COMUNE DI TORINO

Referendum consultivo sul traffico nel centro storico

18 giugno 1989

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No, non è uno scherzo, si tratta proprio del testo contenuto sulla scheda del fantomatico (e ormai dimenticato) referendum del 18 giugno 1989, durante il quale i cittadini torinesi si erano espressi sulla questione traffico. Ben pochi si ricordano di questo episodio, anche perché, a distanza di ben 11 anni, gli effetti sono stati veramente minimi rispetto al risultato che era scaturito dalle urne.

I fatti: in concomitanza delle elezioni al Parlamento Europeo, il Comune di Torino aveva proposto agli 841.589 elettori torinesi un referendum consultivo sul traffico nel centro storico.

Si erano dichiarati favorevoli la Lista Verde, Democrazia Proletaria, il PCI, il PSI e la DC, mentre il PLI e PSDI non si erano schierati e il MSI, insieme alla Confersercenti, aveva sollecitato la scheda bianca. Nettamente contraria solo l’Associazione Commercianti.

I risultati avevano visto una vittoria del fronte del SI, (66.40%), contro il 33.6% dei NO, con una percentuale di schede bianche e nulle del 8.74%. L’affluenza alle urne era stata pari al 73.3% degli aventi diritto.

Nel quartiere centro, quello più interessato dal referendum, i sì avevano raggiunto ben il 67.2%, mentre il quartiere più refrattario alle limitazioni si era rivelato Aurora-Vanchiglia, in cui i no avevano totalizzato il 36.8%.

Aldilà delle cifre, che comunque già allora avevano dato un’indicazione agli amministratori di come i cittadini fossero sensibili al problema del traffico, resta il fatto che, più di un decennio dopo, ben poco si è attuato. La parola "gradualmente", presente nella scheda di voto, si è rivelata quanto mai profetica!

Iria Grandinetti iria_grandinetti@usa.net

(Dati presi da "La Stampa", 17 giugno 1989; 20 giugno 1989)