFO", una delle 35 commissionatemi per l'Enciclopedia "UFO Dossier X", chi scrive asseriva che "in un tema dalle immaginabili implicazioni come quello ufologico, lo scetticismo nasce da un non troppo inconscio senso di disturbo e pertanto dal desiderio di rimozione di una prospettiva scomoda, che si esprime persino -e soprattutto- nel rifiuto dell'acquisizione di nozioni al suo riguardo. E' il tipico atteggiamento arrogante di coloro -cattedratici o persone comuni che ritenendo "reale" esclusivamente il "razionale" (Hegel) non riescono ad ammettere la possibilità di una visione del mondo in contrasto con la propria, all'interno della quale vigono soltanto due categorie: quella dell'esplicato e quella dell'esplicabile, e di una Storia in cui si ritiene l'uomo l'unico protagonista" L'apologia di questo dualismo manicheo, Reale/Razionale Irrazionale/Irreale, come supporto per l'aprioristico diniego di ogni implicazione extraumana del tema Crop Circles, è quanto a mio avviso costantemente emerge dall'intervento di Nico Conti, del CISU, a sua volta espressione della linea tradizionalmente demistificante della sua organizzazione (vedasi l'ultima "perla" data dalla "spiegazione" della storica foto di Lubbock come "farfalle notturne in formazione"...) Nel suo esordio, il Conti definisce -bontà sua- i crops un >Fenomeno curioso certo, nessuno lo mette in dubbio Io aggiungerei, di INCONTROVERTIBILE rilevanza internazionale; questa la cronaca recentissima: "A tutta la prima settimana di Luglio 2000...il mistero dei crop circles ha raggiunto punte di globalizzazione ben superiori a quelle dell'anno '99.Trentasei nuove formazioni sono state segnalate in INGHILTERRA;diciotto in GERMANIA;tre in OLANDA; due in SPAGNA; due in ITALIA; due negli USA; una in RUSSIA; una in CANADA; una nella REPUBBLICA CECA" (fonte "Earthfiles") Passando al celebre motivo iconografico del "diavolo fra le messi" afferma: >per quanto riguarda la raffigurazione che dici, (non so >se è del 1600, ma diamola per buona come data) Roba da perderci il sonno, quella della precisa datazione della stampa in questione! Essa risale al 1672. Semmai si potrebbe obiettare che essa rappresenta solo UNA delle attestazioni circa la pre esistenza del fenomeno nei secoli passati: se vogliamo neppure la più antica, in quanto delle misteriose formazioni campestri si parla in un testo proveniente da Lione, addirittura risalente all'815 AD. Quindi il sopra citato prosegue offrendoci un memorabile saggio di esegesi "razional/scientifica" (...) su tale xilografia >non vi sono raffigurati crop>circles.Questa immagine usata da >tutti i Cerealogisti, raffigura un diavolo che ara un campo per >cerchi concentrici.Niente grano, ma terra; niente alieni ma il >diavolo.La storia è lunga, ed anche se vedo qualche rapporto tra >le due storie (quella del diavolo ieri e quella degli alieni >oggi) non mi sembra che parliamo degli stessi fenomeni e degli >stessi produttori all'opera sui campi.Queste similitudini un >tanto al chilo sono quelle stesse che hanno >trasformato le >piste di nazca in piste di atterraggio.Andrei con più calma. Desidero anzitutto far notare al Conti che il titolo posto sopra l'immagine recita "The MOWING devil"; to MOW, per sua informazione dall'Inglese arcaico "mawan", e dall'a.a.G (antico alto Germanico)"maen", passando per il latino "metere", significa appunto MIETERE (mentre "arare" in Inglese è to PLOUGH). Sfido poi un cieco a definire "un aratro" lo strumento che la figura impugna, e a non ravvisare la presenza di felci piegate lungo la superficie esterna dei solchi... >Poi ci sono stati casi di testimoni che hanno visto degli >oggetti luminosi prima del ritrovamento dei cerchi... >Pochissimi i casi, mai oggetti spesso lucine, Ma guarda un pò, sembra voler dire il Conti, questa "ufologia folkloristica": in fin dei conti il rapporto fra crops ed UFO si riduce a pochi casi per pochi "visionari" che han scambiato "lucciole" e "lucine" per astronavi aliene...corollario perfettamente in linea con i postulati della sedicente "ufologia scientifica", che però contempla al tempo stesso la possibilità di arare un campo per cerchi concentrici... Vorrei ricordare solo alcuni casi recenti di legame fra UFO e crops, senza menzionare il bistrattato, in quanto probabilmente falso, filmato di Oliver Castle: a Linz in Austria nell'agosto dell'87 comparve una struttura a chiave, replica molto vicina della formazione di East kenneth, GB del '91: testimonianze del posto parlarono di un