OPERE:

1.  Polemica poetica tra Antoni Fiore de Bosa e Sebastiano Moretti de Tresnuraghes, annu 1887. Si tratta di 20 ottave manoscritte,con firma autografa del Moretti,composte all'età di 18 anni con evidente scopo esercitativo. Sotto il titolo A un'infame maridu,il giovane poeta propone un attacco feroce, che mette già in risalto la sua vis polemica,verso un marito violento nei confronti della moglie.La risposta, del poeta bosano Antoni Fiori Solinas, è intitolata Controcantu.Il manoscritto è conservato presso l'archivio privato della famiglia Corona di Tresnuraghes.

2.   Anacreontica in dialettu logudoresu.Elegia anacreontica,compendio della vita e tragica fine di Umberto Primo,'Secondo Re d'Italia',assassinato a Monza il 29 luglio 1900 dall'infame Gaetano Bresci di Prato,8 Agosto 1900. 65 strofe dedicate alla regina Margherita <<con il largo contributo di lacrime e preci di tutto un popolo che ha amato il Re magnanimo e buono>>.La prima opera di impegno compositivo del poeta tresnuarghese.

3.      Su gridu de su minatore. 46 ottave,scritte probabilmente nel 1904, sulle condizioni dei minatori dell'iglesiente, sulla necessità di aderire ad una organizzazione come la Lega e di sostenere la candidatura di un leader combattivo e carismatico(martire de sa vida sociale) come Cavallera.

4.      Sa devozione in Sardigna. Composta sul finire del 1911,l'opera,dettata dall'esperienza personale del poeta costretto all'esilio anche per l'ostilità delle bigotte del paese,si inserisce in un filone popolare di lunga tradizione e fa leva su uno dei punti forti della satira contadina: la religiosità esteriore, ostentata ma contradetta poi dai comportamenti quotidiani.

5.      Confutazione critica a sa poesia de Salvatore Pintus de Tissi in opposizione a s'opusculu de Moretti "Sa devozione in Sardigna"1912. 38 ottave sullo stesso tema antibigotto.

6.      Sa Volontade e su Destinu. Nella primavera del 1913,Moretti invita il poeta Giulio Fanari (Gusoini 1877-1938) << a trattare con lui in ottava rima, un poema in Logudorese argomentato su:"Sa Volontade e su Destinu". …In quella estate i due Poeti produrranno una dozzina di canti>>(Nino Cannella ,Opere ritrovate di Giulio Fanari Gianni Fois Editore,Cagliari 1996,p. 139.Riporta,purtroppo,solo i versi del Fanari.

7.      Su Parnasu sardu.Raccoglie la corrispondenza poetica del Moretti,esule nell'Iglesiente,e componimenti che vanno dal 1900 al 1919.Contiene le sperimentazioni più ardite del poeta,la proposta di "modelli" sempre più complessi, ma anche la tristezza, la malinconia, la rabbia per quell'esilio coatto al quale era stato costretto dall'arroganza dei compaesani più potenti. Tra tutte, la canzone intitolata S'esule ,rappresenta uno dei punti poeticamente più alti.

8.      Boghes de Sardigna.Sos male chi affligint s'isula e sos remadios.Discursu politicu in rima sarda. 85 ottave composte tra il 1918 e il 1919, tra le più belle del poeta tresnuraghese.

9.      Su valore de sos sardos in gherra.marzo 1920.161 ottave molto curate nella forma, corrette, rielaborate nel corso del primo ventennio del secolo.Il titolo si rifà esplicitamente ai due volumi di Medardo Riccio, il valore dei sardi in guerra,pubblicati a Milano tra il 1917 e il 1920.Già notissimo come improvvisatore nelle gare,il Moretti affidava a questo poema epico il desiderio vivissimo di entrare nell'olimpo dei grandi rimatori popolari "a tavolino".

10.  Sa campana sarda.Avvertimentos e cunsizos a sos Sardos elettores,1920. 60 ottave per cantare la rabbia contro "sa canaglia camurrista",la quasi ereditarietà della carica di consigliere comunale,l'adesione del poeta alle speranze di rinnovamento suscitate dal movimento sardista.

11.  Astuzias e ingannos de sa femina delittuosa.Una prefazione(5 strofe anacreontiche), una Introduzione (43 endecasillabi) e 72 ottave.Il poemetto,del 1920, ripercorre la storia dell'umanità al femminile, da Eva ai fatti di cronaca contemporanea, mettendo in evidenza la decisiva e più spesso deleteria influenza del sesso "debole" nelle vicende umane.Si ricollega ad un precedente illustre:I difetti e le malizie delle donne di padre Luca Cubeddu (Pattada 1784-Oristano 1829).

12.  Moda fatta da Sebastianu Moretti in sa gara de S.Antoni in Tresnuraghes su 26 de Austu su 1922. Il poeta,in occasione del suo rientro in paese dopo il lungo esilio, offre ai suoi compaesani un "modello" assolutamente nuovo:sa moda, un trintases applicato alla rievocazione della vita di un santo, da cantarsi al termine della gara.E' il prototipo delle modas che chiuderanno le gare poetiche fino al 1976. Si presenta con un'isterrida di 14 versi, 7 fiores di 10, sette retrogas giocate volta per volta su una delle parole in cui si articolano i penultimi due versi de s'isterrida (onore-interu-comitadu/gloria-santu-nomen-tou-modellu) e un fiore di chiusura di 11 versi.

13.  Mussolini in Sardegna,10 giugno 1923. Un sonetto di proemio,78 ottave narrativo-esortative e 28 strofe di canzone per i discorsi diretti del duce.L'adesione al fascismo con il gruppo  sardista di Paolo Pili.

14.  Moda fatta da Sebustianu Moretti in s'annu 1926 in Villanova Monteleone pro sa gara in onore de Santu Sebastianu.Moda "trinetina fiorida"

15.  Moda de Sebustianu Moretti cantada in Silanus in onore de S. Antoni Padovanu. Composta negli anni fra il '27 e il '30.

16.  Moda de Pitanu Moretti cantada in Tresnuraghes in occasione de sa festa de Santu Tiriagos . Dall'indicazione del comitato istituitosi nel paese per spostare la festa di S.Antonio al 9 agosto,nel giorno cioè successivo alla festa di S.Ciriaco,possiamo datare la moda tra il 1928 e il 1929.Il vescovo mons. Frazioli esaudirà la richiesta il 25 luglio 1930.

17.  Poesie pubblicate nella rivista "Rassegna Poetica Dialettale",1928:  

                       1 Augurios a "Sa Rassigna".Sonetto.

2       Chie lassat s'anzenu.12 ottave

3        A Sebustianu Satta(in morte de su caru amigu).

4         Su caddu.Sonetto.

5         Pro unu coro.6 quartine di 3 endecasillabi e un settenario.

6     Su curridore.Sonetto  

             18. Altre Opere "Minori" 

19. Ottave e dediche

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 Altri Poeti estemporanei Sardi

- Domenico Mura

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