CALA LA CENSURA SUGLI X-FILES

Diversi episodi UFO vennero tenuti nascosti dalle autorità. Alle ore 21.23 del 25 marzo 1953 l'equipaggio di un C-47 americano, in volo di addestramento nella zona francese del Marocco, avvistava un oggetto volante che si fermava sulla base di Nouasseur. Il comandante dichiarò al servizio segreto dell'aeronautica americana che l'oggetto, avvicinatosi a velocità molto alta, era passato a 6-900 metri sopra l'aereo e poi aveva attraversato lo spazio aereo della base militare; a quel punto aveva rallentato e si era esibito in una serie di manovre a spirale, in cerchi sempre più stretti, come se stesse precipitando. Al quarto giro l'UFO si abbassò e ne compì un altro, questa volta molto ampio, al termine del quale discese fino ad atterrare in un punto periferico della base. "Tornati su Nouasseur", scrisse nel rapporto il comandante dell'aereo, "vedemmo che la luce era ancora al medesimo punto e mostrava la stessa irregolare fluttuazione d'intensità. Ne informammo la torre e, stabilizzatici ad una quota di 1200 metri, cominciammo a girare intorno alla zona. Secondo quanto ci avevano detto, l'ufficiale comandante dell'aerodromo stava guidando una squadra di ricerche. Continuammo a girare in cerchio per 15-20 minuti. Poi, alle 22.15 circa, la mia attenzione fu distratta per un momento e, quando tornai a guardare al suolo, la luce non era più visibile. Informammo subito la torre. La nebbia a terra si stava infittendo ma, a giudicare dalle altre luci presenti nell'area, non era ancora abbastanza densa per provocare quella sparizione..."

I risvolti finali di questo episodio non ci sono noti, in quanto il materiale venne classificato come top secret dai servizi segreti americani; solo diversi anni dopo, a furia di battaglie legali ed in virtù di una legge statunitense che permette la derubricazione parziale di documenti militari, sono stati rilasciati altri X-files (per usare un termine preso a prestito dal cinema) americani riguardanti avvistamenti UFO in Marocco. In uno di questi, ottenuto dalla CIA, si legge testualmente, in ciò che non è stato censurato in nome della privacy e della sicurezza nazionale: "Marrakech - corrispondenza speciale. Alle ore 21 (probabilmente del 16 luglio 1952, N.d.A.) diverse persone hanno visto un disco largo e luminoso che volava orizzontalmente, con moto saltellante e rimbalzante. Poi vi fu uno scoppio di luce. Un secondo disco, di dimensioni più piccole, apparve procedendo orizzontalmente verso sud-ovest. L'apparizione durò circa un minuto. Dischi luminosi che si muovevano a velocità vertiginosa vennero visti da diversi punti della regione di Marrakech. Il 14 luglio i dischi volanti sono stati scorti sopra la regione di Ifrance, evoluendo verso Meknes". Un secondo rapporto riferiva: "Il 2 agosto 1952, alle 20.45, un gruppo di cinque attendibili persone vedeva un disco luminoso o una palla nel cielo di Moulay Bousselham, nel Marocco francese. L'oggetto, rosso nel centro e bluastro al bordo, volava assai rapidamente da sud-est a nord-ovest, rimanendo visibile per circa venti secondi prima di scomparire all'orizzonte".

É opportuno sottolineare come in questi resoconti i servizi segreti rimarcassero l'attendibilità dei testimoni. Altrettanto credibile è il signor Mansour Chaa di Safi (a 250 km da Casablanca), che nel 1965 lavorava come vicedirettore d'imbarco al porto; la notte fra il 18 ed il 19 luglio, approfittando del clima mite e della notte scura, Chaa stava contemplando il cielo quando improvvisamente notava una bolla luminosa, brillante e veloce che attraversava il cielo a gran velocità. L'UFO venne visto, con l'ausilio di un teodolite, anche dal dottor Abderrahamane Louane, direttore della stazione meteo di Safi; Louane ebbe modo di avvistare l'oggetto mentre si spostava velocissimo in direzione ovest. Lo stesso ordigno, o uno molto simile, venne segnalato qualche ora più tardi vicino Nizza, in Francia.