oggetto luminoso scorto la sera precedente sull'area interessata;in Sardegna invece il maggio scorso una struttura a insetto o microrganismo del diametro di trenta metri, è comparsa sulla stessa zona, teatro la sera prima dell'avvistamento di un oggetto luminoso azzurro.Questo tanto per sottolineare che la complessità dei pittogrammi non è prerogativa esclusiva della Gran Bretagna. Esistono poi a tal riguardo ulteriori significativi resoconti risalenti ai primi anni 90, riferiti da note figure del milieu ufologico internazionale, e di norma "ovviamente" ignorati da quanti fondano la propria "ufologia" sulle citazioni di noti DEBUNKERS come J Oberg e K Korff (evidentemente a costoro il concetto di FARSA non deve attraversare neppure l'anticamera del cervello!). Ecco un estratto da T Good, "Alien Update", Arrow '93 pagg 62-66: "Poco dopo la mezzanotte del 26/7/'92 (in occasione di una nightwatch, NdT) il Dr STEVEN GREER e parecchi altri ricercatori avvistarono dall'interno delle loro auto, parcheggiate nei pressi di Woodborough Hill, Alton Barnes, nel Wiltshire un insolito oggetto in cielo. Uno dei presenti, Chris Mansell, insefgnante d'arte, così ci racconta: "Guardando in direzione Sud, notai una lunga teoria di luci colorate, che apparentemente ruotavano da sinistra a destra, mutando dal rosso, al bianco, al verde...si trattava di un oggetto sigariforme...L'oggetto quindi si fermò, e con un mutamento di assetto di 90° mise in evidenza la propria sezione inferiore: le luci formavano ora un triangolo il cui vertice era dato da tre luci arancione, e la cui base, da una sequenza variante dal rosso, a sinistra, al blu verde,a destra... D'un tratto una delle luci arancione parve staccarsi dalla struttura, muovendo leggermente verso owest, per tornare a ricongiungersi al triangolo. Quindi una delle luci rosse della base compì lo stesso movimento verso est. Per ultimo tre luci rosse si staccarono, dirigendosi a considerevole distanza dall'oggetto...Seguimmo l'intero avvistamento, complessivamente durato dieci minuti circa, con l'ausilio di binocoli ed effettuando registrazioni su nastro: l'aeromobile era completamente silenzioso.Il Dr Steven Greer decise di tentare una comunicazione con l'oggetto, e chiese alla Dr Sandra Small di porgergli una di quelle potenti torce che aveva riposto nel bagagliaio della macchina. Puntato il faro verso la formazione luminosa, Greer fece partire due flash in rapida successione: con sgomento constatammo che dall'oggetto giunse repentinamente un analogo segnale...Lo stesso esperimento venne ripetuto più volte: ogni qualvolta la "cosa" "rispondeva" replicando l'esatto schema dei nostri segnali, sino a quando, rimessasi in movimento, scomparve in direzione della Avon Valley. Significativamente il 30 luglio un cerchio di 40 piedi di diametro fu rinvenuto nelle immediate vicinanze del luogo dell'avvistamento. Prima di quella data non erano mai stati segnalati "cerchi" nella zona di Woodborough. Un altro clamoroso avvistamento si verificò alle 22.15 del 28 luglio nei pressi di Alton Priors: un oggetto luminoso color arancione,sospeso fra alcuni alberi fu dapprima visto da John e Julie Wakefield "Scendemmo dalla nostra Landrover...ed osservammo l'oggetto per parecchi minuti: vibrava al di sopra degli alberi. Di colpo acquisì una posizione stazionaria, che mantenne per circa un minuto. Improvvisamente una piccola parte di esso si staccò dal corpo principale, che doveva misurare circa 35 piedi. Il piccolo oggetto compì una rotazione sulla zona in senso orario: contemporaneamente da una vicina fattoria i cani presero ad ululare, e le mucche ad emettere ripetuti muggiti...Il piccolo UFO si ricongiunse all'oggetto madre, che quindi discese dietro gli alberi, sino a scomparire dalla nostra visuale. I lamenti delle mucche cessarono, ma i cani seguitarono ad abbaiare.Cinque minuti dopo l'UFO ricomparve, stazionario come prima. Uscimmo nuovamente dalla macchina, colmi di stupore, ma ancora una volta esso sparì dietro gli alberi. Ci rimettemmo in marcia, diretti verso East Field...in quel preciso momwento nei pressi di Tawsmead Copse, una forte luce arancione ILLUMINO' A GIORNO l'intero bosco. Risalendo da dietro gli alberi ricomparve l'UFO, che poi mosse lentam,ente verso Alton Priors ...nel frattempo TRE ELICOTTERI MILITARI entrarono in scena da nord, da est e da owest, dirigendosi verso l'oggetto...avvicinatisi, eseguirono diverse evoluzioni attorno alla zona, per poi dileguarsi. Parecchi altri testimoni