IL VOMITO


Nel neonato un certo grado di rigurgito o vomito è fisiologico.
Il piccolo non possiede la "valvola" che nell'adulto impedisce al cibo nello stomaco di tornare indietro nell'esofago e poi in bocca. Ci sarà sempre un po' di reflusso esofageo, e il rigurgito può essere presente fino al momento della poppata successiva.
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Finchè il bimbo rigurgiterà quantità modeste e il rigurgito si limita a sporcare solo il tovagliolino non va fatto nulla tranne alleviare il fastidio facendo assumere al piccolo una posizione prona a quarantacinque gradi dopo mangiato e per circa mezz'ora. In questa posizione l'aria contenuta nello stomaco forma una sorta di valvola che chiude l'esofago impedendo il rigurgito.

Se però il bimbo mostra sofferenza e piange dopo il pasto e quando rigurgita, è possibile che anche quel lieve reflusso dia bruciore all'esofago e a lungo andare possa provocare una esofagite.
In questo caso si può ricorrere a un preparato antiacido che rivesta le pareti dell'esofago prima e dopo il pasto (maalox).

Un altro segnale di allarme è quando il rigurgito diventa un vomito a "getto", cioè viene "sparato" lontano . Questo significa che lo stomaco trova una ostruzione nello svuotarsi nel duodeno perchè è ristretta la valvola che separa lo stomaco dal duodeno, il piloro. Può essere un semplice spasmo temporaneo, e si risolve con un farmaco pro cinetico (plasil), ma qualche volta è presente una vera ipertrofia muscolare che va accertata con una ecografia ed eventualmente risolta con un piccolissimo intervento chirurgico. In questo caso c'è sempre un rallentamento o arresto della crescita ponderale.

In altri casi il vomito rappresenta un sintomo di una malattia che coinvolge l'intero organismo:

Nelle infezioni intestinali, le gastroenteriti, l'organismo tenta di eliminare le tossine sia con la diarrea che con il vomito.
Mentre la diarrea non va bloccata perchè serve a lavare l'intestino dai microbi, il vomito aggrava la situazione perchè impedisce una adeguata reidratazione del piccolo. Va fermato con farmaci Anti vomito , all'inizio intra muscolo (1/2 -1 fl. di plasil) e poi x os.(plasil sciroppo)

Oltre a causare disidratazione, il vomito, specialmente quando associato a febbre, provoca il formarsi dell' "acetone". Questo metabolita altera la risposta dell'organismo alla febbre che si alza e diventa difficile da controllare con gli antifebbrili. La febbre alta, disidrata ulteriormente e si formano altri chetoni. Si instaura un circolo vizioso che deve essere interrotto con la reidratazione mediante liquidi zuccherati. Per poter reidratare il bimbo va fermato il vomito.
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Il vomito è anche presente se esiste una ostruzione dell'intestino.
Questa è una situazione grave e urgente. Si riconosce perchè non c'è emissione di feci e spesso neanche di gas. Ciò avviene per una ostruzione meccanica (volvolo, invaginazione dell'intestino) , o per una paralisi dei muscoli intestinali reattiva a una forte infiammazione (appendicite). In questi casi fermare il vomito non ha alcun senso: bisogna rimuoverne la causa!

Il vomito può essere un sintomo di allergia o intolleranza alimentare, ma in questo caso si accompagna spesso a dermatite atopica, alterazioni dell'alvo e rallentamento della crescita.

REGOLE FACILI

1) verificare il tipo di rigurgito ( quantità, frequenza, sul tovagliolo, a getto, pianto)
2) provare con la terapia di posizione
3) verificare la crescita ponderale
4) verificare le feci
5) verificare la temperatura
6) in caso di dubbio e con queste informazioni, rivolgervi al pediatra.

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