CENNI BIOGRAFICI SULLA PERSONALITA' DI MATILDE



Ritornando indietro nel tempo, al giorno in cui nacque 08.01.1980, ore 23.30 e ripensando al modo in cui venne al mondo, la prima immagine che associo è: stappare una bottiglia di champagne del migliore, il tappo che vola e la schiuma che esce frizzante, così è stata Matilde!

Bellissima nell'aspetto, bionda, occhi azzurri come il mare, portamento regale, carattere dolce e tenace Matilde è sempre stata molto estroversa, amava stare in mezzo alla gente, prodigarsi per gli altri, adorava i bambini. Si interessava di tutto ma il suo orgoglio, era il rispetto verso Dio!

Un giorno mentre si era in macchina, suo padre le chiese: " Matilde! Ti fai la croce ogni cento metri?" rispose che passare davanti ad un luogo sacro senza farsi la croce era mancare di rispetto a Dio: come non salutare un caro amico.

Ha fatto la sua prima comunione il 6 Agosto 1989 Frequentava l'Azione Cattolica e la domenica cantava nel coro durante la S. Messa delle10.00, dirigeva il direttore Filomena Piccolo, sua insegnante di pianoforte. Ha partecipato anche alle prime realizzazioni del Presepe Vivente, una volta ebbe la parte dell'angelo che veglia sulla Sacra Famiglia, si sentiva molto importante per tale compito, ed era molto felice!

Matilde, amava la musica ed era affascinata anche da tutte le canzoni che cantava in chiesa, le canticchiava anche a casa, quella che più di tutte la coinvolgeva emotivamente era: l'Ave Maria.

Quante volte con sua sorella Maria l'anno suonata e cantata insieme; raccontano i nostri vicini che nell'udire i loro canti accompagnati dalla musica del pianoforte, si fermavano ad ascoltare con tale piacere da sentirsi invadere dalla gioia di vivere.

Matilde è più grande di Maria di soli quindici mesi, un giorno scambiandosi delle confidenze, Matilde disse: "Maria, perché le nostre amiche mi raccontano tutti i loro problemi?" io ascoltavo i loro discorsi e intervenni facendo notare che forse il motivo era la sua discrezione e la sua disponibilità nel dare buoni consigli.

Raccontano le sue amiche: Matilde, aveva un sorriso per tutti e si impegnava in tutti i modi per aiutare chi era in difficoltà.

Dopo la scuola dell'obbligo ha frequentato l'Ist.Magistrale M.SS.Preziosa in Casal di Principe (CE) Un giorno, la preside suor Isidora, persona molto attenta mi disse: "Filomena ,devi dire a Matilde di non lasciarsi coinvolgere troppo dai problemi delle sue amiche perché mi sono accorta che si affligge come se li stesse vivendo lei stessa, va bene la solidarietà ma non così!

Glielo riferii ma sapevo che non mi avrebbe ascoltata!





La lettera di una sua cara Amica illustrerà meglio il suo modo di essere:

Angela le scrisse per il trigesimo di Matilde, me la diede il 17.12 1999. (trascrizione integrale)

Era il mio primo giorno di scuola quando scendo dalla macchina e mi viene incontro Matilde, mi mette sotto braccio e cerca di conoscermi, appena la vidi m'ispirò fiducia, mi fece aprire; lei non solo mi ascoltava ma condivideva il mio dolore come fosse il suo, a volte mi chiudevo apposta per non vederla soffrire ma lei mi capiva al volo.

Io odiavo solo l'odore della scuola ma insieme a lei iniziai ad amarla, lei non si arrese, era pazientissima, ogni giorno era capace di farmi gli stessi ragionamenti, mi ripeteva sempre che è bello vivere ed io non dovevo distruggermi da sola.

Mi ripeteva sempre che ero bella, brava ed intelligente, non credevo a nessuno ma Matilde si;ricordo lei sempre sorridente anche se aveva dei problemi, io l'ammiravo perché era più forte di me e reagiva diversamente Ricordo che lei volva fare mille cose, sposarsi, crearsi una famiglia, iscriversi all'università e diventare qualcuno, insomma voleva vivere.

Quanto a me, non pensavo altro che ad uscire a conoscere nuova gente e la scuola nella mia testa non occupava nessun posto.

È brutto quello che dirò ora, perché Matilde già prima mi ripeteva che dovevo mettere la testa a posto e pensare a cose più reali:voleva che io non sognassi più ma che dovevo fare quello che faceva lei, perché solo in quel modo potevo vivere felice ma io non le ho dato ascolto quando dovevo mettere in pratica ciò che le avevo promesso!

Ora che lei non c'è più, desidero che sappia che voglio vivere per lei;

voglio continuare gli studi;

voglio formarmi una famiglia ma soprattutto… Voglio Vivere!!!

Perché dentro di me c'è una parte di te, Matilde! Vorrei tanto avertelo fartelo vedere prima ciò che voglio fare, ora sono più forte e non perché tu non ci sei più ma perché sei esistita, non ho mai avuto una vera amica e forse quando l' ho avuta, non ho saputo rispettarla! Ma io non rispettavo nemmeno me stessa.