confermarono l'avvistamento, fra essi, il Dr Steven Greer, Eddie Sherwood e altri. Il tutto durò dalle 22.15 alle 22.35 Il giorno successivo, Busty Taylor, il noto studioso, autore di parecchie stupende fotografie aeree di crop circles, scoprì due nuove formazioni volando sulla zona di Draycot Fitz Payne, sita a solo mezzo miglio dal teatro dell'avvistamento: vi si notavano rispettivamente un cerchio di trenta piedi di diametro ed un cerchio più piccolo con un anello...Questi strani eventi, replica esatta del caso ufologico di Warminster di vent'anni prima (1972!!! NdT) hanno ripreso a "tormentare" questa zona dello Wiltshire centrale, che ha visto la più elevata concentrazione di crops degli ultimi tempi. La connection UFO/CROP CIRCLES è FUORI DISCUSSIONE" Mi si perdoni la lunghezza della citazione, che ho ritenuto opportuno produrre pressochè integralmente e per confutare le affermazioni imprecise e riduzionistiche del Conti, e in parte per ricollegarmi a quella ch'egli definisce l'immagine "manifesto di tutti i cerealogisti". Circa quest'ultima, leggiamo che cosa riporta la didascalia al di sotto dell'iscrizione principale: "Relation of a farmer who bargaining with a poor mewer about the cutting down three half acres of oats, upon the mower's asking too much, the farmer wore that the devil should mow it, rather than he. And it fell out that that very night, the CROP of oats DEW'D AS IT HAD BEEN ALL OF A FLAME; but next morning, appear'd to neatly mow'd by the devil or some infernal spirit, THAT NO MORTAL MAN WAS ABLE TO DO THE LIKE Also how the faid oats ly now in the field, and the owner has no power to fetch them away" "Questo è il racconto di un agricoltore che trattando con un povero mietitore sul compenso per la falciatura di tre mezzi acri di avena, a fronte di una richiesta a suo avviso troppo elevata di quest'ultimo, sbottò che avrebbe affidato tale lavoro al diavolo pittosto che a lui. Quella stessa notte accadde che il campo di avena prese a RILUCERE quasi fosse stato avvolto da un grande incendio; il giorno dopo il raccolto APPARVE COSI' PERFETTAMENTE MIETUTO da far pensare ad un'opera del diavolo o di qualche altro spirito infernale IN QUANTO NESSUN MORTALE SAREBBE STATO IN GRADO DI PRODURRE UN QUALCOSA DI SIMILE. Fu così che il raccolto stregato rimase a giacere sul campo,ed il proprietario non potè più liberarsene" Egregi "ifologi" -mi si consenta l'ironia... levatevi una volta tanto quelle lenti formato fondo di bottiglia con le quali effettuate le vostre "appassionanti" catalogazioni di palloni sonda o le altrettanto "coinvolgenti" ricerche nell'aria stantia delle emeroteche (De gustibus non est disputandum...): che cos'è quanto sopra riportato e non la descrizione antelitteram del processo di formazione di un crop, con debita enfatizzazione dell'agente esterno? Rileggiamo il tutto alla luce delle acquisizioni odierne: esattamente come si sarebbe verificato ad Alton Priors tre secoli dopo, qui si parla di "un qualcosa" che nottetempo illumina a giorno l'intera area, e del successivo rinvenimento in questa del raccolto mietuto con una perfezione che nulla ha di umano; un raccolto "stregato" in quanto presumibilmente strani effetti emananti da esso, interagiscono con le persone e spaventano gli animali, proprio come ad Alton Priors, rendendone impossibile la rimozione (to fetch away) Vediamo quindi ancora una volta che le famose "lucine" del Conti sono in realtà qualcosa di molto più concreto e ricorrente nella storia umana moderna e contemporanea...E non mi si obietti con la solita pedanteria paraocchialuta, per cui nella xilografia si avrebbe a che fare "con un diavolo e non con un astronauta extraterrestre". Che cosa dianime avreste preteso da parte di un incisore del XVII°secolo, la perfetta stilizzazione di un disco volante??? Lo stesso Carl Sagan, prima della sua metamorfosi in "negatore di ufficio" della realtà UFO, ebbe a dire che l'eventuale impatto con una civiltà tecnologicamente più avanzata della nostra ci farebbe recepire le realizzazioni di questa alla stregua di pura magia. Pertanto ogni distinzione fra i concetti di extraumano, sovrumano, extraterrestre etc...non ha alcun senso in questa sede. Trovo inoltre fuori luogo ogni paragone fra le piramidi e le realizzazioni architettoniche ed ingegneristiche contemporanee: se la costruzione del canale della Manica o della diga di Assuan rientrano a pieno titolo nelle potenzialità tecnologiche odierne, ben altro è il discorso relativo a Cheope