FUKINAGASHI :quando il vento modella

Lo stile fukinagashi , o battuto dal vento, non si annovera certo tra quelli di più immediata comprensione, né tra i più semplici per colui che imposta la pianta, anzi risulta senz'altro difficile per chi non sia abituato a vedere in natura gli effetti del vento. Le regole di impostazione dello stile aiutano poco chi non ha impresse nella mente quelle forme così particolari che il vento crea modellando la vegetazione di certe zone .Per chi non frequenti spesso o non viva in zone ventose sarà molto utile la fotografia per poter fissare nella mente forme e movimenti originali. Per colui che è abituato ad osservare costantemente gli effetti dei forti venti predominanti sul paesaggio risulta molto più comprensibile ,
più naturale una pianta impostata in questo stile, e più facilmente saprà coglierne particolari interessanti e corretti , quei particolari che fanno la differenza tra una pianta impostata in modo scolastico ed una di grande effetto. Il maestro Nakamura ha detto ,in occasione di un seminario dedicato a questo stile, che una pianta è bella quando spinge colui che la guarda a fare il gesto di tenersi il cappello che ha in testa , come chi senta un'improvvisa folata di vento. Tecnicamente il tratto fondamentale è l'allungamento della pianta da un lato , lo spostamento della massa vegetativa da un solo lato, in modo più o meno accentuato, con tronco inclinato e rami orizzontali non eccessivamente carichi di vegetazione. La forza e la costanza del vento di cui si vuol riprodurre l'effetto, creano situazioni più o meno esasperate. Può trattarsi di un vento passeggero che non ha modificato nel tempo tutta la struttura della pianta, ma spostando la vegetazione crea una sensazione di dinamicità, di movimento molto piacevole ,naturale e realistica se sufficientemente accurata. La presenza costante del vento invece modella tutta la struttura della pianta, influisce sulla crescita e sulla direzione del tronco e dei rami principali , nonché della vegetazione che sarà tanto meno densa quanto più la pianta soffre di una condizione all'estremo delle possibilità di sopravvivenza.In questo caso, cioè con vento forte e costante, il tronco sarà fortemente inclinato, quasi schiacciato, contorto, piuttosto tozzo con i rami da un solo lato, allungati ma vecchi e sofferti, poca vegetazione alle estremità, l'apice quasi appiattito.

le raffiche di vento hanno costretto i rami ad assumere una posizione quasi orizzontale
Jin e shari sono molto importanti , perché molti rami saranno stati spezzati o saranno morti, soprattutto quelli che cercavano di crescere contro vento,anche l'apice può essere trasformato in jin, con un ramo laterale che cerca di risollevarsi spostando tutto l'asse della pianta in favore del vento. In situazioni meno difficili si possono avere tronchi più o meno inclinati e rami che crescono in modo diverso secondo l'intensità e la costanza del vento. Si può avere presenza di rami dal lato esposto corti con vegetazione molto appressata al tronco, con jin , oppure rami rovesciati, che sono stati cioè forzati a curvarsi, tanto da invertire la direzione e tagliare la linea del tronco. L'apice non potrà comunque essere eretto, ma più o meno inclinato se non addirittura appiattito .

Attenti al cappello...

In alta montagna il vento è forte e costante. I rami tendono a spostarsi sottovento pur cercando di reagire alzandosi
Non avenso potuto raccogliere, il Maestro ha progettato graficamente
In questo stile inoltre un forte nebari che si contrapponga allo squilibrio causato dalla forza del vento , è molto importante per dare stabilità.Ci sono quindi molti modi per impostare un fukinagashi, più o meno sofferto , più o meno esasperato, l'importante è comunque che tutti i particolari siano in accordo. Per quanto riguarda il vaso sarà più consono se di forma irregolare , rustica , tale da richiamare l'ambiente ostile dove la pianta cresce, oppure una pietra concava od una lastra.


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