Cuba: spiaggia di Santa Maria - Fotografia di Luigi Sisinna (Nikon F90X)

 

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Cuba - Isola dell'America, la più grande delle Antille; con le isolette più vicine costituisce una repubblica. Il nome di Cuba deriva da quello della città omonima, ora Puerto de Nuevitas. Superficie km2: 114.524; popolazione: abitanti5.926.687 (1953); densità 51,7 per km2. Capitale: Avana.

Condizioni fisiche. - L'isola ha forma molto allungata (1300 km) ed è in massima parte bassa e pianeggiante o ondulata; appena un quinto della sua superficie è montuoso. La più importante zona montagnosa è formata dalla Sierra Maestra, catena che s'innalza parallelamente alle coste SO per 250 km (Pico Turquino, 2000 m.s.m.); altro rilievo notevole è nella parte occidentale, la sierra de Los Organos (760 m).
Le coste presentano una serie di baie profonde e talvolta ramificate, ottimi porti naturali (Avana, Nuevitas, Mariel, Cienfuegos, Santiago, Guantanamo, ecc.).
Il clima è tropicale, con temperature medie annue che si aggirano sui 25°C; l'escursione annua è notevole (medie di 10°C-12°C in gennaio - febbraio e di 30°C-35°C in luglio e agosto).
Le piogge (1200-1500 mm annui) cadono per la massima parte da maggio a novembre; durante tutto l'anno soffiano sull'isola gli alisei di NE, mentre, soprattutto d'inverno, sono frequenti i Nortes, venti freddi e violenti. Spesso l'isola viene colpita dai cicloni, specie in agosto - settembre.

Condizioni demografiche e ordinamento dello stato di Cuba. -Al tempo della scoperta, Cuba era popolata da indiani Ciboney, in numero di circa 250 mila, agricoltori e pescatori abilissimi. Ora indiani puri non se ne trovano più, perché si sono incrociati con i Bianchi e i Negri. Prevalgono invece i Bianchi (71%); i mulatti sono il 15%, i Negri il 26,6% (numerosi specie nella parte orientale).
Oltre un quarto della popolazione vive in centri con più di 10.000 abitanti e la sola capitale, Avana, la città più importante delle Indie occidentali, ne conta il 13%. Cuba è suddivisa in 6 province.

Condizioni economiche. -  Intensa è la vita economica di Cuba, fondata principalmente sull'agricoltura. La coltivazione della canna da zucchero rappresenta i 4/5 del valore delle esportazioni cubane. La coltivazione della canna occupa1.200.000 ettari.
Ben noto è il tabacco cubano, coltivato su 51.000 ettari; grandi manifatture di tabacco si trovano all'Avana.
Dalle foreste si ricavano legnami diversi, come mogano, ecc.
Cuba possiede giacimenti di minerali di ferro, rame, cromo, manganese e giacimenti petroliferi.
Massimo porto è l'Avana, cui fanno capo i 3/4 delle navi che entrano nei porti cubani.
'isola dispone di 3200 km di strade ordinarie e di 5600 km di ferrovie (linea principale Avana - Santiago, che percorre l'isola quasi da un capo all'altro.

