Sommario:
  • Introduzione
  • Cenni sui recettori
  • Requisiti di un lavoro di tecnica
  • Gli esercizi
  • Esercizi di coordinazione
  • Esercizi di sensibilità
  • Esercizi specifici delle nuotate

  • Introduzione

    La tecnica nella nuotata è fondamentale perché ha il compito di rendere economico e redditizio il movimento in acqua. E’ lo strumento con cui si costruisce una nuotata bella esteticamente ma soprattutto efficace. Gli stili di nuotata sono quattro, ma si differenziano per ogni atleta in piccoli particolari derivanti da struttura fisica, mobilità articolare, capacità di coordinazione, ecc.

    L’obiettivo degli esercizi di tecnica è porre l’attenzione dell’atleta su particolari della nuotata, migliorando la propria sensibilità in acqua, ed espandendo il suo bagaglio motorio, facendo sì che possa modellare la nuotata per lui più efficace. Esistono decine di esercizi di tecnica, ma altri possono essere ancora inventati: una volta individuato l’aspetto da focalizzare, basta pensare a come si possa metterlo in evidenza per sottolinearlo; l’unica cosa da tenere ben presente è che l’attenzione può essere indirizzata su un solo particolare per volta.

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    Cenni sui recettori

    Per interagire col mondo esterno, il corpo umano deve recepire gli stimoli esterni che sono tattili, olfattivi, visivi, uditivi e gustativi. E’ ovvio che i recettori adatti per questi stimoli sono nell’ordine: la pelle, il naso, gli occhi, le orecchie e la lingua. Nel processo di apprendimento è bene scegliere molto bene gli stimoli da inviare, poiché sono fondamentali per trasmettere la conoscenza. I recettori utilizzati in prevalenza in una spiegazione sono quello visivo ed uditivo, ovvero si spiega a parole e a gesti, ma nel nuoto è molto difficile che poi i canali usati per ricevere la spiegazione possano essere utilizzati durante l’esecuzione del movimento. Qui intervengono dei recettori, che fanno parte se vogliamo delle sfera tattile che sono detti propriocettori e permettono la conoscenza di come il corpo occupa lo spazio, ovvero di quali sono le posizioni degli arti, quali le tensioni muscolari da incrementare o diminuire per ottenere un certo movimento, ecc.

    Va da sé che i propriocettori rivestano una fondamentale importanza e sono quelli che vanno stimolati negli esercizi di tecnica.

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    Requisiti di un lavoro di tecnica

    Requisito basilare e indispensabile è che l’atleta metta la massima attenzione nell’esecuzione dell’esercizio: non sono necessarie (salvo diversa e specifica richiesta) velocità elevate di esecuzione, piuttosto è richiesta una certa precisione nell’esecuzione dei movimenti. Per far sì che la soglia di attenzione rimanga alta, un lavoro di tecnica richiede recuperi abbastanza elevati in modo da partire riposati per ogni ripetuta.

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    Gli esercizi

    Quello che seguo non è un ordine di importanza, anche perché ritengo che tutti gli esercizi di tecnica siano importanti allo stesso modo. Cercherò solamente di organizzarli per categorie, anche se una classificazione è molto difficile.

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    Esercizi di coordinazione

    Fanno parte di questa categoria gli esercizi mirati al miglioramento della coordinazione dei movimenti; dal punto di vista teorico, possiamo dire che questi esercizi richiedono l’accostamento di movimenti inconsueti, in modo da mantenere vigile l’attenzione sulle sequenze dei movimenti. Dal punto di vista della difficoltà è un po’ come quando si sanno muovere le braccia e le gambe separatamente le une dalle altre e bisogna metterle insieme.

    Esempi di esercizi di coordinazione sono: 3 bracciate a delfino, 6 dorso (3 cicli), 3 rana, 6 stile (3 cicli) oppure la mescolanza di stili come possono essere: gambe delfino e braccia stile; gambe delfino e braccia dorso; gambe delfino e braccia rana; gambe rana e braccia dorso; gambe rana e braccia stile; gambe rana e braccia delfino; gambe stile e braccia delfino; gambe stile e braccia rana.

    Ovviamente alcuni di questi esercizi possono essere considerati anche facenti parte di altre categorie come vedremo in seguito.

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    Esercizi di sensibilità

    Questo tipo di esercizi pone l’attenzione più che sul gesto tecnico sulla sensibilità all’acqua, cioè aiuta a sentire la "presa" ed a concentrarsi sulle sensazioni della nuotata.

    Gli esercizi di questa categoria, vengono eseguiti o al di fuori del contesto delle nuotate obbligate oppure nuotando negli stili obbligati e sopprimendo vari "recettori".

    Esempi di esercizi di sensibilità sono: nuotata ad occhi chiusi, nuotata a pugni chiusi, galleggiamento e spostamenti tramite remate. Le remate sono i movimenti tipici del nuoto sincronizzato, vengono eseguite muovendo alternativamente entrambe le mani e gli avambracci verso l’esterno e verso l’interno, su un piano perpendicolare alla direzione di avanzamento e parallelo al piano contenente il corpo:

    Le remate possono essere eseguite in posiziona prona o supina, con le braccia verso l’alto o verso il basso tentando di spostarsi nelle quattro direzioni. Poiché il movimento deve avvenire solo tramite il movimento delle mani si migliora notevolmente la sensibilità nella presa sull’acqua. Le gambe vengono mosse leggermente per non farle affondare.

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    Esercizi specifici delle nuotate

    Al fine di migliorare la nuotata negli stili obbligati si preferisce come accennato nell’introduzione focalizzarsi su un aspetto per volta che può essere: la respirazione, la bracciata, la gambata, la coordinazione. Di seguito propongo la descrizione degli esercizi che ho eseguito e proposto nella mia carriera di nuotatore/allenatore. Non è l’elenco completo di tutti gli esercizi, ma ce ne abbastanza per divertirsi…

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