VERTENZE NAZIONALI

 

 

OR.S.A. - ORGANIZZAZIONE SINDACATI AUTONOMI E DI BASE

CO.M.U. - SINDACATO MACCHINISTI FERROVIE

Coordinamento Nazionale "Macchinisti Uniti"

SITUAZIONE VERTENZIALE

ROMA, 15 GENNAIO 2001

Dopo l’incontro col Governo del 14/15 dicembre 2000, il giorno 22. XII. 2000 si è riattivato il confronto ORSA / AGENS / FS. L’incontro, conclusosi in modo negativo, ha evidenziato che nella fase attuale manca l’interlocutore.

E’ riemersa la rigidità di Confìndustria che di fatto ha respinto sia la piattaforma dell’ORSA sia quella degli Unitari, presentate da oltre 5 mesi, ed ha riproposto la discussione sulle loro "linee guida", in realtà una contropiattaforma cui l’Azienda non ha titolo a presentare, già a suo tempo da noi duramente contestate.

Come COMU e FISAFS, abbiamo ribadito di essere pronti per iniziare il confronto, ma di non avere alcuna disponibilità a far finta di fare qualcosa.

E’ evidente l’urgenza di definire il "Contratto di Sistema" per tutte le Imprese che entreranno sul mercato ferroviario e cioè, il negoziato sul nuovo contratto nazionale di lavoro delle attività ferroviarie. Condizione sostanziale per un serio rinnovo del CCNL FS scaduto dal ‘99.

Per quanto conceme poi il documento aziendale presentateci il 13 novembre 2000 da Confindustria ed Agens, che ora ci viene riproposto, diciamo che lo stesso va emendato con contenuti coerenti all’accordo dell’8 giugno col Ministro dei Trasporti Bersani e ribaditi ulteriormente nel verbale del 15. XII. 2000.

Il Governo ha dovuto superare pressanti veti politici per sottoscrivere con FISAFS e COMU l’intesa del 15. XII. 2000, che ci ha poi consentito di rinviare lo sciopero indetto per il 17. XII., e riattivare il confronto negoziale sulla base della rappresentatività.

Nell’incontro in esame, noi abbiamo cercato ripetutamente di portare il confronto sul merito dei problemi per vedere di trovare i bilanciamenti tra le linee guida aziendali e le nostre aspirazioni, ma, ogni nostro sforzo è stato vano. Non c’è stata trattativa! Non c’è oggi interlocutore alcuno; la situazione di stallo è ormai cronica quanto grave.

Ora ci attendiamo una rapida riconvocazione dal Governo e Agens / FS per entrare con urgenza nel merito delle questioni poste.

Quindi, senza un vero negoziato, ai ferrovieri non rimane che la scelta di scioperare duro.

Mentre continuano le chiacchiere, l’Impresa procede velocemente in modo unilaterale nei suoi intendimenti e, nella continua frantumazione del mondo ferroviario e dei ferrovieri; occorre pensare ad uno Sciopero Generale dei trasporti.

Ormai ci ritroviamo in piena campagna elettorale e purtroppo ci sono oltre 1 milione di lavoratori italiani che attendono un nuovo contratto nel 2001. I tempi si fanno stretti e in particolare se, come sembra essere, il Ministro dei Trasporti Bersani viene candidato a Vicepremier nella corsa elettorale per l’Ulivo, avrà ben poco tempo per i problemi dei ferrovieri che si vedranno drasticamente ridotte le opportunità per dare soluzioni ai loro problemi.

E’ nell’aria, per i ferrovieri, il tentativo di un accordo lampo, a maglie larghe, tra Confìndustria e Confederazioni, l’approvazione di un percorso per poi rimandare il tutto al dopo elezioni.

In questi giorni anche le altre O.S., alle quali fino ad oggi tutto andava bene e hanno firmato in continuazione accordi, prendono atto che il contratto è scaduto da oltre un anno e che da sei mesi non c’è trattativa vera e, finalmente, riscoprono lo sciopero.

 

Intanto il Presidente di FS, Claudio Demattè considera finita la sua esperienza ferroviaria. Le ferrovie, da un’unica azienda operativa che nel ‘98 contava 120 mila addetti, dal 2001 si trasforma in una Holding leggera con appena 500 dipendenti che avrà sotto di sé due grandi società quali Infrastruttura SpA e Trenitalia SpA.

Trenitalia avrà il compito di far viaggiare treni merci e passeggeri in concorrenza con gli operatori privati, italiani e stranieri.

Una ragione di più per rivendicare da subito la definizione del Contratto di Sistema e il rinnovo del CCNL ferrovieri. Inoltre, Trenitalia dovrebbe ricercare un dialogo sostanziale tra le singole Divisioni, per attenuare le diseconomie di scala nell’utilizzo di uomini, mezzi e tracce orario. Altresì bisogna ricordare che, entro il 2003, le Regioni dovranno bandire le gare per il trasporto pubblico locale. Trenitalia, nei suoi ultimi sviluppi societari, prevede dal 1° febbraio 2001 l’operatività della società "Metronapoli". Una società di trasporto metropolitano nella quale, per la prima volta, si fa confluire in un’unica Impresa pezzi di trasporto autoferro con pezzi di trasporto FS, dove, in Metronapoli, la quota di FS è minoritaria al 38%.

Uno schema operativo che consente alle imprese che intendono attivarsi nel settore ferroviario, di mettere in discussione il contratto FS, per optare per altri contratti già rinnovati come il contratto degli Autoferrotranvieri, aspramente contestato dall’ORSA.

In questi giorni Trenitalia ha avviato le procedure di cessione di ramo d’Azienda a Metronapoli, Art. 2112 c.c., per i ferrovieri utilizzati sulla linea Metropolitana Collinare e di Pozzuoli - Gianturco. Metronapoli, in pochi giorni da progetto diventa realtà. Una realtà dove il contratto FS è garantito solo al momento del passaggio.

La situazione è grave e serve un tavolo negoziale vero. Noi non cerchiamo sintonie politiche ma perseguiamo gli interessi dei ferrovieri. E’ urgente frenare le ambizioni di Confindustria che ostacola l’attuazione della "Clausola Sociale" e il CCNL FS. Occorre stoppare i favoritismi che Confindustria usufruisce in ambito ferroviario a danno dei lavoratori del settore. Basti guardare alle merci, dove le grandi aziende pagano tariffe irrisorie. Utilizzano i carri FS come magazzino di stoccaggio e, nel caso dei rottami di ferro, oltre a trasportare in perdita, FS ci rimette pure i carri per la ruggine che si forma e la manutenzione a carico di FS, bruciando così i frutti del nostro lavoro.

L’ORSA e i ferrovieri rivendicano un contratto che garantisca:

E’tempo di dire con chiarezza se si vogliono perseguire questi

obbiettivi. Se non si sblocca la Vertenza FS,

il Governo e Confindustria sappiano che i

FERROVIERI

sono pronti a sostenere pesanti scioperi

a difesa dei loro interessi,

con le organizzazioni che ci stanno!

"INSIEME CE LA FAREMO"

Roma, 15 Gennaio 2001. CO.M.U.- NAZIONALE