Procedimenti geometrici per la costruzione delle tangenti a una parabola uscenti da un punto


Teorema 1


Data una parabola di fuoco F e direttrice d e chiamato H la proiezione ortogonale di un suo punto P sulla direttrice d, la bisettrice dell’angolo FPH è la tangente in nel punto P alla parabola.

Dim.

Tracciata la bisettrice come da enunciato si osserva che essa non può avere un altro punto P’ in comune con la parabola, se così fosse:

  1. P’H sarebbe congruente a P’F perché P’ appartiene all’asse di FH (il triangolo FPH è isoscele per la definizione di parabola come luogo di punti, quindi la bisettrice dell’angolo al vertice è anche asse della base).
  2. Chiamata H’ la proiezione ortogonale di P’ sulla direttrice dovrebbe anche essere P’H’ congruente a P’F (perché P’ appartiene alla parabola), per la proprietà transitiva della congruenza si avrebbe allora P’H congruente a P’H’
  3. Se ora si considera il triangolo P’HH’, rettangolo in H’, si giunge all’assurdo che esisterebbe un triangolo rettangolo con l’ipotenusa congruente a un cateto.

Questo teorema permette di costruire con riga e compasso la tangente ad una circonferenza in un suo punto

Dal punto di vista analitico permette di trovare l’equazione di tale tangente senza utilizzare la condizione di tangenza.

tg parabola1.jpg (14742 byte)



Teorema 2 (di Zanzottera)


Le rette tangenti ad una parabola di fuoco F, uscenti da un punto P ad essa esterno, passano per i punti che si ottengono intersecando la circonferenza di diametro PF con la parallela alla direttrice passante per il vertice.

Dim.

  1. Tracciamo la retta tangente alla parabola in T, uscente da P e indichiamo con H la proiezione ortogonale di T sulla direttrice d, il triangolo FTH è isoscele su FH (per la definizione di parabola come luogo di punti), mentre la retta PT è bisettrice dell’angolo FTH (per il teorema precedente). Chiamato M il punto di intersezione del segmento FH con la retta PT, possiamo affermare che TM altre ad essere bisettrice del triangolo FHT è anche mediana e altezza, il punto M allora apparterrà alla semicirconferenza di diametro PF (perché essendo PFM un triangolo rettangolo è inscrittibile in una semicirconferenza).
  2. Consideriamo adesso il triangolo FHL, dove L è la proiezione ortogonale di F sulla direttrice, per il teorema di Talete la parallela all direttrice che passa per il vertice V (punto medio di FL) passa anche per M.
  3. Possiamo allora concludere che M appartiene alla circonferenza di diametro PF (punto 1) e alla parallela alla direttrice che passa per V (punto 2) c.v.d.

tg parabola2.jpg (13919 byte)

Per l’unicità della retta per due punti, questo teorema permette di costruire con riga e compasso la tangente ad una circonferenza per punto che non le appartiene: basta unire P con M
Dal punto di vista analitico permette di trovare l’equazione di tale tangente senza utilizzare la condizione di tangenza.