Politica

Il giornale elettronico dei liberalcomunisti

 
N° 13 del 12/11/2000



 

Elenco degli articoli pubblicati in questo numero:

1)                    1)                    “LETTERA APERTA AL SEGRETARIO DEI DS VELTRONI” di Massimo Cogliandro

2)               “CARLO ROSSELLI ED IL SOCIALISMO LIBERALE” di Nuvola Rossa
 



LETTERA APERTA AL SEGRETARIO DEI DS VELTRONI

 

di

 

Massimo Cogliandro

 

Il sondaggio su cui si basa la lettera:

Data/ora apertura di questo sondaggio: 1/11/2000 13:53
Data/ora chiusura di questo sondaggio:
15/11/2000 13:53
(mancano circa 63 ore)
Per garantire l'affidabilità delle risposte di questo sondaggio puoi votare una volta sola.

Alle elezioni politiche del 2001 voteresti Massimo Cogliandro, coordinatore del Partito on-line dei liberalcomunisti (http://www.ecircle.it/circles/liberalcomunismo)?

 

 

 

Per conoscere le idee dei liberalcomunisti visita il loro giornale on-line (http://web.tiscalinet.it/maximusmagnus) e il loro sito più importante (http://digilander.iol.it/maximusmagnus). In sintesi, i liberalcomunisti sono: a) per l'autogestione nelle imprese pubbliche; b) per la cogestione nelle imprese private; c) per lo sviluppo di forme di azionariato dei lavoratori; d) per un sistema di tutela sociale fondato prevalentemente su un sistema di mutue dei produttori e non su uno Stato sociale sotto il controllo dei partiti come è avvenuto fino ad ora; e) per la riduzione dell'orario di lavoro a 30 ore settimanali in modo da ottenere il pieno impiego; f) una riforma del volontariato che introduca delle tutele economiche e giuridiche per i volontari che lavorano a tempo pieno presso i grandi Enti del terzo settore.

 


RISULTATI IN TEMPO REALE:
Voti totali 40

 

32.5%
(13)

 

 

No

67.5%
(27)

 

 

 

 

 

Compagno Veltroni,


come puoi notare da questo sondaggio, molti italiani condividono le idee dei liberalcomunisti.
Io penso che se tu desideri realmente unire la sinistra socialista e comunista in un grande partito del socialismo liberale non puoi non tenere conto di questo dato di fatto e dovresti fare un passo verso di noi, magari offrendo agli italiani che sostengono le idee dei liberalcomunisti di vedere rappresentate in Parlamento le proprie idee.
Non che io desideri a tutti i costi una poltrona a cui non tengo, ma, dal momento che nessun altro nel nostro Paese lotta per gli ideali di un nuovo tipo di società fondata sulla democrazia economica, non mi tirerei indietro se mi venisse offerta dall'Ulivo la possibilità di una candidatura in un collegio più o meno "sicuro".
Spero di avere tue notizie.
Saluti,

Massimo Cogliandro

 

 


 


CARLO ROSSELLI ED IL SOCIALISMO LIBERALE

 

di

 

Nuvola Rossa

 

 

Carlo ROSSELLI, mazziniano, nel suo saggio scritto nel confino all'Isola di Lipari, tradotto in Francia nel 1930, attacco' duramente il determinismo del socialismo cosiddetto scientifico di fronte all'avvento del fascismo, ma non accetto' la logica rassegnata dell'Aventino (oggi rappresentato da milioni di cittadini che non si recano a votare).
Rifiuto' di lodare il liberalismo giolittiano e considero' insufficienti le capacita' di movimento del socialismo riformista insieme alla polemica con la tradizione marxista quale unica presunta traccia da seguire nell'ambito della sinistra.
Si ebbe con lui la nascita di quel pensiero "eretico" del socialismo liberale di matrice mazziniana che coincide per moltissimi punti con la socialdemocrazia e che "penso'" in sintonia con la sua simpatia per i partiti socialisti scandinavi e i laburisti inglesi.
L'intellettuale fiorentino fu quindi antesignano di questo "filone" sociale che nulla puo' avere a che spartire con il "marxismo".
Ritengo lodevole, comunque, il tuo tentativo che, in questo piatto panorama politico italiano, nell'ambito di una sinistra sempre piu' tesa ad ambire posizioni di potere, mette in movimento energie potenzialmente feconde.
L'appello a Veltroni non sara' raccolto perche' pochi sono i "collegi" sicuri superando i pretendenti il numero degli stessi.
Non ti dolere dunque se rimarrai fuori
dal "palazzo"....sara' un bene per te avere maggior tempo da dedicare ad affinare le tue idee che, dichiarate da te liberalcomuniste, vanno invece inquadrate in un solco gia' tracciato da un filo conduttore riconoscibile fra il pensiero azionista e socialista, democratico e repubblicano.
Auguri, comunque, di nuovo per il tuo impegno.
 

 

 

Il commento di Massimo Cogliandro:

 

 

Il liberalcomunismo si differenzia dal socialismo liberale perché non mette da parte il metodo marxista, ma lo trasforma radicalmente adattandolo alle esigenze della società contemporanea. Il liberalcomunismo, inoltre, non rinuncia alla prospettiva di una rivoluzione non violenta, che conduca al progressivo superamento dei modi di produzione capitalistico e capitalistico di Stato.

Sono d’accordo però sul fatto che esistono notevoli somiglianze tra il socialismo liberale di matrice mazziniana di Carlo Rosselli ed il liberalcomunismo. In effetti, Mazzini propugnava una società in cui la maggior parte delle aziende fossero trasformate in cooperative, cioè in imprese più o meno autogestite, proprio come i liberalcomunisti.

La differenza però sta nel fatto che per i liberalcomunisti le imprese autogestite devono essere di proprietà sociale, cioè di tutto il popolo, e non di proprietà dei lavoratori che vi lavorano.

I lavoratori delle aziende dovranno imparare ad autogestire le imprese in cui lavorano in nome e per conto di tutta la società e non solo pensando al proprio personale interesse.

 

 



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