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Artistica: La Grecia classica

grazie ad Alessiopage

 

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Ci sono tre correnti scultoree predominanti definite rispettivamente dorica, attica e ionica.Le varie correnti scultoree si sviluppano nel pelopponeso, la prima regione ad aver subito l’invasione dei Dori(vengono appunto definite doriche).Tra gli elementi più ricorrenti e caratterizzanti della scultura dorica ricordiamo la predilezione per la figura umana(sop. Quella maschile),la creazione di forme estremamente semplici e squadrate e l’adozione di proporzioni massicce.Le figure non obbediscono ad alcuna legge di somiglianza con la realtà naturale, ma , al contrario, alla volontà di esprimere una severità e una calma quasi soprannaturali.

La corrente scultorea attica si sviluppa ad Atene e presenta una maggior cura nella rappresentazione e nel proporzionamento dei vari particolari anatomici..

La corrente ionica è caratterizzata da una maggio eleganza del modellato e dall’uso di proporzioni più dolci e slanciate.Le figure sono quindi meno rigide e spigolose.I soggetti rappresentati nelle sculture arcaiche sono riconducibili a due tipologie principali:il. kouros e la kore.

Il kouros è un giovane uomo nudo,in posizione stante , raffigurato con la testa eretta, le braccia stese lungo i fianchi, i pugni serrati e la gamba destra leggermente avanzata.

La kore rappresenta invece una giovane donna vestita con tunica e mantello,anch’essa in posizione stante, con la testa eretta, i piedi uniti, un braccio rigidamente steso lungo il fianco l’altro ripiegato sul petto in atto di recare un vaso con delle offerte.

Possono raffigurare personaggi eroici, divinità, o esseri umani.Il termine kouros identifica un giovane nel pieno e vigoroso splendore del suo sviluppo fisico e nella armoniosa completezza dello sviluppo interiore.La kore non è solo una giovinetta nel fiore della sua femminilità, ma possiede anche la matura consapevolezza della donna.

Uno dei più significativi esempi di scultura dorica è una coppia di kouros attribuiti a un certo Polimede, che rappresenta due fratelli.Uno dei più noti esempi di scultura attica è il Moschophoros cioè un kouros che porta un vitellino sulle spalle reggendolo per le zampe.questo al contrario degli altri non è nudo ma indossa un mantello.La scultura ionica infine manifesta influssi orientali.Il kouros di Milo è completamente nudo e il capo è più piccolo degli altri e le membra presentano un modellato più morbido e meno squadrato.

 

  • LA PITTURA VASCOLARE

Grazie alle fonti storiche conosciamo molti pittori famosi tra i quali Polignoto, Zeusi e Parrasio. I resti pittorici giunti fino a noi sono deteriorati.Per farci un’idea quindi della pittura greca dobbiamo analizzare i manufatti di terracotta dipinta quali anfore, vasi, coppe, piatti ecc… Troviamo una tendenza dei greci a privilegiare la rappresentazione umana piuttosto che qualsiasi altro oggetto decorativo.Due stili principali di pittura erano detti a figure nere e a figure rosse.Quella a figure nere è realizzata impiegando una particolare vernice nera che, una volta cotta, diventa lucida e si staglia con grande contrasto sullo sfondo che conserva il colore rosso-brunastro della terracotta naturale.Il vasaio Exechias che ha firmato una famosa anfora con Achille e Aiace che giocano a dadi.

La tecnica a figure rosse consiste nel dipingere di nero l’intero sfondo del vaso lasciando le figure e le decorazioni di color rosso-brunastro.la figura rossa si presenta maggiormente dettagliata in quanto i lineamenti le linee delle membra e i particolari dei vestiti non sono più graffiti ma dipinti con sottili linee nere.(es:Euphoronios autore del cratere con la lotta tra Eracle e Anteo).

 

  • IL PROBLEMA DELLA COLORAZIONE DEL FRONTONE E DELLE METOPE

 

