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Lazio - Juventus
2 - 2
Partita disputata il: 11 Marzo 1998
Stadio: Olimpico
Arbitro: Pellegrino di Barcellona
Spettatori: 55.000 circa
Reti: 35' p.t. Fonseca
17' s.t. Nedved
20' s.t. Nedved
48' s.t. Favalli (autorete)
Angoli: Lazio: 1 - Juventus: 7
Fuorigioco fatti: Lazio: 8 - Juventus: 4
Falli commessi: Lazio: 11 - Juventus: 14
Recupero: 4' p.t. e 5' s.t.
Ammoniti: Marcolin (per gioco falloso)
Dimas (per gioco falloso)
Tacchinardi (per gioco falloso)
Torricelli (per proteste)
Note: Serata umida.
Terreno in buone condizioni.



Lazio: Marchegiani, Pancaro, Nesta, Negro, Favalli, Fuser, Jugovic, Marcolin (15' s.t. Gottardi), Nedved, Casiraghi (8' s.t. Mancini), Boksic (44' s.t. Rambaudi).
In panchina: Ballotta, Lopez.
Allenatore: Eriksson.
Juventus: Rampulla, Torricelli (21 s.t. Conte); Birindelli, Juliano, Dimas, Di Livio (32' s.t. Rigoni), Tacchinardi, Pecchia, Pessotto, Zalayeta (24' s.t. Amoruso), Fonseca.
In panchina: De Sanctis, Aronica, Nicoletto, Pellegrin.
Allenatore: Lippi.



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Fonseca al 35' p.t.

Tocco bellissimo di Fonseca.
La Juventus passa in vantaggio al 35' del primo tempo: cross dalla destra di Di Livio, stop a seguire perfetto di Fonseca che poi mette in rete con un tocco bello e preciso.



Sinistro morbido di Nedved.
Il pareggio laziale al 17' del secondo tempo: geniale passaggio di Boksic per Nedved che controlla e sull'uscita di Rampulla lo supera con un sinistro splendido, colpo sotto e palla che si spegne lentamente ma in maniera inesorabile nell'angolino alla sinistra del portiere.
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Nedved al 17' s.t.



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Nedved al 20' s.t.

Sfondamento di Nedved.
La Lazio raddoppia passando in vantaggio al 20' del secondo tempo: su una palla respinta fuori area dalla difesa juventina si avventa Nedved che controlla di petto, supera con un pallonetto Juliano e anticipando, in sospetta gamba tesa, la timida uscita di Rampulla tocca in rete.



Autorete di Favalli.
L'inutile pareggio juventino al 48' del secondo tempo: Amoruso dà in profondità sulla destra a Pecchia, questi tocca all'indietro allo stesso Amoruso che si coordina e scarica il destro colpendo Favalli, la cui involontaria deviazione spiazza Marchegiani.
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Favalli al 48' s.t.



La cronaca
La Lazio conquista la finale di Coppa Italia, dopo il pareggio all'Olimpico per 2-2 contro la Juventus: in base alla vittoria dell'andata a Torino, il computo finale premia i biancocelesti, che aspettano ora la vincente dell'altra semifinale tra Parma e Milan.
Non è stata però una partita facile, perchè la Juventus, nonostante le assenze, non ha concesso nulla, almeno nel primo tempo; poi, nella ripresa, la differenza dei valori in campo è emersa a favore naturalmente dei ragazzi di Eriksson.
Lippi ha presentato una squadra zeppa di riserve, lasciando a casa ben sette titolari, ma i supposti "panchinari" hanno dato filo da torcere alla Lazio.
Da sottolineare la continua sovrapposizione a centrocampo di Di Livio, Tacchinardi e Pessotto, che non hanno dato punti di riferimento al trio biancoceleste Jugovic, Marcolin e Fuser. In attacco, l'inedita coppia uruguaiana Fonseca-Zalayeta ha impegnato più del previsto Negro e Nesta, che solo alla lunga hanno preso le misure agli avanti juventini: insomma, una pratica tutt'altro facile da archiviare.
La partita è stata caratterizzata da una lunga fase di studio, nella quale nessuna delle due squadre ha preso il sopravvento sull'altra. Dopo una occasione sprecata da Nedved su invito di Boksic (che da solo metteva più volte in imbarazzo Birindelli e Iuliano), è arrivato però inatteso il vantaggio juventino. Cross liftato di Di Livio, Fonseca stoppava di destro eludendo l'intervento di Negro, e, sempre di destro (che non è il suo piede), batteva Marchegiani nell'angolo opposto.
La Lazio, da grande squadra, reagiva immediatamente, e creava ben tre occasioni nitide che solo per un soffio non si sono trasformate in reti. Prima Nedved si è presentato davanti a Rampulla, che ha sventato, poi Boksic ha chiuso un triangolo stretto con un tiro parato dal portiere juventino, ed infine ancora Nedved ha lasciato partire un bolide su punizione che si perdeva a lato di poco.
La ripresa vedeva una Lazio arrembante: l'ingresso di Mancini per Casiraghi, leggermente infortunatosi, riequilibrava i biancocelesti, che per incanto hanno ritrovato le geometrie. Scoccava l'ora di Pavel Nedved, a nostro modesto parere uno dei più forti centrocampisti del mondo. Nel giro di quattro minuti, dal 17 al 21, il ceco imprimeva il suo marchio sulla partita con due splendide reti, la prima dopo un lancio di Boksic, e la seconda dopo aver recuperato un pallone al limite ed aver superato sullo scatto Iuliano e Rampulla in uscita. I bianconeri hanno vivacemente protestato, perchè l'arbitro non avrebbe fermato il gioco per consentire la sostituzione di Torricelli; inoltre, sempre secondo Lippi ed i suoi giocatori, Nedved avrebbe commesso un fallo da gamba tesa su Rampulla nella azione del raddoppio.
La Lazio, comunque, è padrona del campo. Ancora Nedved, per il quale gli aggettivi si sprecano, coglie un palo clamoroso alla destra di Rampulla, e poi Gottardi segna su invito di mancini, ma l'arbitro annulla per un fuorigioco che ha lasciato qualche dubbio.
A tempo scaduto, è arrivato il pareggio della Juve, su un tiro di Amoruso involontariamente deviato da Favalli alle spalle di Marchegiani: 2-2, ma la finale è della Lazio.
Appuntamento l'8 e il 29 Aprile: la storia è ad un passo!!!