CENTRO UFOLOGICO NAZIONALE SEZIONE DI GENOVA

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CUN Genova
Dossier Zanfretta

Il mio incontro con i Dargos

La torcia cadde a terra e Zanfretta svenne per la paura. Quando rinvenne, raggiunse la macchina e gridò via radio "Non sono uomini, non sono uomini!". Quando Zanfretta fu trovato alle 01.30 dai suoi colleghi che lo cercavano, il suo corpo era molto caldo nonostante il freddo di quella notte. Zanfretta tentò di raccontare ciò che era accaduto a Marzano, ma non sapeva nulla e non si ricordava nulla di ciò che era successo dalle 00.16 alle 01.06 di quella notte. Fu solo dopo varie ipnosi che fu possibile sapere qualcosa sui suoi incontri. Un secondo importante incontro avvenne tra il 27 e 28 Dicembre 1978 sempre neIl'entroterra di Genova, nella stessa valle, ma di fronte a Marzano, cioè a Rossi. Zanfretta transitava in macchina sempre nei pressi del luogo dove era avvenuto il primo incontro per il suo solito lavoro di guardianaggio, quando alle 23.46 una fitta "nebbia" avvolse la sua macchina. Zanfretta cercò di frenare, ma si accorse che era impossibile controllare l'auto. Così comunicò via radio alla Centrale di aver noie con la macchina. L'auto incominciò a correre senza l'intervento di Zanfretta. Era molto spaventato, e dopo una corsa di alcuni minuti l'auto si fermò bruscamente e Zanfretta battè il capo contro il parabrezza. Una forza sconosciuta lo costrinse a scendere dall'auto e le sole parole che il Centro Radio potè udire furono "Devo andare ...". Erano le ore 23.50. Controllando l'ora in cui Zanfretta trasmise l'ultimo messaggio radio, ore 23.46/23.50, risultò che per percorrere 5 km. di una strada in salita, stretta e piena di curve Zanfretta aveva impiegato 4 minuti in una notte umida e nebbiosa. Normalmente durante il giorno con tempo bello, questa distanza si percorre in almeno 10 minuti. Zanfretta fu rintracciato dopo l'01.30 dai colleghi che avevano udito le sue ultime parole via radio. Quando lo raggiunsero, videro Zanfretta che cercava di scappare arrampicandosi sulla collina, spaventato dai fari delle automobili. Stava piovendo, ma i vestiti di Zanfretta erano quasi asciutti, forse a causa del calore che emanava il suo corpo; anche il tetto della macchina, dalla parte del guidatore era caldo e quasi asciutto. Nessuna anomalia magnetica fu trovata sulla macchina anche durante successive analisi.
- Continua -



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