2 Gennaio 2000

Maierato / I due ex assessori attaccano il sindaco in Consiglio. Interviene anche Maruccio (Ppi)
Tolomeo non spiega la sostituzione di Mazzeo e Distilo

La crisi che investe l'amministrazione comunale di Maierato è stata al centro del dibattito del consiglio comunale di qualche giorno fa. L'estromissione dalla giunta di Antonino Distilo, ex assessore con delega all'urbanistica e vicesindaco, e quella di Anna Domenica Mazzeo alla quale erano stati affidati i servizi sociali, hanno creato un vero e proprio terremoto politico. In aula i due ex assessori hanno ribadito la loro posizione ma ne sono usciti delusi per il mancato chiarimento politico. «Non ci aspettavamo sorprese in Consiglio, ed infatti il sindaco Tolomeo non si è smentito. Nessuna motivazione, né poteva essere altrimenti, atteso che si è trattato solo di stroncare il dissenso, ha fornito il sindaco di Maierato ai suoi concittadini, sulla sostituzione dei due assessori “ribelli”. Un'azione politica – aggiungono – con la quale Tolomeo ha infranto quell'accordo elettorale in base al quale a formare la giunta sarebbero stati chiamati i consiglieri eletti con il maggior numero di voti di preferenza». Distilo e Mazzeo hanno ripercorso in aula le tappe che hanno portato alla loro esclusione dall'esecutivo, avvenuta per non aver condiviso l'atto deliberativo con il quale il sindaco ha affidato l'incarico di responsabile della sicurezza dell'Oasi Angitola all'ing. Roberto Cirillo. Quest'ultimo «è fratello dell'assessore ai Lavori pubblici Antonio Cirillo nonché socio – secondo Distilo e Mazzeo – insieme al fratello di una società d'ingegneria e consulenza, l'Ics, con sede in Maierato. Di fronte a questa situazione... abbiamo scritto al sindaco Tolomeo sollevando la questione sul metodo e per chiedere, quindi, chiarimenti su quella delibera gravemente e pesantemente alterata, e per chiedere l'annullamento o, meglio ancora la immediata dichiarazione di inesistenza di detta delibera, atteso che, sulla nomina del responsabile per la sicurezza non vi era stata alcuna manifestazione, ed ancora prima, formazione di volontà da parte della giunta municipale». Secondo i due ex assessori «il sindaco, per tutta risposta, assumendo atteggiamenti da podestà, ha immediatamente provveduto a defenestrarci, senza tanti complimenti, lasciando intatto l'atto amministrativo ingenerando ed avvalorando il sospetto che sotto quella nomina ci fosse effettivamente qualcosa di poco chiaro. Qualcosa di censurabile sotto il profilo della legittimità formale e sostanziale...». Da qui la richiesta di un colloquio con il prefetto Abramo Barillari che avverrà sicuramente nei prossimi giorni. Sulla vicenda è intervenuto anche Franco Maruccio, capogruppo dei Popolari il quale, pur dichiarandosi sospettoso del travaglio interno alla maggioranza, s'è soffermato sulla scarsa coerenza di Giuseppe Pietropaolo (il sostituto di Distilo) che qualche giorno prima della sua nomina si «adoperava a sensibilizzare gli stessi consiglieri a destabilizzare la maggioranza. Tuttavia voglio che sia chiaro fin da oggi: se dovessimo arrivare ad una consultazione elettorale anticipata, non è mia intenzione riproporre la candidatura. Io sono pronto a confrontarmi in un clima di serenità, non di crisi...».