21 Dicembre
1999
Maierato / Due assessori si autosospendono e il sindaco li manda
a casa
MAIERATO Due assessori si autosospendono per
sollecitare la revoca di un atto deliberativo adottato a
loro insaputa, ma il sindaco approfitta dell'occasione, e
li manda a casa senza tanti complimenti. È accaduto a
Maierato dove, a 6 mesi dalle elezioni, la maggioranza si
è spaccata ed i due consiglieri hanno dato vita al
gruppo del Cdu. Lo scontro è nato sulla nomina del
responsabile della sicurezza relativa al progetto
dell'Oasi e valorizzazione dell'Angitola. Gli assessori
che il sindaco Gregorio Tolomeo ha deciso di licenziare
sono, Antonino Distilo (vice sindaco e delega
all'Urbansitca) e Anna Domenica Mazzeo, (Servizi
sociali). Al posto di quest'ultima è stato chiamato
Giuseppe Pietropaolo, mentre sulla poltrona che fino
all'altro giorno è stata occupata da Distilo siederà
Paolo Suppa. Rimangono al loro posto gli altri due
assessori: Francesco Barbieri (Pubblica istruzione) e
Antonio Cirillo (Lavori pubblici). La vicenda è iniziata
il 25 novembre quando la giunta s'è riunita per
deliberare, fra le altre cose, sulla presa d'atto
dell'avvenuto finanziamento del progetto per la
valorizzazione dell'Angitola da parte della Regione (5
miliardi) e sulla nomina del direttore dei lavori, il cui
incarico è stato affidato all'ing. Stefano Colosimo.
Alcuni giorno dopo, quest'ultimo atto deliberativo, «ad
insaputa della giunta» è stata integrato con la nomina
del responsabile della sicurezza del progetto il cui
nominativo corrisponde all'ing. Roberto Cirillo,
«fratello dell'assessore ai Lavori pubblici». Da qui la
richiesta al sindaco da parte di Distilo e Mazzeo di
dichiarare nulla quella delibera perché l'incarico non
era stato discusso in giunta. Ciò non s'è verificato,
anzi Tolomeo ha cambiato la squadra. «Quando abbiamo
formato la lista sostengono gli ex assessori
avevamo stabilito che la giunta sarebbe stata
formata da quei consiglieri che avrebbero ottenuto il
maggior numero di voti, oggi quel patto è stato
infranto, così com'è venuta meno la trasparenza. Il
sindaco deve dimettersi».
|