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Ripasso delle nozioni fondamentali
di analisi logica

 

1. PREMESSA

Riteniamo sia utile, per gli studenti che provengono dalla Scuola Media, fornire alcuni richiami di analisi logica, la quale, come è noto, costituisce una parte della grammatica italiana spesso a torto trascurata, ed invece è indispensabile per un agevole avvio dello studio della lingua latina. Non si tratta di un vero e proprio corso strutturato in lezioni, ma piuttosto di un ampio ripasso degli argomenti fondamentali di analisi logica, per gli allievi non del tutto digiuni di questo strumento basilare per l'apprendimento non solo della lingua latina, ma anche dell'Italiano e di tutte le lingue in generale. Per chi, invece, in passato ha avuto un approccio più o meno approfondito, queste note costituiranno una base essenziale di avvio e, nello stesso tempo, di consultazione rapida ogni volta che se ne presenterà l'occasione, con la guida del proprio insegnante di latino. E' ovvio che il fondamentale strumento di studio e consultazione rimane il manuale di grammatica italiana, al quale si rimanda per tutti gli argomenti di analisi logica, paralleli al latino, sviluppati in maniera ampia e sistematica, Accompagnano questo ripasso, esercizi paralleli di riferimento e di verifica, inseriti nel volume primo dedicato alla parte pratica.


2. DISCORSO, PROPOSIZIONE, PERIODO, ANALISI GRAMMATICALE, ANALISI LOGICA

Quando si parla di discorso, in grammatica si intende tutto ciò che viene pensato, detto, scritto, letto: in poche parole, un' idea, un pensiero si esprime attraverso il discorso. L'elemento più semplice e fondamentale del discorso è la proposizione, mediante la quale si dà un messaggio di senso compiuto.

I giovani studiano con diligenza
L'estate fu molto calda
Nessuno voleva la guerra


Il discorso può anche essere costituito, però, da più proposizioni. L'insieme di queste proposizioni prende il nome di periodo, costituendo un complesso di frasi concatenate fra di loro. Il periodo, nella sua forma elementare, può coincidere con una singola proposizione.

Gli allievi studiano il latino volentieri
(periodo semplice costituito da una sola proposizione)

Molti studiano senza entusiasmo, // ma poi se ne pentono
(periodo composto costituito da due proposizioni)


Si badi bene che il criterio più semplice per riconoscere la presenza ed il numero delle proposizioni è il verbo, per cui ad ogni voce verbale corrisponderà sempre una proposizione. Infatti, negli esempi riportati sopra, i verbi fu, studiano, voleva, se ne pentono corrispondono ad altrettante proposizioni. In conseguenza della suddivisione del discorso in periodi e in proposizioni, si avrà una sintassi semplice ed una sintassi composta.
La sintassi semplice analizza la proposizione nei suoi elementi, sia fondamentali che accessori (soggetto, predicato, attributo, apposizione, complementi). La sintassi composta analizza il periodo nella sua costituzione (principale, dipendente) e nei suoi legami (coordinazione, subordinazione).
In breve:

sintassi semplice = analisi della proposizione
sintassi composta = analisi del periodo


Ciò premesso, passiamo immediatamente alla definizione di analisi. Analisi significa fondamentalmente scomposizione ed in effetti, sia l' analisi grammaticale sia l' analisi logica, si basano sulla scomposizione della frase, della proposizione o del periodo per studiarne il valore dei singoli elementi, la funzione e la struttura.
L' analisi grammaticale, scomponendo la frase nei suoi elementi, serve a riconoscere il valore, ossia se ci si trova di fronte ad articoli, aggettivi, sostantivi, verbi, avverbi ecc.
L' analisi logica, scomponendo la frase nei suoi elementi, serve a riconoscerne la funzione (soggetto, attributo, apposizione, predicato, complemento) e la struttura (proposizione principale, proposizione secondaria, proposizione subordinata, proposizione coordinata, proposizione finale, oggettiva ecc.).