La forma del tempio procurava problemi soprattutto in merito all’organizzazione delle decorazioni del frontone che è uno spazio a forma triangolare di altezza limitata e ciò imponeva di adattare le figure alla conformazione di tale spazio.La soluzione era quella di ridurre via via l’altezza delle figure senza curarsi del loro rapporto reciproco e delle sproporzioni. L’esempio di frontone occidentale del tempio di Artemide mostra in posizione centrale Medusa avente la funzione di tenere lontani gli influssi malefici.Alla sua destra e sinistra i due figli.poi ci sono due gigantesche pantere accovacciate affianco di Medusa;più all’esterno a destra c’è Zeus che con un fulmine colpisce un inginocchiato gigante, e a sinistra Priamo, re di Troia, seduto sul trono, viene ucciso da un acheo.Gli angoli acuti sono occupati da figure giacenti.Nel frontone orientale del tempio di Atena troviamo un altro tipo di soluzione:esseri semiumani con code di serpente si adattano ottimamente con le loro spire a riempire in modo armonioso lo spazio triangolare a disposizione.Ma solo nei due frontoni del tempio di Atena è possibile notare un salto di qualità.Infatti lo spazio centrale di ambedue i frontoni è occupato dall’apparizionedi Atena in posizione eretta che risulta di dimensione maggiore rispetto alle altre statue.Via via che ci si allontana dal centro verso gli angoli alla base del triangolo i personaggi,questa volta raffigurati in differenti pose adattandosi alla forma del frontone narrano anche una storia.(es:nel tempio di Zeus il tema è il racconto delle nozze di Piritoo alle quali erano intervenuti anche i Centauri mentre le dodici metope rappresentano le dodici fatiche di Eracle.)

 

  • IL PRIMATO DI ATENE

Gli anni che vanno dal 490 al 479 a.C. sono per la Grecia di estrema importanza.La Persia puntava sotto la guida di Dario a espandersi verso occidente e in particolare a conquistare la Grecia.Una prima spedizione venne fermata dall’esercito ateniese a Maratona.Circa dieci anni dopo I persiani tentarono di nuovo l’impresa sotto la guida di Serse.I Greci uniti in una lega dopo la sconfitta al passo delle Termopoli, sbaragliarono la potente flotta di Serse nella battaglia di Salamina.Per vincere i Persiani Atene era stata costretta a costruire per la prima volta una flotta navale.Il momento più alto della storia ateniese si ebbe quando andò al potere Pericle.Con lui si concretizzò in Atene la vera democrazia;tutti i cittadini potevano prendere parte alla vita politica della città partecipando all’assemblea e sedendo nei tribunali popolari.Fu allora che Atene venne dotata di importanti complessi edilizi, e in questo periodo ricostruirono l’acropoli.Dal punto di vista storico-artistico è in questo secolo che inizia il periodo classico ,quello in cui l’arte giunse alle sue massime vette.

 

  • LA STATUARIA PRIMA DEL DORIFORO

L’esempio maggiore di questa trasformazione è costituito dall’Efebo che Kritios creò.La statua è caratterizzata dalla rotazione della testa e della gravitazione(o appoggio9 sulla gamba sinistra arretrata con la conseguente rotazione del bacino che dallo stesso lato si solleva.Il materiale che meglio si prestava a interpretare le idee degli artisti era il bronzo, più che il marmo: esso infatti permetteva una maggiore libertà compositiva, ed evitava l’uso dei sostegni esterni, necessari alle sculture in pietra.

In bronzo è anche lo Zeus di Capo Artemisio che raffigura il dio colto nell’atto di lanciare un fulmine.Le gambe divaricate hanno trovato la posizione di bilanciamento.Infatti il piede sinistro è saldamente appoggiato e terra mentre quello destro vi poggia solo con la punta.Le braccia sono sollevate quasi a croce.

MIRONE

Egli evita la composizione simmetrica che aiutava gli artisti greci arcaici a produrre l’effetto del bello.il suo Discobolo è rappresentato infatti proprio nel momento della massiccia contrazione che precede il lancio.Il busto si mostra frontale,mentre un grande arco,che sottolinea l’effetto di tensione,viene formato dal braccio destro sollevato e lasciato indietro,dalle spalle, dal braccio sinistro e dalla gamba sinistra arretrata.sembra accumularsi una grande forza.

 POLICLETO

Fu solo con egli che venne data la soluzione definitiva a tutti i problemi presentati dalla statuaria greca.La soluzione consistette nel riunire in una sola statua sia il senso del movimento sia quello della stasi. Secondo il canone(cioè le idee perfette di proporzione raggruppate) ogni elemento del corpo umano deve essere rappresentato proporzionalmente a tutti gli altri.Il Doriforo rappresenta un atleta gravitante sulla gamba destra che viene detta gamba portante.La gamba non portante è flessa e tirata all’indietro;corrispondentemente il bacino si solleva dalla parte della gamba portante, mentre la spalla destra si abbassa inclinando leggermente il busto di lato.il braccio destro scivola lungo il fianco mentre il braccio sinistro si flette per reggere la lancia.Il Diadumeno al contrario è colto nel momento in cui si cinge il capo con la benda della vittoria.