o a Ghiza: immani monumenti la cui edificazione avvenne PRIMA dell'ideazione della ruota e delle sue applicazioni (gru, carrelli etc...) e che essendo ufficialmente dedicati dal faraone stesso a propria ultima dimora, venivano necessariamente ultimati entro il breve lasso di tempo della sua esistenza: dai trenta ai trentacinque anni, secondo la media dell'epoca. Date le innumerevoli insolute domande, è lecito pertanto a questo proposito far dei debiti distinguo e cercare di spingere lo sguardo oltre le versioni di comodo di una storiografia ufficiale versione sussidiario, pura IDEOLOGIA che per dirla con il grandissimo Nietzsche "E' QUALCOSA CHE DEV'ESSERE SUPERATO" Per il resto mi sembra che questo interscambio di vedute, abbia soprattutto messo in luce le banalizzazioni di stampo prettamente "pierangeliano" che si celano dietro le solite sterili reticenze circa la natura esogena di manifestazioni come i crops o gli UFO, di cui presento alcuni esempi: >la radiottività è stata talvolta trovata anche su tracce Ufo >dove poi si è scoperto che si trattava di una traccia-burla. oppure >Sai quante tracce Ufo scoperte poi false hanno inizialmente >rilevato un >tasso di radiottività elevato? Se l'Italiano non è una questione di opinione, vediamo che qui il concetto di UFO è ricondotto non già a qualsiasi oggetto volante non identificato, caro all'"ifologia", ma addirittura persino all'assodata contraffazione di una manifestazione di quest'ultimo. No Comment! PHILIP KLASS converrà senz'altro al 100% con questo signore! >Allora la Gioconda è opera aliena perchè noi se ci mettiamo non >sappiamo imitare l'arte di Leonardo. Per la verità il mercato del pseudo antiquariato è da sempre pieno di sciatterie kitch riproducenti grosso modo questo o quel capolavoro del passato. Il punto è che nessuna riproduzione più o meno ben riuscita, potrà MAI anche solo lontanamente avvicinarsi al significato intrinseco dell'opera originale, sorta per definizione sotto ben specifiche condizioni storiche ed irreversibili influssi culturali che nella fattispecie per Leonardo furono rappresentati dai modelli di Piero della Francesca e di Albrecht Duerer, e più in generale da una ribellione ad una concezione pittorica, che nel caso suo non ebbe bisogno di sconfinare nei temi della mitologia pagana cari a Michelangelo. Oltre allo stereotipato esempio della Gioconda, potremmo citare i maldestri tentativi di riprodurre grandi opere letterarie, come il Faust o il Werther di Goethe, regolarmente sfociati nel più piatto dilettantismo. Allo stesso modo in cui è sciatta e dilettantesca ogni performance imitatitiva dei crops. Epigoni inclusi! A questo riguardo una considerazione sulle recenti insulsissime enfasi targate CICAP, vera e propria "confraternita del Kitch", che hanno accompagnato le contraffazioni dei sedicenti "circle makers" in GB. Conosciamo bene questi TARDO scientisti nostrani, apologeti con i propri giochettini fra il patetico e l'infantile, della "verità come mistificazione" cioè della mistificazione della verità. A costoro andrebbe ricordato che il segreto dei crops risiede non solo nella macrostruttura, ma anche e soprattutto nella microstruttura delle singole formazioni, che vede alterazioni nel DNA delle piante, singoli steli MAI schiacciati o spezzati, ma l'un l'altro minuziosamente intrecciati in un moto vorticoso "THAT NO MORTAL MAN WAS ABLE TO DO THE LIKE". Senza contare i già menzionati effetti, registrati da persone ed animali. Ben altro rispetto l'opera del famoso Professor "Granrastrelli", di Pavia, della quale in questi giorni ricorre il primo anniversario...e che alla stessa stregua dei dischetti di Polidoro appiccicati al vetro, rappresenta un autentico attentato all'intelligenza. Un ultima considerazione circa il possibile significato dei crops: a mio parere -qui siamo ovviamente in ambito speculativo- uno dei contributi più affascinanti ed interessanti è stato fornito da LINDA MOULTON HOWE, all'ultimo Simposio Mondiale di San Marino, la quale muovendo dall'analisi dell'esperienza di un addotto USA, Jim Sparks, ha ipotizzato che i pittogrammi rappresentino una sorta di linguaggio matematico, volto a in un lungo training a rendere accessibile all'uomo il mondo alieno: un'interfaccia simbolica fra il nostro lento messaggio verbale ed il processo meramente bidimensionale di quello scritto, con la comunicazione olografica tridimensionale, attuata per via telepatica degli alieni.
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