Storia di Cuba (dal 1492 al 1954). - Scoperta il 28 ottobre 1492 da Cristoforo Colombo (primo viaggio), che vi tornò nel 1494 (secondo viaggio), venne conquistata alla corona di Spagna da D. Velazquez de Cuéllar, che vi sbarcò nel 1511, assumendone il titolo di governatore, sconfisse l'indiano Hatuey, fondò Baracoa (1512), Santiago de Cuba (1512), Puerto Principe, poi Camaguey (1514) e S. Cristbal de la Habana (1515).
Gli indiani scomparvero rapidamente malgrado l'apostolato del Las Casas, e sin dal 1523 si iniziò l'introduzione di negri.
Cuba, capitaneria generale con giurisdizione su Florida e Luisiana, e centro del dominio spagnolo nelle Antille, costituì uno dei punti di riunione delle flotte dirette dal Messico in Spagna. subì frequentissimi assalti da parte dei corsari (va ricordato il saccheggio dell'Avana compiuto nel 1555 da J. de Sores); finché nel 1697 il trattato di Ryswyk, concluso tra Spagna, Francia ed Inghilterra, poneva termine anche alla guerra di corsa (esercitata allora dai francesi) nel Mar delle Antille.
Con l'avvento dei Borboni sul trono spagnolo, i porti dell'isola, soprattutto Avana, incominciarono a svilupparsi per l'aumentato commercio.
Durante la guerra dei 7 anni, dopo l'assedio del giugno - agosto 1762, Avana venne conquistata dagli inglesi (G. Pocock e Lord Albermarle); il dominio inglese, che finì con la pace di Parigi del 1763, ebbe benefiche conseguenze sullo sviluppo e il commercio.
Allo scoppio della rivoluzione nelle colonie spagnole, Cuba rimase in possesso della corona, e a partire dal 1820 venne ristabilito un governo assoluto, abolendo la libertà di stampa, togliendo quindi a Cuba il diritto di essere rappresentata alla Cortes.
Seguirono lunghi anni di cospirazioni contro i patrioti (esecuzione di F. de Aguero y Velasco e A. M. Sanchez, di S. Pimienta e A. Dodge, ecc.).
Nel 1868 (10 ottobre: "grito de Yara") scoppiava la lotta aperta, che iniziava la "guerra dei 10 anni" sotto la guida di C. M. de Céspedes, di F. V. Aguilera, di S. Cisneros y Bétancourt, I. Agramonte, pio di Maximo Gomez.
Si dichiarò l'indipendenza, si elesse presidente il de Céspedes e si promulgò una costituzione; ma più volte sconfitti dagli spagnoli, il 1° febbraio 1878 gl'insorti furono costretti a firmare la pace del Zanjon con il generale Martinez Campos, rinunciando alle loro aspirazioni politiche.
Le riforme promesse col trattato del anjon non vennero applicate (salvo l'abolizione della schiavitù, nel 1886) e il malcontento continuò.
J. Martì, poeta, scrittore e patriota, nel 1892 fondava negli Stati Uniti il Partito rivoluzionario Cubano; nel 1895 la lotta scoppiava di nuovo, capeggiata dal Gomez, da A. Maceo, da C. Garcia e dal Martì.
Il 13 settembre il Cisneros assunse la presidenza del governo rivoluzionario; gli Spagnoli inviarono il generale V. Weyler, che diede inizio a una violenta repressione del moto insurrezionale. La resistenza continuò ugualmente, alimentata dagli Stati Uniti, che intervennero direttamente dopo la misteriosa esplosione della nave nordamericana "Maine".
La disfatta degli Spagnoli trovò sanzione nella pace firmata a Parigi (10 dicembre 1895), per la quale essi rinunziavano a Cuba, ultimo loro possedimento in America.