 FIDIA

Fidia è ateniese.Egli è ricordato per aver costruito e decorato il Partenone. Fidia creava una forma scultorea dotata di grande libertà espressiva.La creazione dell’Amazzone ferita mostra grandi novità.L’equilibrio è ottenuto sia per l’appoggio sulle gamba destra tesa sia per l’aiuto dato dall’asta che viene tenuta,da ambe due le mani.nel 447 gli architetti iniziano la costruzione del tempio con la supervisione di Fidia.Il tempio dedicato ad Atena Vergine è di ordine dorico, periptero, octastilo. La cella divisa in tre navate da due file di colonne,accoglieva la statua dell’Atena ed era dotata all’esterno da un fregio ionico continuo.Il tempio venne danneggiato dagli Ottomani durante un esplosione.I temi di cui trattano le metope sono:i giganti sul lato est, i centauri sul lato sud, e le amazzoni sul lato ovest.Tutti i temi delle metope stanno a simboleggiare la vittoria della civiltà sulla barbarie e della regione sull’irrazionale. Il fregio ionico rappresenta la solenne processione delle Panatenee che si tenevano ogni quattro anni il giorno natale di Atena.Soprattutto nei due frontoni possiamo meglio constatare la grandezza della concezione artistica di Fidia.Nel frontone occidentale era rappresentata la mitica gara fra Atena e Poseidon per il possesso dell’Attica. La tecnica scultorea di Fidia appare estremamente raffinata.Nel frontone orientale meglio conservato era rappresentata la nascita di Atena dalla testa di Zeus.Lo storico Platurco narra che Fidia,diventato molto amico di Pericle, fu per questo oggetto di invidia.Venne accusato dapprima di aver sottratto parte dell’oro destinato alla statua di Atena e, successivamente, di empietà per aver raffigurato se stesso e il suo protettore sullo scudo del Parthenos.Gettato in carcere, finì i suoi giorni per malattia o per veleno.

 

  • LA FINE DELL’IDIPENDENZA DELLE CITTà GRECHE

La potenza e la fama raggiunte da Atene nonché la sua superiorità culturale sulle altre città greche fecero sì che i vecchi contrasti con Sparta si riaccendessero. Ciò portò a una lunga guerra che coinvolse moltissime e importanti città greche.La guerra ebbe conseguenze pesanti perché si diffuse nella città una terribile epidemia di peste.La guerra si concluse con la vittoria di Sparta che non fu tuttavia capace di mantenere l’egemonia ereditata da Atene.Questa situazione contribuì a creare negli uomini uno stato di insicurezza , e con l’indebolimento delle poleis e la sconfitta di Atene pose anche le permesse per la conquista macedone che sancì la definitiva perdita della libertà delle città-stato. Filippo decise una spedizione contro l’impero persiano, ma morì prima che la campagna incominciasse. L’impresa venne compiuta da Alessandro che fondò un grande impero.Il cosiddetto periodo classico.

 PRASSITELE

Prassitele scultore ateniese, è colui che incarna i modi di sentire del tempo.Scolpisce l’Afrodite Cnidia , cosiddetta perché acquistata dagli abitanti di Cnido. Per la prima volta una dea viene rappresentata nuda mentre, dopo il bagno, prende un panno appoggiato sopra un’anfora.Mostra un corpo sinuoso.La stessa composizione sinuosa con le membra che non si articolano più attorno ad un’asse centrale è alla base dell’Apollo sauroctonos e dell’Ermes con Dioniso bambino.Apollo, ancora fanciullo e dalle membra molli, acerbe, quasi femminee, si appoggia con morbido abbandono contro un tronco d’albero. Il giovane dio, dallo sguardo un po’ distratto, è colto nell’attimo in cui sta per trafiggere con uno stilo una lucertola arrampicatasi sul tronco. Nell’Ermes col piccolo Dioniso Prassitele raffigura un momento del mito della nascita del signore dell’ebbrezza. Prassitele mostra Ermes mentre si riposa e fa giocare il bambino, forse con un grappolo d’uva in un atteggiamento molto dolce e confidenziale.Per l’accurata levigatezza del marmo e per la morbida trattazione dei particolari anatomici,si è parlato di "effetto pittorico": ciò vuol dire che ogni curva,ogni rilievo pur piccolo del corpo, quando è colpito dalla luce si stempera in numerose gradazioni di ombre e perciò la statua sembra trattata come un dipinto che prende vita proprio dai passaggi di colore e dagli addensamenti d’ombra e di luce. 

