Lotto Story

John J. ha scoperto il gioco del lotto per puro caso, come spesso succede a molti.
Nel Marzo 1998, entra in possesso dei risultati dell'ultimo anno d'estrazioni del lotto, stampati da un giornale.
"Facile", dico tra me, "il gioco a tutte le ruote mi sembra uno scherzo da ragazzi, è più facile di un cruciverba."
Gioco, e vinco a colpo.
Gioco ancora e vinco di nuovo.
Continuo a giocare tra altalena di vincite a colpo ed inevitabili sconfitte.

Qui arriva il difficile, "occorre un metodo scientifico", mi dico.
Non sapevo come avvenissero le estrazioni, se in un'unica sede, se i numeri appena pescati erano ributtati dentro e cosi' via.
Mi accorsi che spesso uscivano gli stessi numeri, allora pensai che i numeri appena sortiti fossero ributtati dentro per procedere all'estrazione della ruota successiva.
Ah, se si potesse giocare in tempo reale, pensai.

Costruisco allora un modello matematico impostando i parametri in modo da simulare la realtà delle estrazioni, una specie di statistica a rovescio, senza nessuna pretesa. Finalmente vinco ambi su ruota.

Le cose procedono tranquillamente fino a quando esplode lo scandalo sulla ruota di Milano.
Improvvisamente scopro che le estrazioni avvengono in maniera indipendente, con dieci urne diverse e situate in altrettante città. Capperi, come faceva a funzionare il mio modello che non teneva conto di ciò?
Devo rivedere tutto mi dissi.

Nuovo modello e nuove vincite, ma sempre più rare, per vincere devono aumentare sempre di più il numero di giocate, il rendimento è basso, troppo basso. Allora decido di smettere con gli ambi, giocherò gli estratti.
Vinco.

Mi succede un giorno d'estate, dieci previsioni, otto numeri centrati a colpo, mi viene un dubbio, com'è possibile prevedere con dei banali calcoli che una manina, in modo casuale, vada proprio a pescare quel numero che ho previsto? Allora con calcoli più raffinati si potrebbe prevedere tutti gli eventi del futuro! Non mi preoccupo più di tanto.
Sorrido, sono al mare.

Vinco di nuovo, pero' succede che metto in gioco numeri che nessun altro gioca.
Come mai?

Il ricevitore mi spiega che si giocano i numeri centenari, anche la televisione di stato li rileva, e tutti li inseguono. Io vado contro corrente. Cerco di adeguarmi ed inizio a studiare i centenari.
Occorrono archivi più profondi e non solo quei 4/6 mesi come facevo normalmente.
Non riesco a spiegarmi come faccia un numero a tardare cosi' tanto.

M'informo sulle tecniche d'imbussolamento ed estrazione, e comincio a pensare che i numeri centenari per qualche strano motivo rimangono nel fondo dell'urna. I bambini hanno braccine corte e non arrivano a pescarli.
Va bene, ma si potrà pure calcolare il massimo ritardo assoluto, ci sarà un limite ragionevolmente invalicabile, oppure tutto è una truffa?

Sono costretto a fare dei calcoli.
Se l'evento "numero centenario" è un'anomalia, un errore, allora mi sembra giusto un approccio gaussiano al problema.
Cavolo, non esiste un ritardo massimo assoluto, il limite è asintotico e può arrivare all'infinito.
E' poi giusto sfruttare cosi' delle gaussiane asimmetriche?

E' la fine, mi crolla un mito, quello della facilita' di vincere a tutti i costi.
Intanto su Genova qualcuno si è venduto la casa per continuare a giocare.
Mi rendo conto all'improvviso che ha avuto sola fortuna per vincere cosi' spesso.

La consapevolezza mi porta ad una maggiore prudenza, come conseguenza inizia inesorabilmente a perdere.
Tento di recuperare i vecchi metodi. E' impossibile, non li posso più accettare, sono privi di serie basi matematiche.
Smetto di giocare, ma saltuariamente punto qualcosa, non resisto, l'assuefazione al gioco dei primi mesi è come quella da nicotina e forse peggiore.

Mi sono reso conto di aver fatto un cammino a rovescio per scoprire quel che tutti sanno, il lotto è solo un giuoco d'azzardo, applicato da uno stato ingordo di tasse, e come tale va considerato.

Finisce qui la "lotto story" di john j, una paginetta romanzata.
La realtà è che di lotto, di matematica e di fisica, ne so di più di chiunque altro, per questo ha deciso di fare una paginetta sul lotto.

La scienza e' talvolta inadeguata a descrivere la realtà, ma e' il bene più prezioso a disposizione e non abbiamo altro.
La verità, su un argomento come questo, è difficile da divulgare, e non sempre è accettato facilmente.
Che il mio vero nome sia john j. o un altro non ha alcun'importanza, sto non vendendo nulla e voglio convincervi di niente, piuttosto guardatevi da chi vuole mantenere ignoranza e aloni di mistero, oppure crea confusione con argomenti difficili da seguire rendendo servigio ai truffatori.

Siate onesti e solidali con il vostro prossimo, la verità e la conoscenza saranno allora a disposizione di tutti, che poi sia giusto o sbagliato dipende solo dalla vostra morale.

Cordialmente: john j, cittadino del mondo.

Torna alla pagina del Lotto Italiano