3. SINTASSI SEMPLICE

3.1 Elementi fondamentali della proposizione: soggetto e predicato

Una proposizione, nella sua forma più semplice, è costituita da due elementi essenziali: soggetto e predicato.

a) Il soggetto è la persona, l'animale o la cosa di cui si parla: generalmente indicato da un nome oppure un pronome.

La gente lavora - Noi abbiamo studiato - La guerra è sempre un male - Il cane è un animale fedele


Abbiamo, però, dei casi in cui il soggetto non è espresso, ossia manca del tutto nella frase, tuttavia si conosce e pertanto la frase stessa rimane chiara e completa. Quando ciò avviene, si dice che il soggetto è sottinteso.

Studiano (soggetto sottinteso= essi)
Sarete promossi (soggetto sottinteso= voi)

b) Il predicato rappresenta ciò che si dice del soggetto ed è sempre introdotto da un verbo (Predicato: dal latino Praedicare = chiarire, spiegare). Abbiamo quindi due tipi di predicato: predicato verbale e predicato nominale.

1) Il predicato verbale è una voce verbale che esprime un’azione, uno stato o un modo di essere del soggetto.
I ragazzi arrivano - Luigi riposa - La classe ha riso

2) Il predicato nominale è un nome, un aggettivo o un pronome legato al soggetto mediante il verbo essere con funzione di copula (= legame).
L'insegnante è giovane - Cesare fu un generale



4. ELEMENTI SECONDARI O ACCESSORI DELLA PROPOSIZIONE: ATTRIBUTO, APPOSIZIONE, COMPLEMENTO

Nella proposizione, oltre al soggetto e al predicato, possiamo trovare altri elementi che servono a rendere il pensiero più chiaro o più preciso. Questi elementi, detti secondari (o accessori) perché non sempre presenti o necessari, sono l' attributo, l' apposizione, i complementi.

4.1 Attributo

L' attributo è un aggettivo che si riferisce ad un qualsiasi elemento della proposizione (soggetto, predicato e complemento) appunto attribuendogli una qualità.

I ragazzi volenterosi sono apprezzati
volenterosi = attributo del soggetto

4.2 Apposizione

L' apposizione è un sostantivo che si colloca vicino ad un altro sostantivo per determinarne la natura.

Il fiume Tevere attraversa Roma
fiume = apposizione del soggetto


L'apposizione può avere una forma, detta complessa, quando viene accompagnata da qualche attributo oppure da complementi.

Il celebre scultore Canova creò opere stupende
celebre scultore = apposizione complessa
Nota bene

Si tenga presente che spesso l'apposizione può trarre in inganno gli allievi, soprattutto quando è introdotta da particelle o locuzioni come: da, in qualità di, come, ecc.

Omero come poeta è inimitabile
Antonio da amico ti ha consigliato una vacanza

4.3 Complemento

Il complemento è un elemento accessorio che completa la frase, rendendola più ampia e determinata.

Andrea dorme = Andrea (soggetto) dorme (predicato verbale)
ma: Andrea dorme con Luigi
con Luigi = complemento di compagnia


Nel secondo esempio la frase è più chiara perchè più completa, essendo stato aggiunto un elemento accessorio, ossia il complemento. Tutti i complementi normalmente vengono suddivisi in tre gruppi: complementi
diretti, complementi indiretti, complementi avverbiali.


a)
Complementi diretti sono quei complementi costituiti da sostantivi introdotti da verbi transitivi attivi e non preceduti da preposizioni. In sostanza, l'unico complemento in cui avviene ciò è il complemento oggetto.

La classe ricevette una ammonizione
Il maltempo ha devastato la spiaggia
Laura ha meritato gli elogi di tutti


b)
Complementi indiretti: sono i complementi più numerosi, rappresentati da sostantivi su cui cade indirettamente l'azione espressa dal verbo e che perciò sono sempre preceduti da preposizioni semplici o articolate.

Sono arrivato alla stazione, ho fatto il biglietto per Bologna e, nell'attesa del treno, ho dato uno sguardo all'edicola.


c)
Complementi avverbiali: sono quei complementi costituiti da avverbi di tempo, di luogo, di modo ecc.

Ho passeggiato nervosamente perché laggiù faceva molto freddo.

 
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