Il mercato dell’autobus si
divide in due categorie: i minibus e gli autobus specifici. Questi ultimi, a
loro volta, si dividono in urbani, suburbani ed interurbani secondo lo schema in
seguito riprodotto. In fase di introduzione è importante sottolineare il fatto
che i diversi segmenti sono completamente indipendenti tra loro e che la stessa
Iveco ha suddiviso la propria organizzazione in questi rami di mercato. Infatti
come la Orlandi si occupa quasi esclusivamente degli autobus interurbani, sia
turistici che di linea, vi sono aziende facenti parte di Iveco che si occupano
solo degli urbani, altre che producono solo minibus, e così via.
Minibus: si
tratta di un veicolo quasi sempre destinato alle scuole che può avere da 20 a
28 posti in base alle esigenze del cliente. La tipologia del cliente stesso, e
quindi nella maggior parte dei casi il livello della scuola servita, influenza
notevolmente il prodotto finale: è evidente che tipo di sedile e progettazione
delle strutture interne, se devono essere trasportati bambini di un asilo o di
una scuola elementare, saranno diversi che se devono essere trasportati ragazzi
più grandi. Se il minibus è destinato all’utilizzo come scuolabus deve
essere per legge di colore giallo.
Urbano: si
tratta di macchine altamente tecnologiche costruite con obliteratrici e altri
accessori necessari per l’uso specifico cui sono destinati. Devono essere
progettati con pianali bassi o estremamente ribassati per consentire a tutti gli
utenti un facile accesso al mezzo. Devono inoltre prevedere, oltre al cambio
automatico, pochi posti a sedere e molti posti in piedi. L’autobus urbano, che
doveva per legge essere colorato in arancione, oggi può essere colorato anche
con altre tinte, purché conservi la colorazione originaria nelle mascherine
anteriori e posteriori per essere riconoscibile.
Suburbano ed
interurbano: sono macchine che, pur avendo un mercato completamente indipendente
tra loro, sono molto simili per la loro concezione di fornire il massimo comfort
al passeggero. I veicoli suburbani sono quei veicoli che coprono tratte
parzialmente urbane e parzialmente interurbane. Questi ultimi, come gli
interurbani di linea, devono per legge essere di colore blu.