“La guerra degli altri” – Edizioni Paoline, 1988

La guerra vista con gli occhi di un adolescente, un difficile ingresso nel mondo degli adulti attraverso il confronto con i grandi fatti della Storia e le prime esperienze della vita.

 

 

 

 

 

 

Pino è un ragazzo piemontese di tredici anni che ha vissuto le sue prime esperienze in pieno periodo fascista e per il quale il termine “guerra” è assolutamente concreto e quotidiano. Sorpreso dalla caduta di Mussolini e dalla formazione della Repubblica di Salò, vede i tedeschi giungere nel suo paesino appartato e nascere i primi gruppi di partigiani, ma non sa ancora da che parte schierarsi; anzi, non si pone neanche il problema di dover fare una scelta, finché gli eventi e, soprattutto, l’amore per una ragazza più grande di lui non lo portano a maturare e, appunto, a scegliere.

Il libro è quindi la storia di un’adolescenza, del lungo e difficile sbocciare ad una vita che si rivela dolorosa e faticosa, filtrata attraverso una magistrale “scrittura al femminile” attenta alle sfaccettature e alle pieghe più riposte della sensibilità e del pensiero, capace di fondere con raro equilibrio le vicende individuali e le grandi vicende storiche e di sfumare il dramma e l’eroismo nella concretezza quotidiana.

 

 

Il volume La guerra degli altri”, edito delle Edizioni Paoline nella collana SCUOLA – LETTURE, è corredato da:

·       un’introduzione, con note biografiche e bibliografiche, curata da Piero Bianucci;

·       un’intervista di Piero Bianucci a Marina Jarre;

·       una “Guida alla lettura”, curata da Paolo Cervari, che offre ai ragazzi della scuola media spunti per l’approfondimento e la riflessione sul testo.

 

Verbale della giuria del Premio “Pietro Pancrazi” 1955

Sono stati presentati a questo concorso trentacinque lavori, dei quali, dopo un primo esame eliminatorio, la commissione ha ritenuto degni di ulteriore esame solo sei.

Anche in questo concorso la commissione ha dovuto subito notare che i concorrenti nella grande maggioranza non si sono attenuti al tema del bando, che col titolo “Ritorno alla libertà” intendeva che l’interesse del racconto dovesse soprattutto cadere sulle vicende, i sentimenti, le iniziative, le conquiste, le delusioni che quel ritorno poteva suggerire a un Italiano, sia nel breve periodo dal 25 luglio all’8 settembre, sia al cessare dell’occupazione e della guerra […]

Il lavoro intitolato Racconto (motto “malgré tout”) è la storia di un adolescente che nel momento stesso in cui faticosamente si avvia a diventare uomo, si trova mescolato alle vicende paurose e stimolanti dell’occupazione tedesca e della Resistenza, e da queste vicende e dall’amore risentito e scontroso per una compagna assai più grande di lui trae motivo di sofferte contraddizioni interiori, ma anche, a poco a poco, di concreta maturazione spirituale. L’autore, che già nella scelta del tema rivela una spiccata inclinazione al racconto psicologico, mostra di possedere una notevole padronanza dei propri mezzi espressivi, di conoscere per sofferta partecipazione i difficili stati d’animo dell’adolescenza e di sapere aderire alla realtà con semplicità e immediatezza. È da rammaricare che solo nelle ultime pagine questo schietto temperamento di narratore sia stato messo al servizio del tema bandito […]

 

Firenze, 15 giugno 1955

Piero Calamandrei

Enzo Enriques Agnoletti

Umberto Olobardi

Giorgio Spini

Corrado Tumiati

 

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13/01/01