IL MEDICO E L'UFO ED ALTRI CASI

Il corrispondente del giornale cattolico "Ya" riferiva, il 7 agosto 1968, la testimonianza di un dottore americano residente in Marocco, che aveva avuto un impressionante faccia a faccia con un UFO. Il medico si trovava sulla strada Tangeri-Tetuan quando avvistava, assieme alla moglie, "un oggetto volante che emetteva una luce di una potenza mai vista". "L'oggetto volante", dichiarò il medico, "andava da una parte all'altra, come se inseguisse le automobili, e improvvisamente si fermò a qualche metro di altezza, emettendo un ronzio ed un potente fascio di luce argentea che inondò tutto il paesaggio". "Quanto alla luce emessa dall'oggetto sconosciuto", proseguì il dottore, "essa non irritava gli occhi e la si poteva fissare senza alcun disturbo". E sempre a proposito di rumori misteriosi prodotti dagli UFO, lo studioso francese Jimmy Guieu ha rintracciato questo curioso evento: "Agli inizi del mese di settembre del 1953 i coloni del douar R'bat di Oued-Zem di Casablanca udirono un rumore sordo, la notte, che scambiarono per una scossa sismica. Uno di essi uscì di casa, incuriosito, ma non riscontrò nulla di anomalo. Fu solo la mattina seguente che, interrogando due pastori marocchini, seppe che essi avevano visto un ordigno a forma di sigaro circondato da fuochi multicolori, che era passato a gran velocità, producendo un gran frastuono, a una dozzina di metri dal terreno. Il colono notò in seguito che la tettoia di un hangar era stata divelta. Il bestiame ed i volatili si erano dati alla fuga". "Se si fosse trattato di un aereo", concluse Guieu, "il fatto di avere divelto il tetto di un hangar avrebbe causato dei danni all'apparecchio, quantomeno in fase d'atterraggio. Ora, non venne segnalato alcun aereo danneggiato. Non solo, in quella regione gli aerei sono ben conosciuti. I due pastori marocchini non avrebbero potuto confondere un apparecchio classico o a reazione con un ordigno simile ad un sigaro rischiarato da luci multicolori...".

Il 28 dicembre 1981, alle 19.30, una decina di persone che si trovavano sulla spiaggia di Essaouira vedevano una bolla luminosa sopra l'oceano. L'ordigno ruotava su se stesso sprigionando fasci di luce. Lo stesso fenomeno era stato precedentemente segnalato nella notte tra il 5 ed il 6 dicembre da diverse persone, compreso un esperto della F.A.D.

Un altro episodio balneare, questa volta più recente, si verificava l'8 agosto 1999: un uomo e i suoi due figli, che camminavano sulla spiaggia di Temara, notavano una formazione di UFO a V passare sopra le loro teste per poi scomparire molto rapidamente.

