Intervista a Buenos Aires 1997 - Marcello: Bene, abbiamo di fronte il Rock, dal vivo come sempre, da San Telmo, ci sono molti chilometri, ma quì c'è un nostro amico, Manu Chao, Grazie per essere venuto. Come stai ?

Manu: Bene, passeggiando per Buenos Aires

Mar: DA tempo che non venivi

Man: Da tre anni che non venivo

Mar: L'ultima volta rompesti un televisore, erano altri tempi.

Man: Può accadere in qualsiasi momento.

Mar: Dividiamo l'intervista in parti. Avviciniamoci alla Mano Negra, Credono che si ritirarono prima di avere una stanchezza derivata dalle abitudini a stare insieme

Man: La mano negra si separò, io credo alla fine di un ciclo, evidentemente furono molti anni a mille e a dare tutto, realmente tutto, tanche che per noi non avevamo neanche un luogo né del tempo per la vite private o per altre cose e poco a poco ognuno di noi prese un'altro cammin, alcuni andarono in Colombia (manu) a preparare un treno, altri ebbero dei figli e li accudirono che è la cosa più bella che si possa fare, bene è tutto.

Mar: Ma la Band si divise in Colombia

Man: Non si sa, ne io ne nessuno sa quando si divise. Per un anno ci vedemmo poche volte. Credo che l'ultima volta fu in colombia, ma dopo ci vedemmo di nuovo e registrammo un disco, uscì Casa Babylon, fu così una separazione lenta

Mar: Dopo facesti un progetto con la Radio Bemba. Credi che era come ritornare a cominciare con un altro gruppo ? Non ti lasciasti rimanere solo ?

Man:  No, non voglio rimanere solo, ma sempre c'è chi vuole stare con me. Radio Bemba fu una band che stette cosi come me sempre, provando a Madrid. Preparammo una tournee per la spagna e fu molto bello. Mai annunciavamo i concerti era tutto passa parola.

Mar: Così la chimica cominciò

Man: Ora come idea vogliamo preparare avventure

Mar: O sia che tuttavia vuoi programmare le cose

Man: Io credo che non ci sia uomo di banda, uomo di gruppo e persone che non vogliano stare insieme per fare festa. Ora stiamo nella Feria del las mentiras che ci fu in Galizia e in Santiago della compostela

Mar: Quanti artisti ci furono?

Man: Non furono artisti, ma persone che andarono lì per lavorare, cucinare, preparare una carpa, suonare, rappresentare, ci fu un circo, un teatro ecc.

Mar: Questo continuerà fino al 2003?

Man: continuerà fino al punto che raggiungeremo.

Mar: Stetti in Brasile per cercare a coloro che sono chiamati "Repentistas" che sono come i payadores argentini che contestano con le loro chitarre. Era per portarli là?

Man: Io lavorai in un circo e mi trovai casualmente nel Brasile interno e poi li invitai in Argentina. Si tratta di questo, di conoscere gente che abbia uno spirito come il tuo, il nostro e andare per il mondo intero. Io con la feria de las mentiras, viaggio molto, conosco paesi e culture differenti. Oggi arrivo in Argentina e mi rendo conto di questo della legge quì ceca, che i bar chiudono alle tre della mattina...

Mar: Eè come se nell'interno del continente muore la notte.

Man: E' simile a quello che ci successe in Europa. In francia da anni non si aprono bar, è la cosa più brutta. Per colui che ha una casa va bene, ma per colui che non la ha, deve stare per la strada con la polizia, e così cominciano i problemi. Quello della legge ceca è odioso, perchè oggi chiudono alle tre, ma fra qualche anno alle due, e così... In francia e spagna stanno facendo lo stesso, è il modello che vogliono imporre, cè da lottare contro questo...

Mar: Grazie per essere stato con noi.

Man: Chau, grazie.