SKOPAS

Egli con la statua di Pathos (divinità minore che impersonifica una delle tre forme del sentimento amoroso) porta alle estreme conseguenze la ricerca di Prassitele. La divinità è totalmente inclinata su un lato, ha le gambe incrociate, il busto abbandonato, le braccia sollevate e appoggiate a un sostegno esterno costituito da un mantello pieghettato.Il suo viso ha gli occhi sognanti.

Il busto della Menade danzante ha il corpo che sembra in movimento e che le conferisce vitalità.il capo è rovesciato all’indietro e lo sguardo perso verso l’alto; la veste scossa dai movimenti si apre lasciando nudo un intero lato del corpo.

 LISIPPO

Lisippo divenne lo scultore preferito di Alessandro.Sappiamo che gli uomini non sono tutti belli atletici e ugualmente proporzionati . Lisippo pensava che chiunque anche un essere brutto era ugualmente rappresentabile.La realtà viene per la prima volta accettata.Il ritratto è la conseguenza di questo. Lisippo contribuì molto al progredire della statuaria.Facendo alle sue statue la testa più piccola e il corpo più snello e asciutto rispetto agli altri scultori esse sembravano più alte . I suoi predecessori per lui avevano rappresentato gli uomini come sono;lui li rappresentava come appaiono. L’esempio delle sue trasformazioni è l’Apoxyomenos. L’atteggiamento in cui coglie il suo soggetto è del tutto originale.il giovane è un atleta che dopo la fatica dell’azione,si toglie di dosso l’olio e il sudore con lo strigile(uno strumento metallico).La gamba destra non più tesa, ma flessa, il bacino ruotato, i fianchi stretti, il torace allungato e sinuoso, le spalle quasi su una linea orizzontale poiché le braccia sono elevate,e la testa piccola.

 ALESSANDRO MAGNO E L’ELLENISMO

Si chiama età ellenistica gli anni che vanno dalla morte di Alessandro alla battaglia di Azio che segna l’inizio dell’ascesa di Augusto alla dignità imperiale . Alessandro aveva creato un grande impero che si sgretolò alla sua morte dando inizio ai regni ellenistici,retti cioè dai suoi generali. Per ellenismo intendiamo dunque l’ellenizzazione dei territori conquisati: il vincitore greco porta al vinto la sua culture, ma dal vinto eredita altri valori.Carattere distintivo sarà per cui la celebrazione del singolo.

 PERGAMO E RODI

A Pergamo venne edificato l’immenso altare dedicato a Zeus Soter(salvatore) e Athena Nikephoros(portatrice di vittoria).L’altare ha forma quadrangolare con un lato occupato per la quasi totalità da un’ampia gradinata inserita in un altro zoccolo.La parte superiore è costituita da un porticato, con colonne di ordine ionico, all’interno del quale si svolge un fregio continuo con le storie di Telefo, il mitico figlio di Eracle.Su tutti i lati dello zoccolo e persino ai bordi della scalinata vi sono complessi scultorei con scene di gigantomachia dominate dalle figure potenti e vittoriose di Zeus e di Atena.sarebbe l’ateniese Firomaco che fin dall’antichità figura nei sette scultori più famosi.Le sculture ad altorilievo sono realizzate col massimo naturalismo specie nella modellazione anatomica e nella caratterizzazione delle forti emozioni dei belligeranti: dolore, fierezza, vittoria, sgomento.

Un’altra scultura in marmo è il gruppo del Laoconte, cioè il sacerdote troiano di Apollo.Ripreso nel momento di maggiore tensione muscolare con il volto sofferente a angosciato mentre cerca di liberare se stesso e i propri figli dai grovigli dei serpenti.

 LA PITTURA

Sappiamo che Agatarco avava dipinto delle scenografie prospettiche e aveva scritto un trattato sulla prospettiva. La prospettiva è un metodo grafico che riesce su un piano che ha due dimensioni (lunghezza e altezza) a dare l’impressione della profondità.Una regola che ha le sue regole precise e le sue leggi fondate sulla geometria.Queste regole vennero scoperte in epoca rinascimentale.Un dipinto famoso è il Ritratto di Persefone. La fanciulla figlia di Zeus è stata appena rapita da Ade il quale la trascina con sé sul suo cocchio dorato negli inferi.

Un altro capolavoro è La Battaglia di Isso in cui i personaggi principali della scena della battaglia sono Alessandro e Dario.