Tunisi

Data di partenza 20 Gennaio 2000
Data di ritorno 24 Gennaio 2000
Mezzo di trasporto Aereo + Taxi collettivi


Ecco la formazione dell'allegro gruppo di viaggio:

  • Alessandro
  • Francesco
  • Riccardo (che poi sarei io)
  • Hanno invece rinunciato, peccato per loro:
  • Alberto
  • Antonio
  • Francesca
  • Stefania
  • La partenza era scaglionata: i fratelli B. sono partiti Mer 19, io la mattina successiva.



    GIORNO 1: Torino --> Tozeur 1400 km (aereo) + 500 km
    .
    L'atterraggio al mattuno a Tunisi ? stato spettacolare. Si vedevano tante piccole casette bianche costruite tra un campo verde ed un altro (a nord c'? molta agricoltura) oppure attorno a strane colline rossiccie.
    Dopo essermi fatto consigliare da 3 o 4 sportelli diversi all'aereoporto (visto che i consigli sul miglior mezzo di trasporto andavano dal pulman all'aereo) sono partito in TAXI per la stazione dei louage. Questi sono dei TAXI pi? grandi del solito che trasportano fino a 8 passeggeri tra le principali citt? del paese. Tutto quello che si deve fare ? sedersi sul mezzo con la destinazione desiderata e attendere che arrivino altri compagni di viaggio; quando si ? almeno in 3 o 4 oppure l'autista ? stufo di aspettare si parte. L'importante ? non avere fretta visto che tra il momento in cui ci si siede a quello in cui si parte possono passare anche una o due ore.
    Ad una media spaccata di 110 km/h, che il conducente manteneva costante indipendentemente dal fatto che si viaggiasse in autostrada o sulle strada tutte a buche in cui ci si incrocia con gli altri mezzi per pochi cm, sono riuscito ad arrivare a Tozeur in serata in tempo per mangiare un boccone, fare una passeggiatina, fumare un po' di narghil? e andare finalmente a dormire.

    [Deserto]
    Subito a Nord di Tozeur inizia il deserto

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    GIORNO 2: Tozeur --> Douz 150 km
    .
    Dopo una bella dormita ed una colazione non esattamente da grande albergo, abbiam sbrigato alcuni acquisti e ci siamo diretti a Douz, a Sud-Est rispetto a Tozeur.
    Si tratta di una delle citt? pi? meridionali del paese ed ? proprio sul bordo del Sahara, al 30? parallelo.
    Per arrivarci abbiamo dovuto attraversare il deserto di sale: lo Chott el Jerid. Si tratta di una distesa di sale di quasi 5000 km2. E' attraversato da una strada rialzara di 2 metri che collega Kebili a Douz; ovviamente l'abbiamo percorso a bordo di un louage, impiegandoci almeno mezz'ora. Questo non ci ha consentito di poterci camminare sopra, ma questo si potr? sempre fare in un viaggio successivo, giusto ?

    [Deserto di sale]
    Lo Chott el Jerid;
    i riflessi in primo piano sono delle pozzanghere dovuta alla pioggia della notte precedente

    Sistemate le valigie in albergo siamo andati a pranzare da "Ali Baba", un grazioso ristorante con i tavoli all'interno di una specie di cortile. Il sole picchiava molto, cos? ci siamo muniti di cappelli ed occhiali da sole.

    [Cortile]
    Un meritato caff? dopo il lungo pranzo

    Tornati in albergo, decidiamo di cambiare programma: notte nel deserto anzich? in albergo. Dopo una faticosa telefonata l'albergatore riesce a improvvisarci la gita in dromedario tramite la "sua" agenzia di viaggi.
    Alle 16 un fuoristrada passa a prenderci davanti all'ingresso e ci porta alla localit? di partenza, che si trovava al bordo del paese.

    [Portale]
    La porta del deserto, che segna il confine tra Douz e la sua oasi ed il Sahara

    Dei 3 dromedari che ci aspettavano soltanto uno era tranquillo. Il mio aveva la pessima abitudine di mettersi a trotterellare quando pi? lo aggradava mentre quello di Alessandro era semplicemente stronzo e fannullone, il che significa che ogni tanto impazziva e si metteva a saltellare come un toro fino a riuscire a liberarsi del passeggero. Ho cos? potuto constatare che una cadere dal dorso di un dromedario ? meno grave che da quello di un cavallo.

    [In groppa]
    Pronto a partire

    [Deserto]
    In viaggio in mezzo al nulla

    [Arrivo]
    Il punto in cui avremmo montato il nostro minuscolo accampamento

    Dopo qualche ora di cammino tra le dune di sabbia il buio era incombente. Il berbero che a non poco prezzo ci accompagnava pensava ad alimentare il fuoco e cucinare il cus-cus ed il te verde, a noi toccava mangiare e prepararci per la lunga e fredda notte.
    Se nel pomeriggio il termometro aveva superato i 25? C la sera la temperatura era scesa sotto lo 0; fortunatamente il viaggio includeva anche sacchi a pelo di quelli a mummia, che malgrado le cerniere rotte ci han permesso di sopravvivere nelle ore pi? fredde.

