Tramontato da anni, ormai, il mito del latino come lingua riservata o destinata a pochi eletti, quei pochi, cioè, che sottoposti a vere torture da parte dei docenti della vecchia guardia, imparavano a memoria pagine su pagine di regole, eccezioni, verbi ecc., allo scopo di dimostrare in tal modo (in base ai canoni allora correnti) quasi una specie di superiorità biologica, si è diffuso nei passati decenni il malvezzo di voler insegnare il latino con gli stessi metodi delle lingue moderne. Si è passati così, da un eccesso all'altro, commettendo un madornale errore di valutazione perché molti docenti non si rendevano conto che si stavano perdendo di vista le vere finalità dello studio della lingua latina, che sono sempre state, e lo sono tuttora, principalmente quelle di offrire agli studenti i mezzi adeguati per un'esatta comprensione dei testi classici, e non di parlare in Latino!
In questi ultimi anni, fortunatamente si sta assistendo ad un rinnovamento nell'impostazione dei testi scolastici per lo studio del latino, dopo le passate sperimentazioni, clamorosamente fallite. Ma ovviamente il testo perfetto, quello ideale che ciascun docente vorrebbe per ottenere i migliori risultati dai propri allievi, non esiste, nè potrebbe mai essere realizzato. Ci si basa sempre, come è ampiamente risaputo, sulla propria esperienza e sul buon senso per sfruttare al massimo ciò che la produzione scolastica offre, con un lavoro di adattamento al livello della classe, all'interesse, alla partecipazione attiva degli allievi, in breve: un adattamento alla situazione reale, che è sempre quanto mai varia e mutevole, di anno in anno.
Tenendo presente tutto ciò, i principi ai quali ci siamo attenuti nell'impostazione di questo corso sono stati i seguenti:
Una sobria trattazione della morfologia e della sintassi, con una divisione sostanzialmente tradizionale della materia, evitando l'affastellamento inutile di regole e di aridi elenchi. La teoria, infatti, è sempre sostenuta ed accompagnata da un buon numero di esempi, ricorrendo spesso al classico metodo induttivo, per la successiva sistemazione pratica e teorica. In sostanza si è voluto evitare la sterile astrazione teorica, l'inutile accademismo, ma anche la superficialità, soprattutto negli enunciati teorici.
Teoria esposta con un vigile criterio di distribuzione graduale della materia in lezioni, con una scansione volutamente lineare e un tono piano, discorsivo, anticattedratico. Le lezioni trovano nella parte pratica un congruo numero di esercizi di applicazione; per di più, allo scopo di agevolare l'allievo nei riscontri e nei ripassi sempre necessari per una corretta assimilazione, gli esercizi sono sistematicamente preceduti da un prospetto riassuntivo delle norme esposte nella teoria.
Schede sintattiche e note morfologiche inserite nella prima sezione, con anticipazioni necessarie, ma sempre graduali, con lo scopo di mettere subito gli allievi a conoscenza dei costrutti latini più importanti e talvolta anche piuttosto complessi, esponendo con chiarezza e tono discorsivo particolarità morfologiche e sintattiche, che ricevono successivamente un ampio approfondimento.
Pochi i riferimenti al mondo latino, nel senso di curiosità linguistiche, usi, costumi, proverbi, ecc., per i quali si rimanda alle antologie di classici in uso. Tale scelta è motivata dalla ormai inveterata abitudine dei nostri allievi, (ma spesso anche dei docenti) a ignorare, ritenendole inutili o superflue, tutte quelle informazioni non direttamente collegate allo sviluppo della teoria. Per di più, inserito nel mondo vivo e dinamico di Internet, anche se soltanto con una campionatura della parte teorica e di quella pratica, abbiamo voluto che questo corso di latino conservasse lo spirito che anima l'edizione cartacea, che è fondamentalmente quello di rendere la materia accessibile a tutti.
Una rubrica discretamente inserita nella parte pratica, il latino vivo, agevola lo studente sia nel prendere contatto con questa lingua, che nell'apprezzarne la vitalità, attraverso semplici ma utili esercizi di ricerca dei numerosissimi termini latini tuttora di uso abbastanza ampio in italiano.
Un uso molto attento dei caratteri tipografici allo scopo di far meglio risaltare radici, desinenze, regole, eccezioni, partendo dalla constatazione che proprio la cattiva impostazione tipografica dei testi spesso ne determina lo scarso successo fra gli studenti, per la inevitabile fatica che comporta, tanto la fase della memorizzazione come quella del ripasso o del riscontro. Questo principio è altrettanto valido, e forse anche più, per un testo scritto che scorre su di uno schermo.
Oltre ad un congruo numero di esercizi, la verifica ed il riscontro dei costrutti esposti nella parte teorica, è affidata alle versioni di ricapitolazione, sempre inserite in buon numero alla fine di ciascuna lezione. Tali versioni sono prevalentemente testi latini, ma non mancano quelle in italiano per le necessarie verifiche, in tutto il corso della morfologia e della sintassi dei casi; tutte sono tratte da autori di cui è data sempre la fonte.
Un ricco corredo lessicale e un apparato di note e osservazioni, che può essere usato con profitto ed adattato alle esigenze più diverse delle classi.
Un denso vocabolarietto italiano/latino e latino/italiano, come sussidio per gli esercizi più semplici, ma che vanno ben oltre le prime lezioni sulle declinazioni, potrà essere usato con profitto come dizionario d'emergenza in tutte le occasioni.
Particolare rilievo ai parallelismi fra latino e lingue straniere, evidenziando, laddove se ne presentasse l'occasione, la somiglianza e l'analogia di strutture e costrutti.
Confidiamo, pertanto, nella favorevole accoglienza da parte di tutti i colleghi, ai quali va tutta la nostra gratitudine per i consigli ed i suggerimenti che vorranno sottoporci allo scopo di migliorare questo lavoro, frutto di sincero entusiasmo e amore per i giovani.
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