I Madreblu nascono nel 1995 con questa formazione:

Raffaella Destefano
voce,

Gino Marcelli
piano e tastiere,

Valerio Artusi
tastiere, che lascia la formazione nel 1998.

L’album d’esordio "Prima dell’alba", prodotto da Davide Rosa per Milano 2000, viene pubblicato da EMI nell’ottobre 97

Il gruppo parte in un tour di 80 concerti

Dall’album vengono estratti 3 singoli: "Gli Angeli", "Orlando" ed "Ego"

Partecipano con "Gli Angeli" a Sanremo Giovani, al Neapolis Tuborg Festival, al Night Express con i Simple Minds interpretando tra le altre una cover di "Don’t You", a Montecarlo Nights ospitando Trilok Gurtu come guest alle percussioni

"Gli Angeli" vince il Premio Titano di San Marino come Migliore Canzone dell’anno e per molti mesi è uno dei brani più trasmessi da tutte le radio

Durante il tour i Madreblu iniziano a comporre i brani per il nuovo album, che prendono forma definitiva nel gennaio 99

Il nuovo singolo "Reiko" è uscito il 13 aprile

NECESSITA’ è stato pubblicato il 29 Aprile sulla storica etichetta CHRYSALIS, utilizzata per la prima volta per una produzione Italiana

Chi li ha conosciuti con "Prima dell’alba", il loro debutto discografico uscito nell’ottobre 1997, se li ricorderà come un gruppo raffinato, capace di scrivere e arrangiare canzoni pop in un linguaggio etereo e originale, finendo per rappresentare una piccola ma sicura novità nel panorama musicale nostrano.

Non è un caso che "Gli angeli" , uno dei brani presenti su quel disco, sia ancora trasmesso frequentemente dalle radio e sembri una canzone destinata a rimanere nel tempo.

Lo stesso si potrebbe già dire di REIKO, il nuovo singolo dei Madreblu che anticipa la pubblicazione del loro secondo album, NECESSITA’. Ma andiamo con ordine.

La prima cosa da dire è che NECESSITA’ è un album che mette al centro del suo mondo la voglia di evolversi. Se "Prima dell’alba" poteva essere considerato il punto di partenza del gruppo, NECESSITA’ equivale al primo battito d’ali, al tentativo - riuscito - di prendere il volo. Dai Madreblu è uscito Valerio, ma in compenso s’è stretta ancora di più, cementata da una lunga tornata di concerti, l’intimità artistica di Gino e Raffaella, che hanno lavorato alle nuove canzoni vivendo praticamente insieme e in diretta le varie fasi della registrazione. Gino ha scritto arrangiamenti e progressioni armoniche che potessero piacere e adattarsi alla personalità di Raffaella, che dal canto suo ha creato melodie e testi in sintonia con quelle musiche. Da una prima fase di lavoro molto serrata sono nate e si sono sviluppate quasi tutte le canzoni presenti sul disco, lavorato tra la fine dello scorso anno e l’inizio del ’99. Questo ha portato ad un suono d’insieme molto fluido, omogeneo, forse a tratti più spigoloso del suo predecessore, ma al tempo stesso più personale.

Sì, perché NECESSITA’ significa anche e soprattutto questo: provare a fare ciò che si ha in mente, senza lasciarsi distogliere dalla volontà degli altri o dalle proprie distrazioni. Significa avere il coraggio di pensare con la propria testa e manifestare i propri bisogni e le proprie urgenze, piuttosto che fingersi perfetti. Tradotto in musica, questo concetto diventa voglia di mettere ancora più a fuoco la propria identità, attraverso canzoni personali dal punto di vista dei testi e originali per quanto riguarda le musiche. C’è la voglia di dire e cantare ciò che si è e ciò che si sente davvero e - possibilmente - di lasciare un segno. Questa esigenza rende NECESSITA’ un album dalla duplice natura: da un lato - maggiormente etereo - attento a cullare e ad alimentare i propri sogni, dall’altro ben piantato con i piedi per terra a chiedere - a rivendicare persino - la propria originalità. Il lavoro fatto da Raffaella con i testi è in questo senso molto curato e attento, collocando storie tutt’altro che confortevoli in uno scenario musicale apparentemente spensierato. NECESSITA’ diventa così un album di pop lontano dall’accezione - spesso negativa - che di questo genere viene data: un album tutt’altro che superficiale o ‘commerciale’, ma al contrario pieno di una sostanza che convive in armonia con la godibilità della musica. Proprio come ha già messo in luce il primo singolo "Reiko", e come provvederanno a fare ancora di più gli altri nove brani che completano l’album.

«Questo disco è la nostra evoluzione. La risposta alle domande che ci hanno e che ci siamo fatti. Come dire - sempre gli stessi e mai più come prima. E' come se appena prima di iniziare questo lavoro avessimo messo delle esche per attirare il suono giusto, per affinare quello che c'era già, per plasmare meglio il nostro blocco di creta ancora troppo grezzo. Non fraintendete! Questa è tutt'altro che la fine della nostra ricerca.

E' l'inizio di una strada con gli argini un po' più definiti, è il nostro viaggio per crescere e diventare più sicuri (almeno sulle scelte che non vogliamo fare!!!).

Necessità perché ognuno di noi ha le sue da soddisfare e le sue da domare». (Madreblu)

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