|
||
|
E'
il più antico combustibile che si conosca, utilizzato da
millenni per cucinare e riscaldare.
Il
carbone che si estrae dal sottosuolo è detto fossile; si è formato dalla
trasformazione di materiali che hanno subito un processo di fossilizzazione. Ci sono vari tipi di carbone che si differenziano per il
loro potere
calorifero. Il carbone però può essere anche ottenuto dalla
combustione del legno in presenza di poca aria e in questo caso viene
chiamato carbone artificiale. Il carbon fossile viene estratto dalle miniere; esse sono di due tipi:
a cielo aperto,
in galleria o
in pozzo. Le miniere a cielo aperto provocano danni irreparabili al
paesaggio e un notevole grado di inquinamento. Le miniere in galleria sono
meno inquinanti, ma comportano un lavoro molto faticoso e pericoloso per i
minatori a causa della presenza di gas "grisou". Il
gas naturale si trova nel sottosuolo, normalmente negli stessi giacimenti
in cui giace il petrolio, o associato ad esso, disciolto o raccolto in
sacche o tasche superficiali (gas di copertura), oppure il giacimento è
costituito esclusivamente da gas naturale, qualche volta come metano quasi
puro (dry gas) o più spesso unito ai vapori di idrocarburi condensabili (wet gas). Il
petrolio è il principale combustibile
fossile liquido. E' costituito da una miscela di idrocarburi (molecole
costituite da carbonio e idrogeno) che derivano dalla decomposizione
in ambiente marino, al di sotto delle coperture sedimentarie, di organismi
animali e vegetali. Poiché i tempi naturali di formazione del petrolio
sono di decine di milioni di anni, e lo sfruttamento è invece
rapidissimo, questa fonte, al pari degli altri combustibili fossili, è da
considerarsi praticamente non rinnovabile. Le centrali nucleari sono centrali termiche nella quali il calore proviene dalla fissione nucleare, cioè dalla scissione di nuclei di uranio quando sono bombardati da neutroni. La scissione è accompagnata dalla produzione di energia sotto forma di calore, come previsto dalla famosa relazione dedotta da Einstein nell'ambito della relatività, quando la massa complessiva dei nuclei finali è minore di quello iniziale (difetto di massa). Durante la reazione vengono prodotti anche altri neutroni che provocano nuove fissioni, in una reazione a catena . Il calore prodotto viene asportato con un fluido refrigerante che può essere acqua o gas. |
|