APPELLO ALLA MOBILITAZIONE

 

Gli effetti devastanti della politica liberista del governo D’Alema si stanno abbattendo contro migliaia di proletari nella nostra città e più in generale nel Paese.

Con la nuova legge sulle locazioni si è praticamente cancellato ogni residuo diritto alla casa e favorito in maniera speculativa il mercato privato, con il risultato che vi saranno, nell’anno giubilare, oltre diecimila sfratti a Roma.

 

In Italia, in nome e per conto del cosiddetto "libero mercato", nonostante vi sia una percentuale ridicola di alloggi di edilizia residenziale pubblica, rispetto al resto dell’Europa, il Parlamento nella sua totalità ha determinato con l’approvazione della nuova legge due fasce per il mercato degli affitti: una completamente libera (contratti di quattro anni più quattro) ed una cosiddetta controllata basata su accordi territoriali tra le Confederazioni sindacali (Sunia, Sicet, Uniat ed Unione Inquilini) e le rappresentanze dei proprietari, con contratti di tre anni più due. Per questa seconda fascia saranno disponibili fondi pubblici per oltre duemila miliardi nel triennio 1999-2001, soldi che avrebbero invece consentito l’acquisto di migliaia di alloggi pubblici.

In questo modo si è praticamente sancita la fine del diritto alla casa popolare, finanziando, con soldi pubblici, le grandi proprietà edilizie e le cooperative che non riuscivano più a "piazzare" sul mercato i propri immobili e contemporaneamente si sono favoriti quei sindacati che, in seguito alla sentenza della Corte Costituzionale che aveva decretato l’incostituzionalità dell’obbligo per gli inquilini ad essere rappresentati dai sindacati "maggiormente rappresentativi" nella stipula dei patti in deroga, avevano visto calare precipitosamente il numero degli iscritti e quindi degli introiti.

A tutto ciò si aggiunge la vendita del patrimonio pubblico e l’affidamento ai privati di ciò che rimarrà di case popolari con l’obiettivo di metterle a "reddito", cancellando così qualsiasi concezione della casa come diritto sociale.

A Roma sono stati già decisi, subito dopo il 15 gennaio, sfratti al ritmo di cinquanta al giorno, con il risultato che migliaia di persone (soprattutto anziani ai quali era stato finora bloccato lo sfratto) verranno buttate in mezzo alla strada.

E’ necessario che su questa emergenza si crei un forte fronte di opposizione e di lotta per chiedere:

L’IMMEDIATO BLOCCO DEGLI SFRATTI

UN PIANO DI EMERGENZA PER LA CITTA’ DI ROMA, DOVE GIA’ MIGLIAIA DI PERSONE VIVONO IN CONDIZIONI DISUMANE, PER ARRIVARE ALL’ACQUISTO DI MIGLIAIA DI ALLOGGI PUBBLICI

 

Per questo invitiamo tutti gli sfrattati della città, le realtà di lotta ed antagoniste, i compagni e le compagne a partecipare all’assemblea che si terrà SABATO 15 GENNAIO ALLE ORE 15.00 PRESSO LA CASA DELLO STUDENTE A VIA CESARE DE LOLLIS, per costruire insieme le mobilitazioni ed i picchetti antisfratto quartiere per quartiere e per arrivare in tempi rapidi ad una grossa manifestazione cittadina.

 

Coordinamento cittadino di lotta per la casa

Coordinamento comitati antisfratto