Sarai sempre la mia più cara amica.

Mi davi prima la forza di andare avanti e, me la stai dando anche adesso; so di non averti persa perché vivrai sempre dentro di me e sarò fiera e orgogliosa di prendere il tuo posto.

Mio padre mi ha promesso che aprirà un centro studi, che porterà il tuo nome: Matilde Diana Così mi aiuterai ancora una volta, indirizzandomi nello studio.

Per me sei esistita, esisti ed esisterai sempre! Per quanto voglia fare tutto ciò che volevi tu, so che non ne sarò mai all'altezza però tu mi hai insegnato che devo provare, sei sempre con me!

Nessuna amica è stata e sarà come te, è vero, te l' ho giuro!!!


Angela Spina.





Matilde adorava i bambini.

Quando frequentava l'Ist. Magistrale faceva tirocinio nelle scuole elementari, i bambini appena la vedevano le correvano incontro felici perché sapevano di trovare in lei un' amica ed angelo difensore, tutti avevano da raccontarle qualcosa.

Dopo il diploma frequentò l'anno integrativo, contemporaneamente fece volontariato nella scuola elem. "Don Carmine Sabatino" a Parete (CE): svolgeva l'attività di doposcuola.

Un giorno, tornata a casa disse: " Mamma sai cosa ha detto un bambino? Maestra! Ma tu sei una maestra bambina? Noi con te non solo facciamo i compiti ma ci divertiamo anche! Perché non resti sempre tu?" E scoppiò in una fragorosa risata.

Un'altra particolarità di Matilde è la purezza, un dono così bello in questo mondo materialista non è apprezzato, la gente ne approfitta, non sa cos'è e lo confonde.

Le persone Pure, espongono i loro pensieri senza camuffarli e se hanno da rimproverare, lo fanno senza abbellire le parole, questo procura loro: dispiacere e sofferenza!

Qualche volta per proteggere la sua sensibilità, le consigliavo di non essere così sincera o almeno evitare di manifestare il proprio pensiero ma lei rispondeva sempre ostinatamente di no!

Non ha mai detto bugie neanche quando sapeva che sarebbe stata punita o rimproverata.

Era fidanzata con un bravissimo giovane: Umberto Coppola, si sono molto amati; egli frequentava l'università nella facoltà di Giurisprudenza a Napoli, sarebbe stato sicuramente un valido avvocato. Umberto non era credente ma per amor suo andava con lei a Messa la domenica.Era gelosissimo e Matilde soffriva per questo ma riuscì a fargli capire che per essere felici, doveva sentirsi libera e gli citava scherzosamente i "Diritti dell'uomo secondo la Costituzione Italiana", ogni qualvolta si rendeva necessario.

Matilde è sempre stata uno Spirito Libero e Combattivo: odiava le costrizioni, i soprusi, le falsità quando le notava soffriva, si ribellava.

Avrebbe voluto laurearsi in medicina per curare tutte le persone che non avevano mezzi ma era troppo sensibile, non riusciva a sopportare che qualcuno soffrisse, si sentiva male anche lei; allora decise che sarebbe diventata un avvocato "se non poteva curare la gente, l'avrebbe difesa !"

Matilde se avesse potuto avrebbe svolto mille attività: il 13.01.1998. scrisse una favola, la lesse, era bellissima ma triste!

Mi disse: "Mamma vorrei scrivere delle favole, rilegarle e pubblicare un libro!" In effetti, parla della sua storia, del suo amore puro ma tormentato.

Che sia stato ispirato? Questo è l'unico racconto che Matilde ha scritto!

Il profumo che sentiamo quando manifesta la sua presenza è quello dei fiori citati nella sua favola.

La data in cui Lisa raggiunse Marco, è la stessa in cui Umberto raggiunse Matilde alla casa del Padre.

Aveva raggiunto il suo diciottesimo anno d'età, in vista delle prossime elezioni, si parlava di politica: delle cattive condizioni del nostro Comune e della necessità di persone competenti che lavorassero con serietà.

Matilde sapeva di essere una ragazza capace di affrontare i problemi e con uno sguardo battagliero e colmo di generosità, mi chiese se avesse potuto candidarsi lei, alla carica di sindaco.

Non volendo la ferii: " Matilde! Ma cosa vuoi fare? Là c'è gente che ti sbranerebbe come fanno i lupi con gli agnelli". Pensò che io non avessi fiducia in lei, si offese!!!

Ma io cercavo solo di proteggerla. Ne parlò con il padre…..

Matilde non si arrese ma il tempo per provare non lo ebbe: ma il Signore è grande non ha dimenticato i desideri di una fanciulla che non pensava a se stessa ma si prodigava per la felicità degli Altri. Nelle sacre Scritture si dice che non c'è fede senza carità. Il cuore di Matilde ne traboccava, è forse per questo che dio ci consola, facendoci sentire la sua presenza con un dolce Profumo di Rose e Fiori di Pesco.

Non sono l'unica e non sono stata la prima ad avvertire questo meraviglioso Profumo.