Tratto da: "IL NUOVO OSSERVATORE CATTOLICO" II semestre 1999 nr. 16 - pag. 16

 La presente intervista effettuata da Philippe Aziz, ha pubblicato "Le Paradoxe de Roubaix", dimostra quanto grave sia la situazione creatasi in Europa con l'immigrazione islamica extracomunitaria, voluta e cercata dai governi progressisti e socialisti. Le manifestazioni di integralismo islamico in Italia sono già state molteplici, non ultima quella delle donne islamiche a Torino il 30 ottobre 1999 in cui si chiedeva che nei documenti d’identità delle donne islamiche fosse consentito l’utilizzo dello “chador”, velo che avvolge il capo delle donne nei paesi dove vige la Sharia. (n.d.r.)

 Ecco un brano importante d’una intervista che ho effettuato recentemente ad un fanatico islamista, Mohamed Sabaoui, d’origine algerina come egli stesso reclama, sebbene nato a Roubaix, quindi francese (di documenti) di 25 anni e „studente“allUniversità di Lille, al terzo anno di sociologia.

 Aziz: Il risveglio generale dell’islamismo nel mondo intero, non dovrebbe suscitare certi timori nel mondo occidentale, e particolarmente francese?

Sabaoui: Sicuramente. L’impero islamico, che fu un tempo più grande di quello di Roma, si irradiava su una grande parte del mondo come era stato comandato dal Profeta. Quindi come volete che non riprenda il posto che è suo?

Aziz: D’accordo, ma in Francia la vostra religione è largamente ammessa e rappresentata. Basta considerare il numero delle moschee, più di 1500!

Sabaoui: No! Perché le leggi della vostra repubblica non sono conformi a quelle del Corano, e non devono essere imposte ai mussulmani, che non possono essere governati dalla Sharia (la legga islamica n.d.r.). Noi quindi andremo ad operare per prendere questo potere che ci è dovuto. Cominceremo da Roubaix che è attualmente, per oltre il 60%, una città a maggioranza mussulmana. Al tempo edlle prossime elezioni municipali mobiliteremo i nostri effettivi e il prossimo sindaco sarà un mussulmano. Dopo negoziati con lo Stato e la Regione, dichiareremo Roubaix “enclave mussulmana indipendente” ed imporremo la Svaria all’insieme degli abitanti.

Aziz: Credete che l’intero 60% di mussulmani voteranno per eleggere un sindaco mussulmano? Certuni, bene integrati, non vorranno saperne di un tale programma.

Sabaoui: Ricordatevi che sulle vostre antenne della televisione, il re del Marocco in persona ha dichiarato che un arabo resta sempre un arabo, e che il Corano ci dice che anche un bambino nato da  un’unione tra un arabo e una infedele resta e permane un arabo, come anche i suoi figli, per sette generazioni. Avete avuto una magistrale dimostrazione di questa solidarietà fra arabi, mussulmani o non, quando il nostro fratello Kkhaled Kelkel, compromesso con gli attentati del metrò di Parigi del ’95, ricercato da tutte le polizie, e morto martire, fu alloggiato, nutrito e spalleggiato dall’insieme della popolazione araba di seconda e terza generazione. Ciò mostra la vostra ingenuità.

Aziz: Per ritornare a Roubaix, che cosa farete allora dei non arabi/non mussulmani?

Sabaoui: E’ gia previsto. La minoranza cristiana avrà lo statuto dei dimmi (gli infedeli assoggettati al potere islamico n.d.r.). Sarà una categoria a parte di gente che potrà riscattare le sue libertà e diritti pagando un’imposta speciale. Inoltre, faremo quanto necessario per condurli mediante la persuasione dalla nostra parte. Delle decine di migliaia di francesi sull’insieme del territorio hannogià abbracciato deliberatamente l’islam; perché non anche i cristiano a Roubaix? Attualmente, all’Università di Lille, stiamo mettendo in piedi le brigate della fede, incaricate di “convertire” gli abitanti di Roubaiz recalcitranti, cristiani o giudei, per farli rientrare nella nostra religione, perché e Dio che lo vuole! Coloro che rifiuteranno, malgrado i nostri sforzi, di convertirsi, saranno trattati come si deve. Se noi siamo i più forti, e Dio che l’ha voluto: non abbiamo le costrizioni dell’obbligo cristiano di portare assistenza alla vedova, all’orfano, ai deboli e agli handicappati. Al contrario, possiamo e dobbiamo schiacciarli, se costituiscono un ostacolo, soprattutto se sono degli infedeli.

Aziz: Ciò che dite è sconvolgente.

Sabaoui: Sembrate dimenticare le vostre crociate, le vostre colonizzazioni e le vostre cristianizzazioni. D’altronde, non date alcuna importanza alla fecondità delle nostre donne arabe che seguono i precetti del Corano e i parti delle quali, di 4, 5 , 6 figli o più per donna, vi sommergeranno. Paradossalmente, col vostro bisogno di considerarci francesi, finanziate e nutrite coloro che diventeranno i vostri padroni. Convenite che è un suicidio. Esistono attualmente in Francia 6 milioni di arabi; poco importa che siano arabi o francesi secondo i vostri criteri. Sappiate che costituiscono un’armata mobilitabile in qualsiasi momento di almeno 3 milioni di soldati di dio; e che abbiamo già suddiviso il territorio. Perfino le vostre autorità riconoscono 1400 zone di “non diritto”! Ciò che non otterremo con la persuasione, l’avremo con la forza.

Aziz: Dubito assai che possiate contare su tale armata di ombre.

Sabaoui: Avete la memoria corta. Ricordatevi che alle ultime elezioni che si sono svolte in Algeria nel corso del ’96, più di due milioni di algerini residenti in Francia, sono andati a votare per solidarietà. La mobilitazione ha funzionato bene.

Aziz: Ma allora, che cosa attendete per agire?

Sabaoui: La nostra invasione “pacifica” a livello europeo, ben condotta, non è ancora terminata. Vogliamo agire simultaneamente in tutte le nazioni ospitanti. Poiché ci fate un posto via via maggiorea casa vostra, avremmo torto di non profittarne. Saremo il vostro cavallo di Troia. In nome dei diritti dell’uomo, nei quali vi impastoiate, non siete riusciti ad altro che a incatenarvi da soli. Guardate, se parlaste come vi parlo io in Algeria, o in Arabia Saudita, sareste, nel migliore dei casi, immediatamente arrestati. Avete creato delle leggi per punire quelli dei vostri che avessero dei propositi razzisti a nostro riguardo. Vedete fin dove arriva la vostra cecità. Trovate normale che dei giovani “beurs” (immigrati arabi) vadano a fare il loro servizio militare in Algeria!

Quando dite che i “giovani” dei sobborghi sono degli esclusi, siete ancora la a colpevolizzarli. Khaled Keldal, del quale vi ho parlato non era un escluso, aveva una famiglia e aveva compiuto gli studi alle secondarie. Ciò che questi giovani non vi perdonano è che non sapete farvi rispettare da loro! Perché dovrebbero rispettare La Francia che capitola davanti a loro, che si offre agli immigrati a colpi di aiuti e vantaggi sociali. La Francia dovrebbe essere come una vecchia signora che deve pagare per ottenere certi favori. Non si rispetta se non ciò che si teme.

Quando avremo preso il potere, non vedrete più immigrati arabi bruciare le auto, rubare nei grandi magazzini o trafficare la droga. Sapranno che il castigo è implacabile: il furto significa l’amputazione e il crimine la pena di morte; che non abbiamo abolito.

Noi vinceremo, perché la nostra causa è giusta. Allah Akbar!