Tuttavia fino al 1902 Cuba fu governata militarmente dagli Stati Uniti, i legami con i quali vennero confermati anche nell'Emendamento Platt alla costituzione approvata il 21 febbraio 1901 dall'Assemblea Costituente.
Il 20 maggio 1902 assumeva il potere il presidente eletto T. Estrada Palma, ma nel 1906 scoppiava contro di lui la rivolta del partito liberale capeggiata da J. M. Gomez.
Questa ebbe come conseguenza un secondo periodo di occupazione militare nordamericana. Nell'aprile 1917 Cuba dichiarò guerra alla Germania. Nel 1920 vi fu una crisi economica, determinata dal collasso del prezzo dello zucchero.
Nel 1924 venne eletto presidente G. Machado y Morales, liberale, il quale andò stabilendo un regime dittatoriale e nel 1928 fece riformare la costituzione per sancire la rieleggibilità del presidente; venne così rieletto per il periodo 1929-35.
Ma le misure terroristiche adottate contro l'opposizione fecero sì che Cuba vivesse in perpetua rivolta, finché nell'agosto 1933 lo sciopero generale e la defezione dell'esercito portarono alla caduta del Machado.
Il 5 settembre il governo provvisorio di C. M. de Césedes veniva rovesciato dal sergente Fulgencio Batista che era a capo dell'esercito, e sostituito da una giunta rivoluzionaria di cinque intellettuali presieduta da R. Grau San Martin.
Anche i governi successivi furono tutti sotto l'influenza del Batista, sinché il 15 novembre 1939 si elesse una Assemblea costituente che nel 1940 promulgò una nuova costituzione.
Nel luglio 1940 il Batista come candidato alla coalizione socialista democratica, cui partecipavano i comunisti, sconfisse alle elezioni il Grau (Partito rivoluzionario cubano e repubblicani), e governò fino al 1944.
Dovette affrontare gravi difficoltà economiche; dichiarò legale la "Confederation de trabajadores", e nel dicembre 1941 dichiarò guerra al Tripartito.
Il 1° giugno 1944 il Grau venne eletto presidente: malgrado il suo programma di riforme, si ebbero una serie di crisi e di scioperi, e l'opposizione si rafforzò con la fondazione del "partito del pueblo" da parte del senatore E. Chibas.
Nel 1948 veniva eletto presidente il candidato governativo (della "Alianza republicana autentica"), C. Prio Socarras. Seguì un periodo di misure repressive contro l'opposizione e di corruzione amministrativa; nell'agosto 1951 il senatore Chibas si uccise.
Il 10 marzo 1952 (le elezioni erano fissate per il 1° giugno) il Batista, candidato del partito unitario d'azione, insorgeva con un colpo di stato e si impadroniva del potere; riconosciuto dagli Stati Uniti il 27 marzo, assumeva la presidenza provvisoria il 4 aprile.
Malgrado il ristabilimento (19 maggio) delle libertà costituzionali, sospese nel marzo, seguivano accuse di cospirazione contro i partigiani del Prio, arresti, scontri tra opposizione e polizia (particolarmente gravi quelli del 23 febbraio 1953 all'Avana, e la rivolta del luglio nella provincia di Oriente, cui seguì l'instaurazione della legge marziale e della censura sulla stampa).
Le elezioni svoltesi nel novembre 1954 - senza opposizione, in quanto l'avversario Grau San Martin si era ritirato il 30 ottobre per protesta contro il governo - confermarono al potere il presidente Batista.

