PRINCIPALI MONUMENTI E CHIESE DI

M A T E R A


Tra i numerosi monumenti di cui è ricca Matera segnalo i più importanti

e quelli dei quali ho documentazione.


1 - BASILICA CATTEDRALE (Duomo)

Edificata nel secolo XIII, in stile romanico pugliese. Dotata di un campanile alto ben 52 metri, è ornata all'esterno (in facciata) da un pregevole rosone in pietra simboleggiante la ruota della vita, da potromi e statue di santi; sul lato destro, da una finestra e due portali finemente decorati. L'interno a tre navate, diviso da un maetoso colonnato, conserva fra l'altro: un coro ligneo del '400; una cappella rinascimentale, un presepe e dossale d'altare, tutti realizzati in pietra da Altobello Persio e da suo figlio Giulio; un frammento di affresco del XIII secolo, raffigurante la Madonna della Bruna, patrona della città.

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2 - SAN GIOVANNI BATTISTA

Ultimata nel 1233, conserva i caratteri suggestivi e poderosi dell'arte romanica nel bel parato in pietra a vista. Notevoli i capitelli in gran parte originali e le decorazioni esterne del portale e della finestra absidale.

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3 - SAN FRANCESCO D'ASSISI

Nel corso del XVII secolo, sull'impianto gotico-angioino della chiesa si sovrappose la ricca veste barocca, riconoscibile nella monumentale facciata e all'interno, negli stucchi, dipinti e manufatti lignei. Di particolare interesse il polittico di Lazzaro Bastiani, smembrato e ricomposto sulla cantoria.

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4 - CHIESA DEL PURGATORIO

Costruita ne 1747 in stile tardo barocco con l'alta facciata di parata curvilinea a forma di mitra. Iniziata nel 1727 fu realizzata con il contributo e la partecipazione dei cittadini, su progetto di Giuseppe Fatone e con maestranze lucane e pugliesi. Dalla settecentesca facciata a ritmi concavi e dal ricco arredo interno.

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5 - SANTA CHIARA - Museo Nazionale

Interessante esempio di chiesa conventuale, ornata esternamente da sculture ed intagli lapidei che fanno cornice ad un bel portone scolpito, ed internamente da pregevoli manufatti lignei, nel complesso conventuale attiguo ha sede il Museo Nazionale, che raccoglie materiale tutto rinvenuto in loco, magnifici oggetti dei più remoti tempi, dal paleolitico al neolitico, all'età del bronzo e del ferro, fino al periodo greco.

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6 - CHIESA MATER DOMINI

Chiesetta dei Cavalieri di Malta (1680), il cui stemma è sull'alto timpano: leggiadra costruzione in tufo, sorta per iniziativa di Silvio Zurla, con vivace balconata e fitto bugnato, una Madonna con Bambino in terracotta è sull'ingresso. Nell'interno, sull'altare, Annunciazione in pietra policroma (secolo XIV).

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7 - CHIESA DI SAN PIETRO CAVEOSO

E' ad una navata con cappelle laterali e dal restauro effettuato sono stati messi in luce affreschi di buona fattura e di varie epoche. Dopo la Cattedrale, era sino ad alcuni decenni fa la chiesa più importante della città sia per l'ampiezza della sua parrocchia, sia per il suo ricco patromonio. Pare che il primo tempio fuori mura sia stato creato in tempi remoti e che il suo prestigio continuò ad aumentare dopo che la parrocchia fu trasferita da San Pietro in Monterrone. La facciata molto semplice fu rifatta con l'interno nel 1706: è affiancata da un tozzo campanile quadrangolare terminante a cuspide.

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8 - PALAZZO LANFRANCHI

L'edificio fu fatto costruire da mons. Lanfranchi su progetto di Francesco da Copertino (1668-72) e adibito a Seminario Diocesano; con la chiusura di questo, fu utilizzato per Liceo-Ginnasio (vi insegnò Giovanni Pascoli) e quindi come sede comunale. Ora l'intero edifico, restaurato con cura e proprietà e riportato all'antico splendore dall'arch. Vincenzo Baldoni, è destinato ad attività culturali. Attualmente, infatti, è sede della Sorpintendenza per i Beni Artistici e Storici della Basilicata, del Centro "Carlo Levi" (contenente l'immenso pannello leviano "Lucania", esposto nella mostra del '61 organizzata a Torino per il Centenario dell'Unità, oltre ad una buona collezione di quadri dello stesso Carlo Levi) e della Pinacoteca d'Errico che offre un vasto panorama della pittura napoletana dei secoli XVII e XVIII. La raccolta, iniziata a Palazzo San Gervasio dal cav. Camillo d'Errico verso la metà del secolo scorso ed arricchita fino al 1897, anno della morte del suo fondatore, è fra le più notevoli dell'Italia Meridionale. Vi sono oltre 300 quadri e numerose stampe; in gran parte è composta di scene di genere, molte "Bambocciate", soggetti pastorali, bucolici e a carattere mitologico o storico. Una sessantina di quadri sono di soggetto religioso. Vi è anche una buona rappresentanza di "nature morte", di "paesaggi", di "marine", di "battaglie", di "ritratti", di "pitture su vetro" e di piatti dipinti. Alcuni autori: Mattia Preti, Massimo Stanzione, Francesco Solimena, Francesco De Mura, Bartolomeo Bassante, Giacomo Del Pò, Pietro Novelli, Andrea Vaccaro, Francesco e Cesare Francanzano, Baldassarre De Caro, Giuseppe Recco, Giuseppe e Giovanni Battista Ruoppolo, Abramo Brueghel, Luca Forte, Michelangelo Cerquozzi, Leonardo Coccorante, Salvator Rosa, Paolo Brill, Van Laer, Giuseppe Bonito, Gaspare Traversi.

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9 - CASTELLO TRAMONTANO

Situato sulla collina che domina la città, è rimasto incompiuto. L'opera fu iniziata sul finire del XV secolo da parte del Conte Tramontano il quale, resosi inviso alla popolazione, in una rivolta popolare fu trucidato nel 1515 all'uscita del Duomo, nella via laterale tuttora indicata con il nome di "Via Riscatto".

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10 - IPOGEI

Nel corso del rifacimento della Piazza Vittorio Veneto, in cui trovasi il monumento ai Caduti in guerra realizzato da Benedetto d'Amore nel 1926, sono state rinvenute nel substrato della piazza stessa diverse case-grotta sotterranee, prolungamento dei Sassi stessi. Inoltre, sono state rinvenute due torri (una piccola e l'altra grande) e una vasta cisterna piena d'acqua piovana che tocca anche i sette metri di profondità. Gli scavi, opportunamente allestiti, sono meta ogni anno di numerosi turisti.

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