Ma il 1998 è stato un anno di grande importanza per la Orlandi anche perché i gruppi Iveco e Renault V.I., assistiti dalle banche d’affari JP Morgan e UBS, hanno raggiunto un accordo per unire le loro attività nel settore degli autobus in una società comune a partecipazione paritetica che, avviandosi nel 1999, assumerà il nome di “Iris Bus”.
La nuova
società, di dimensione mondiale, sarà la seconda sul mercato europeo e offrirà
agli operatori la garanzia di un forte e duraturo sviluppo nel settore del
trasporto collettivo di persone.
Iveco
apporterà a questa società le sue attività autobus tra cui in Italia gli
stabilimenti di produzione ed i centri di sviluppo di Valle Ufita e Torino come
pure la carrozzeria Orlandi e la sua partecipazione di maggioranza nella società
Altra (carrozzeria di La Spezia che produce veicoli elettrici), in Spagna gli
stabilimenti e centri di sviluppo di Barcellona e di Matarò. La Renault V.I.
conferirà alla nuova società le sue attività autobus tra cui in Francia lo
stabilimento di Annonay ed il centro di sviluppo di Vénissieux/St.Priest nonché
la filiale Heuliez Bus, nella Repubblica Ceca la sua partecipazione
maggioritaria nella società Karosa con sede a Vysoke Myto.
Il nuovo
raggruppamento avrà una produzione annuale di quasi 4500 autobus, di 1500
autotelai e più di 1500 minibus. Con un fatturato di 919,5 milioni di Euro
(1800 miliardi di lire) la nuova società occuperà il secondo posto sul mercato
europeo ed acquisterà una dimensione mondiale nel settore dei veicoli per il
trasporto collettivo di persone. Questo progetto di collaborazione si colloca in
uno scenario di profonda e veloce evoluzione dei mercati caratterizzata: 1) da
un contesto concorrenziale sempre più aspro legato agli effetti della
concentrazione d’attività avvenuta fra gli operatori e della liberalizzazione
del commercio internazionale; 2) dalla moltiplicazione dei prodotti, sempre più
innovativi, per rispondere a tutte le esigenze dei clienti in termini di
prestazioni; 3) dagli importanti bisogni emergenti nel settore del trasporto
collettivo, soprattutto nei paesi in via di sviluppo; 4) dalla necessità delle
reti di trasporto di disporre di prodotti con alte prestazioni e a basso impatto
ambientale.
La nuova
società garantirà la capacità di rispondere a questi cambiamenti dei mercati
nelle migliori condizioni. Grazie alla complementarietà delle gamme e delle
posizioni commerciali dei suoi fondatori, la società disporrà di un’offerta
di prodotto più ampia, non solo nei mercati tradizionali, ove i partner
intendono mantenere la loro identità, ma anche in tutta l’Europa ed in
numerosi altri paesi dove Iveco e Renault V.I. hanno una forte presenza.
Riunendo le reciproche competenze tecniche si otterranno numerosi vantaggi,
specialmente nel settore dei veicoli ecologici ed in quello della mobilità per
i disabili. Dall’unione delle risorse industriali i partner si attendono
sostanziali riduzioni di costi nello sviluppo di futuri prodotti comuni come
pure importanti economie di scala.
Il nuovo
gruppo che avrà 6000 dipendenti consisterà in una società detenuta al 50% da
Iveco ed al 50% dalla Renault V.I. La sua missione sarà di definire la
strategia del gruppo così costituito e di gestirne il funzionamento. La nuova
società deterrà delle affiliate con sede in Italia, Francia, Spagna e nella
Repubblica Ceca responsabili delle attività operative di sviluppo e produzione.
La commercializzazione avverrà con i marchi Renault, Iveco, Pegaso, Orlandi,
Heuliez, Karosa e Mack (Australia).