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Polonia (km2 311.730) confina a nord col mar Baltico e con l'ex URSS, ad est con l'ex URSS, a sud con la Cecoslovacchia, a ovest con la Germania. Capitale Varsavia.
E' all'ottavo posto fra i paesi europei, compresa la Russia, per estensione; al settimo per popolazione.
I suoi confini sono stati profondamente modificati dalla seconda guerra mondiale, in seguito alla quale essa ha perduto a oriente circa 180.000 km2, passati all'ex Unione Sovietica, e ne ha guadagnati 100.000, costituiti da regioni già tedesche e dalla città di Danzica, effettuando così un notevole spostamento territoriale verso occidente.

Condizioni fisiche - Nei suoi limiti attuali, che solo verso la Cecoslovacchia coincidono, pressoché del tutto, con quelli prebellici, la Polonia mostra un paesaggio pianeggiante nella sua parte centrale e settentrionale, collinare e montuoso in quella meridionale.
La pianura polacca sfuma senza soluzione di continuità da un lato della pianura russa, dall'altro in quella germanica, al pari della quale s'innalza verso il Baltico con una piattaforma poco elevata, ricca di laghi sia nella Pomerania sia soprattutto, più a Est, nella Masuria.
Le coste, che vanno dalla foce dell'Oder fino a una cinquantina di km a est di quella della Vistola, sono basse e orlate di lagune, di cui le due maggiori, corrispondenti alle foci suddette, sono comprese solo parzialmente nella Polonia.
A sud del sopraricordato allineamento di modeste elevazioni costiere, attraversato in direzione sud-nord dal solco della Vistola inferiore, si stende il bassopiano polacco vero e proprio, che presenta molte tracce della morfologia glaciale ed è inciso dal corso mediano della Vistola, dal Bug, dal Notec, dalla Warta e da altri fiumi minori.
I rilievi della Polonia meridionali sono costituiti essenzialmente dai versanti settentrionali dei Sudeti e dei Beschidi, i quali ultimi appartengono al sistema dei Carpazi.
I Sudeti, che risalgono al corrugamento ercinico, hanno forme complessivamente rotondeggianti e culminano ad appena 1603 m. s. m. con lo Sniezka (ted. Schneekoppe).
Di origine relativamente più recente (terziaria) e di aspetto più aspro sono i Beschidi (Babia Gora 1725 m. s. m.) e, più a sud, gli Alti Tatra, la cui cima principale (Gerlachovsky stit, 2663 m. s. m.) resta però, sia pur di poco, in territorio Cecoslovacco.
Le montagne meridionali digradano verso il bassopiano polacco con una zona di altipiani e di bassi rilievi, che dalla Slesia, a ovest di Breslavia, attraverso la cosiddetta Piccola Polonia, continua in territorio dell'ex Unione Sovietica verso Leopoli e culmina al centro con la Lysa Gora (611 m. s. m.).
La Polonia possiede un clima di tipo subcontinentale, che però, a est della Vistola, s'avvicina al tipo prettamente continentale.
A Danzica le medie della temperatura di gennaio e di luglio sono rispettivamente di -1,5 e 17,5 °C; a Varsavia di -3,4 e 19 °C; a Cracovia di -3 e 20 °C.
Per quanto concerne l'idrografia, sono caratteristici, in dipendenza dal clima, i fenomeni del gelo e delle piene stagionali. Ad esempio, il fiume principale, la Vistola, nel cui bacino rientrano i 6/10 della Polonia, rimane ghiacciato per due mesi all'altezza di Varsavia e all'epoca del disgelo provoca inondazioni pericolose.
La rete fluviale è comunque generalmente favorevole alla navigazione interna, pur richiedendo notevoli lavori di drenaggio, tanto che la Vistola può essere risalita fino a Cracovia e l'Oder fino a Opole, mentre i canali artificiali allacciano la Polonia da un lato alla rete germanica (Havel e Sprea), dall'altro a quella russa (Niemen e Pripjat').

Vegetazione e flora - La flora della Polonia nel complesso presenta maggiori rapporti con la flora germanica che non con la Russia.
Nella zona costiera del Baltico si trovano elementi atlantici (Erica tetralix, Myrica gale), con frequenti piante alofile e psammofile.
La parte occidentale del bassopiano polacco è caratterizzata da foreste dove predomina il Pinus silvestris e dal graduale scomparire di elementi atlantici a mano a mano che si procede verso est.
Nella parte meridionale della Polonia prevale la foresta steppica del Ponto con Sipa capillata e Stipa pennata, Prumus fruticosa, ecc.
Nella Polonia di nord-est si trovano in numero ragguardevole elementi settentrionali, e le foreste di conifere hanno la prevalenza su quelle di latifoglie.
La vegetazione della paludosa Polessia è caratterizzata da grandi foreste di pini; dove il suolo è sabbioso s'incontrano frequenti Betula verrucosa e Betula pubescens, Populus tremula e Quercus pedunculata; nelle zone più umide prevalgono i salici.
Sui Carpazi si trovano foreste di faggi e di pini in media fin verso i 1260 m, poi foreste di Pinus mugo.
Molto caratteristica è la flora dei Pieniny, dove s'incontrano numerose piante endemiche.

Fauna - La fauna della Polonia comprende le specie viventi nelle pianure e nelle catene montuose dell'Europa centrale e non mostra caratteristiche particolari.
La presenza di foreste favorisce la vita dei grossi mammiferi: nella grande foresta di Bialowieza vivono non numerosi i bisonti d'Europa, un tempo notevolmente diffusi in tutto il centro europeo.


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