INCONTRI IN VOLO

In diverse occasioni testimoni del passaggio dei dischi volanti sono stati piloti in volo. La casistica, in questo senso, è alquanto nutrita. Il 14 luglio 1952 alle 22.00 un gruppo di sportivi che si riposavano nella piana di Oukaimeden scorgeva in cielo una sfera bianca che volava orizzontalmente e che improvvisamente si divideva in tre tronconi simili a dei vagoni luminosi. Testimoni dello stesso fenomeno erano, nello stesso istante ma a venticinque km in linea d'aria (sulla strada Marrakech-Taroudant per Tizi N'Test), quaranta persone del villaggio di Asni. Il giorno dopo, alle 9.25 tre piloti dell'Aero-Club di Casablanca vedevano sfrecciare nel cielo un sigaro con una massa verdastra che virava attorno al loro aereo e che scompariva in un fascio di scintille; il 10 settembre 1967, poco prima del tramonto, quattro membri dell'equipaggio di un DC-6 partito dall'Inghilterra e diretto in Marocco, videro, a 100 km a nord-est di Barcellona e a meno di 5000 metri, un oggetto volante a forma di cono rovesciato; una sera di marzo del 1977, alle 21.30, un DC-9 della Aviaco, in volo tra la Germania e le Canarie, mentre percorreva l'aerovia UR-10 sopra Casablanca, fu al centro di un vero e proprio X-files. "Tutt'a un tratto", dissero in seguito gli ufologi, "i piloti ed il tecnico di volo dell'aereo si accorgevano che le nuvole dinanzi a loro venivano improvvisamente rischiarate da una luce fortissima, che nascondeva qualcosa di spaventoso. Terrorizzati, i piloti allertavano il Centro di Controllo Aereo di Casablanca, e da terra rispondevano che anche sui loro radar appariva qualcosa di strano, una forma tondeggiante, che procedeva verso l'aereo alla stessa velocità. Il fenomeno durava ben venti minuti e poi spariva di botto, senza che il misterioso ordigno si mostrasse al velivolo terrestre o lo incrociasse in maniera più ravvicinata. Ciò nonostante, lo spavento dei piloti fu molto: essi preferirono non fare rapporto alla compagnia, in merito alla comparsa della misteriosa luce che, occultata dalle nubi, li accompagnò nel tratto considerevole fra Casablanca e Agadir". Fatto ancor più sorprendente, sempre in quell'anno un altro UFO incrociò un aereo nei cieli africani: i piloti di un DC-8 da carico della spagnola TAE, in volo lungo l'aerovia UG660D fra Gedda (Arabia Saudita) e Kano (Nigeria), avvistarono alle ore 23.30 una bolla di luce bianca sul deserto sudanese. Ed il 21 settembre furono ben cinquemila i testimoni che videro passare una bolla incandescente verde, con una sorta di cono da cui fuoriuscivano fiamme rossastre, sorvolare il cielo di Casablanca. Quella grande folla, che assisté al fenomeno alle 18.20, si era radunata in realtà per seguire il match di boxe Famechon-Bohbot, quando improvvisamente il misterioso ordigno era apparso in cielo, aveva avanzato lentamente a quota diecimila metri, e in seguito era esploso in aria. Fra i testimoni, anche due impiegati del controllo del locale aerodromo, oltre a decine di cittadini a Tangeri, Marrakech e Louis-Gentil. Sebbene la descrizione ricordi quella dell'esplosione di un meteorite (e difatti il dottor Debrach dell'Istituto di fisica di Casablanca parlò di un meteorite caduto in un campo ad Azemmour), gli ufologi francesi del gruppo Ouranos negarono la spiegazione convenzionale, facendo presente di avere rintracciato "tre testimonianze, due di aviatori in volo, l'altra dal suolo, tutte di piloti dell'aeroporto di Casablanca, che confermavano nettamente l'ipotesi di un disco volante che evoluiva a 500 metri di quota. A queste si aggiunge il racconto del dottor Holkar, direttore della rivista "Chance", testimone oculare del fenomeno, che ha parlato di un globo che sembrava scendere con lentezza estrema, senza cambiare forma, grossezza o luminosità. In capo a qualche secondo, la massa dell'oggetto si era messa a vibrare intensamente, poi esso era filato via attraverso lo spazio aereo e, in un istante, era scomparso silenziosamente". Manovre, queste, certamente non attribuibili ad un meteorite.

