Licks on Line |
In linea di massima si può
veramente dire che il 95% della musica occidentale è costituito,
fondamentalmente, da materiale scalare "classico" come: scale maggiori,
minori melodiche e armoniche, pentatoniche/blues, e, in minor misura, scale
diminuite ed esatonali. Si può quindi affermare, a buon diritto,
che la conoscenza approfondita di questi elementi armonico/melodici, sia
un bagaglio più che sufficiente per il musicista contemporaneo.
Non dimentichiamoci che per conoscere
veramente in profondità questo materiale "base" non basterebbe
neanche una vita intera!
Ma ogni tanto può essere
utile rinfrescare le proprie orecchie con nuove sonorità da cui
trarre ispirazione.
Le combinazioni di suoni ottenibili
dalle 12 note del nostro sistema sono veramente innumerevoli e un ruolo
importante, in questo senso, è costituito proprio dalle scale pentatoniche.
Non a caso, la maggior parte delle sonorità della musica etnica
sparsa per il mondo è costituita da pentatoniche di varia natura.
Col termine "pentatonica" intendiamo,
in questo caso, una qualsiasi combinazione di 5 suoni in successione scalare.
Questa volta vorrei parlarvi, in
particolare, di quella che potremmo denominare "pentatonica misolidia"
- o "di dominante" - la cui struttura è: T 3 4
5 b7 (C E F G bB in tonalità
di DO).
La nota più caratteristica
di questa scala è la terza maggiore. Infatti, paragonandola alla
struttura della più ben nota pentatonica/blues ( T b3 4 5 b7 ),
l'unica nota che si differenzia è proprio la terza che risulta minore
nella pentatonica/blues e maggiore nella pentatonica di dominante.
Potremmo, quindi, pensare a questa
scala come ad una pentatonica minore con la terza maggiore (sic!) facilitando
in questa maniera il suo processo di memorizzazione.
Come la pentatonica/blues contiene
al suo interno le note dell'arpeggio m7 (T b3 5 b7), così nella
nostra scala sono presenti le note dell'accordo di 7 dominante (T 3 4 5
b7). Da qui il terribile appellativo di "pentatonica di dominante"!
Come suona? Alla grande!
Provate ad improvvisare utilizzando
questa scala su un pedale di G7sus4 e vi sentirete subito nel cuore
dell'India più mistica, tra fachiri, santoni, e mangiatori di fuoco.
Se volete un esempio pratico dell'uso
di questa pentatonica in un contesto occidentale (virtualmente qualsiasi
disco di musica indiana contiene questa sonorità), ascoltate i dischi
di John McLaughlin con la Mahavishnu Orchestra e con Shakti: capolavori
che non dovrebbero mancare nella collezione di un serio chitarrista (e
buon amante di musica).
Ecco le 5 diteggiature della pentatonica
misolidia in tonalità di DO partendo dalla nota più bassa
a disposizione nella tastiera. E' necessario ricordare che il nome dato
alle varie diteggiature è direttamente correlato alla nota più
bassa da cui esse cominciano (es. poichè la nota più bassa
della prima diteggiatura di do misolidio che incontriamo sulla chitarra
è la quarta nota della scala, chiameremo questa diteggiatura "dit.4"
etc.).
Infine tre licks basati su questa sonorità.
Sono solo degli esempi, a voi il compito di crearne altri.
Ricordate che la composizione di frasi musicali è il miglior
metodo, assieme alle trascrizioni dai dischi, per imparare il linguaggio
improvvisativo, in quanto, permettono di sperimentare nuove sonorità
e direzioni che, una volta assimilate ed interiorizzate, usciranno naturalmente
fuori in un contesto istintivo come (o come dovrebbe essere) l'improvvisazione.
"Print Dedalo" download mp3 |
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