    [Tramonto]
    Ultimi raggi di sole da un orizzonte mai cos? lontano

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    GIORNO 3: Douz --> Gab?z 300 km
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    La mattinata inizia con la nostra guida intenta a riaccendere il fuoco per scaldarci l'acqua e per... fare il pane caldo !! Praticamente ? stata pi? ghiotta la colazione nel deserto di quella della mattina precedente in albergo, la vita a volte ? proprio strana.
    La brina formatasi durante la notte aveva formato uno strato bianco gelato non soltanto sui sacchi a pelo ma anche e soprattutto sulla sabbia, che aveva cos? assunto un colore chiaro completamente diverso da quel rosso che ricordavamo del giorno prima.
    Asciugati gli indumenti e raccolte le nostre cose siamo ripartiti verso la civilt?. Francesco ha preferito camminare, cos? abbiam potuto lasciare il dorso libero al dromedario irascibile.

    [Trotto]
    Trotterellalndo verso la civilt?

    [Guida]
    Mohamed, la nostra indispensabile guida

    Tornati in albergo sembrava incredibile potersi permettere una doccia bollente che scaldasse le ossa. Il tempo era di nuovo molto bello, cos? si decide di risalire lungo la costa in direzione di Tunisi fermandosi in qualche localit? balneare.

    Il solito louage ci porta cos? a Gab?z.
    Teoricamente si tratta di una delle localit? pi? turistiche del paese, in realt? si tratta di uno dei luoghi pi? squallidi che abbia mai visto in vita mia. La spiaggia era piena di alghe ed inquinatissima, quella che doveva essere un'oasi praticamente non si vedeva, la gente era appiccicosa fino all'ossessione. Solo una graziosissima bambina che ci ha parlato in francese per qualche minuto ci ha trattenuti dal dare fuoco a tutto e a tutti: se vi capita di andare in Tunisia, EVITATE ASSOLUTAMENTE questo luogo orribile.

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    GIORNO 4: Gab?z --> Tunisi 400 km
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    La giornata inizia al mattino alle 6, mentre l'albergatore dormiva ancora sogni tranquilli (nonostante la TV lasciata accesa tutta la notte). Dopo una colazione a base di caff? ed udite udite brioches, siamo partiti in louage con altri 5 passeggeri. Destinazione: Tunisi.
    Depositate le valigie in aereoporto siamo andati in centro per prendere di l? il TGM, una metropolitana di superficie da far invidia a quelle italiane (per non parlare di quella di Torino...). Con pochi spiccioli siamo cos? arrivati a Sidi Bou Said, uno dei luoghi pi? incantevoli di tutto il paese. Finalmente eravamo giunti in un posto turistico, il che significa non avere i soliti rompiscatole locali che invadentemente ti chiedono chi sei, dove vai, cosa vedrai, dove alloggerai e fino a quando e cos? via finch? non smetti di rispondere perch? non ne puoi pi?.

    [Golfo]
    Vista dalla cima della collina

    La cosa pi? bella di questo bellissimo villaggio ? rappresentata dalle case bianche, quasi sempre con le porte d'ingresso azzurre, in legno. Ci sono poi tanti piccoli negozi in cui comprare tutti i souvenir del caso, dai piatti alle rose del deserto. Le vie sono strette e quasi sempre in pendenza perch? tutto il sobborgo si trova su di una collina molto panoramica.

    [Portone]
    L'eccezione che conferma la regola: magnifico ingresso in legno, maniente azzurro !

    Nel pomeriggio, dopo una merenda a base di buonissime ciambelle vendute in una minuscola bottega, ci siamo rifugiati in un bar tipico a fumare un po' di Narghile e bere un po' di t? verde. Si trattava ormai delle ultime ore in Tunisia, occorreva solo pi? attendere l'arrivo della sera per poi tornare in aereoporto (in taxi) a dormire qualche ora prima del volo del mattina per Milano.

    [Bar]
    Una rigenerante fumatina

    [Via]

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    GIORNO 5: Tunisi --> Torino 1400 km (aereo)
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    Passata una lunga notte in aereoporto, alle 5 di mattina possiamo finalmente effettuare il check-in e arrivare finalmente al gate per l'imbarco: ormai anche gli ultimi dinari eran stati spesi e non restava che tenersi stretto il biglietto aereo per tornare in patria. La schiena era a pezzi per via delle sedie non esattamente confortevoli. Avevamo dormito un po' a turno per essere certi di non perdere l'aereo al mattino: tra tutti e 3 non avevamo nemmeno una sveglia !!
    Una curiosit?: l'aereoporto internazionale di Tunisi ? popolato anche da gatti, liberi di scorrazzare notte e giorno anche sui banconi dei bar !!!

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