TERRORIZZATI A MORTE

Ma se i cinquemila di Casablanca rimasero quanto meno stupefatti all'apparire del misterioso ordigno, in altri casi vi fu chi si disse spaventato a morte. Il 18 settembre 1954, alle 20.15, J.Guitta di Casablanca stava guidando su una strada costiera. Il cielo era leggermente nuvoloso, rischiarato in parte dalla luna piena. "Tutt'a un tratto", spiegò poi il testimone, "ho visto nello specchietto retrovisore della mia vettura un'ombra grigia che veniva verso di me. Istintivamente ho stretto il volante e mi sono spostato. Ho pensato per un istante che un oggetto, caduto da un aereo, stesse per schiantarsi dinanzi a me. L'ombra mi superò a sinistra ad una velocità impressionante. Ci fu un forte spostamento di aria fredda che, malgrado i miei sforzi, spinsero violentemente la macchina a sinistra. Tuttavia, non udii alcun rumore. Per un miracolo la macchina non venne scaraventata nel fosso! Girando leggermente la testa a sinistra vidi, in due-tre secondi, l'ombra grigia che spariva. Era, senza troppi abbellimenti, un disco grigio del diametro apparente di un metro, piuttosto sfumato". "Una settimana più tardi", ha dichiarato l'ufologo Jimmy Guieu, "un amico del signor Guitta, nelle stesse circostanze, fu vittima di un fenomeno analogo".

L'UFO SCAMBIATO PER LA LUNA

Ma uno dei più interessanti episodi verificatisi nei cieli marocchini è datato 1942. L'importanza di questo episodio risiede proprio nel fatto che in quella data il fenomeno UFO non era ancora conosciuto, almeno ufficialmente, nel mondo; non solo, secondo quanto ha dichiarato l'ufologo francese Gérard Demarcq, che ha scoperto il caso, "in Marocco all'epoca non esisteva alcuna documentazione ufologica". Ecco i fatti dalle parole del dottor R. Liégeois, il diretto testimone che all'epoca viveva a Hyères: "Avevamo appena condotto a termine una missione, con il dottor Bonjean dell'Istituto di Igiene del Marocco. Era l'agosto del 1942 e, mentre calava la sera, stavamo lasciando la città di Ouezzane, ai piedi del Rif sudoccidentale, nel nord del Paese. Eravamo diretti a Rabat, a 170 km a sud-ovest. La nostra macchina era guidata da un giovane riservista. Il tempo era bello, il cielo senza nubi, la temperatura clemente, la strada libera. Improvvisamente, alle 19.45, la parte di strada sulla nostra destra venne illuminata da una luce; l'autista sterzò immediatamente a destra e si fermò in un angolo. Non so dire se questo arresto fosse provocato o naturale. Tutti e tre pensammo che una vettura enorme e silenziosa volesse sorpassarci, ma non ci sorpassò nulla, e la luce si spense. Io saltai fuori dalla vettura, seguito dagli altri due, ma non vedemmo nulla, salvo la luna che brillava a nord-est. Fu in quell'istante che feci notare ai miei compagni che la luna non era al suo giusto posto, che essa non si doveva essere ancora alzata, perché quelli erano i giorni della luna piena. In quel momento l'oggetto che avevamo scambiato per la luna si mosse bruscamente, passando a velocità folle da una parte all'altra dell'orizzonte in due secondi. Sembrava una luna piena deformata, non faceva rumore e non emetteva fumo. Poi, dopo trenta secondi di immobilismo, quell'oggetto brillante disparve bruscamente. E non lo rivedemmo più. Il dottor Bonjean ne parlò la sera stessa ad uno dei suoi amici redattori dell'Eco del Marocco; il quotidiano riferì, il giorno seguente, che noi avevamo assistito alla caduta di un aerolito, il che era inconciliabile con quello che avevamo visto. Ma nessuno, all'epoca, aveva mai parlato di UFO... Non soffrimmo alcun effetto fisiologico, sebbene l'oggetto ad un certo momento si fosse avvicinato a noi, quando aveva illuminato la strada dinanzi alla nostra macchina...".



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