Opinione Pubblica
a cura di Alexandra De Alessandrini, Elena Tettamanti e Guendalina Ghironi


Metodi seguiti per l'elaborazione del questionario

L'intervista con questionario serve soprattutto per raccogliere dati ottenuti in base alle opinioni e agli atteggiamenti di gruppi umani predeterminati e indispensabili per raggiungere lo scopo prefissato. Ogni questionario, infatti, è creato e adattato esclusivamente alle caratteristiche di individui appartenenti ad una stessa fascia di età.
I questionari attualmente usati si dividono in due tipi, "strutturati" e "non strutturati". Questi ultimi sono caratterizzati dall'uso di domande aperte ossia miranti esclusivamente a porre il problema all'intervistato, ottenendo così una o più risposte in base alla facoltà dell'intervistatore di aggiungere quesiti supplementari.
Questo modello di questionario è soggetto, quindi, a dispersività dovuta alla varietà delle risposte e implica una maggiore difficoltà nel catalogare i dati ottenuti. Basandoci su questi aspetti negativi abbiamo optato per il questionario strutturato, che consiste in un elenco di domande su uno o più argomenti e risulta relativamente facile da amministrare rapido da realizzarsi e tale da permettere un'agevole dato di confronto con altri dati.
Le domande da noi utilizzate nel tipo del questionario suddetto vengono denominate chiuse, poiché le risposte sono fissate in precedenza senza libertà di espressione e con limitate possibilità di scelta. Tutto questo a dimostrare la funzionalità schematica a noi necessaria. I parametri da noi utilizzati per lo sviluppo delle domande sono due: chiarezza e precisione. L'una attraverso l'uso di un linguaggio comune comprensibile a tutti, l'altra mirante ad ottenere indicazioni esatte senza possibilità di interpretazioni differenti. Il questionario viene solitamente creato seguendo le basi di un climax, iniziando da quesiti generali e arrivando quindi a domande principali non che specifiche.
Di conseguenza il nostro questionario inizia chiedendo informazioni sull'età dell'intervistato e del suo status sociale. E' facile comprendere che nella società odierna è essenziale procedere schematizzando qualsiasi relazione o argomento per comprendere meglio e informare più direttamente la popolazione sulla precisa realtà. La funzionalità del questionario da noi elaborato consiste nel comprendere se i giovani sono a conoscenza dell'importanza dell'evento che il prossimo luglio si terrà a Genova: il G8, se c'è abbastanza informazione su quali saranno gli argomenti trattati in questa riunione delle principali potenze economiche e politiche della Terra e se si aspettano qualche cosa da questo avvenimento. Sono proprio i giovani che abbiamo preso in considerazione nell'elaborazione del nostro questionario; generalmente l'insieme di tutte le persone i cui atteggiamenti o il cui comportamento interessano all'intervistatore è chiamato "universo"; nella maggioranza dei casi è necessario indagare su di un campione, su di un numero limitato di individui che fanno parte dell'universo. Il metodo standard per costruire un campione rappresentativo consiste nel fare una scelta a caso degli individui dall'universo che ci interessa, cioè nell'effettuare la scelta in modo tale che ciascun componente dell'universo abbia le stesse probabilità di essere scelto. Il nostro questionario è riferito ad un campione di studenti di una fascia di età non superiore ai 25 anni e riguarda unicamente la realtà genovese. Esso comprende 22 domande chiuse, 2 aperte e alcune con risposte alternative e predeterminate.
Una volta svolto il lavoro di distribuzione del questionario, occorre analizzare i dati raccolti prima di trarre le conclusioni. Abbiamo deciso di rappresentare graficamente i risultati ottenuti tramite "diagrammi" che sfruttano la rappresentazione mediante figure. Il diagramma da noi utilizzato è quello a "torta" in cui ciascun settore del cerchio evidenzia una parte delle risposte ottenute ad una data domanda raffigurata dall'unità della forma.

Elena Tettamanti
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