DISCHI VOLANTI NELLA PRESITORIA

copyright Alfredo Lissoni

Nell'anno di grazia 1027 del mese di Rejeb (agosto) "moltissime e numerose stelle passarono sopra Il Cairo ed il delta del Nilo. Esse volavano producendo un gran rumore ed emettendo una luce viva". Così recita un'antica cronaca islamica medievale. Che il fenomeno UFO non sia prerogativa di questo secolo, e dunque il frutto di una psicosi nata nell'era atomica, è opinione condivisa dalla maggioranza dei ricercatori che si occupano dello spinoso tema. Sin dagli anni Cinquanta autori come il matematico sovietico Matest Agrest, l'esoterista francese Robert Charroux e l'astronomo americano Morris Jessup si dissero convinti che di visite extraterrestri si parlasse, ovviamente in chiave mitica, persino nei testi sacri della religione cristiana. La Bibbia, in particolare, avrebbe riportato numerosi episodi, scambiati erroneamente per manifestazioni divine a causa della mancanza storica ed evolutiva di conoscenze scientifiche specifiche. La misteriosa "nube" (colonna di fuoco, la notte) che di giorno accompagnava gli ebrei durante l'esodo dall'Egitto (XIV° secolo a.C.) verso la terra promessa altro non sarebbe stato che un sigaro volante; la strana macchina vista dal profeta Ezechiele nel deserto mesopotamico (nell'Irak attuale) nel 597 a.C. e interpretata dalla Chiesa come una visione della "Gloria di Dio", diventava così un'astronave con quattro piloti (lo scienziato NASA Joseph Blumrich, del Marshall Spaceflight Center, scrisse addirittura un libro, intitolato "...E il cielo si aprì", in cui ricostruiva il misterioso ordigno come un disco con quattro serie di eliche retrattili); il "carro di fuoco" che nel 900 a.C. rapiva in cielo il profeta Elia dalla riva del Giordano veniva riletto come l'ennesimo UFO ante-litteram. (continua...)