Politica
Il
giornale elettronico dei liberalcomunisti
N° 20 del
6/3/2001
Elenco degli articoli pubblicati in questo
numero:
1. Il disastro urbanistico di San Lorenzo
– Massimo Cogliandro
2. Ai lettori: le conseguenze della nuova
legge sull’editoria – La
redazione
3. Mi candido! – Massimo
Cogliandro
IL DISASTRO
URBANISTICO DI SAN LORENZO
Massimo
Cogliandro
San Lorenzo è uno dei quartieri
popolari più caratteristici ed interessanti di Roma.
Chiunque visiti San Lorenzo in
una giornata di sole non può non restare affascinato dal gioco di luci e di
ombre dei suoi palazzi, costruiti nel periodo aureo dello stile umbertino a
cavallo tra il XIX° e il XX° secolo.
Cosa dire poi della suggestiva
imponenza del tratto di Mura Aureliane che lo costeggia?
Quando una persona entra a San
Lorenzo viene catturato dalla sua atmosfera magica, quasi surreale, dove
all’imponenza e alla grazia delle strutture architettoniche si affianca una vita
sociale estremamente vivace e multiforme.
San Lorenzo è il quartiere dei
giovani, dove si vanno formando lentamente nuove forme di ethos, che, come tutti
i fenomeni culturali nazional-popolari contemporanei, muovono apparentemente i
propri passi nel solco della tradizione tipica delle religioni laiche
dell’ultimo secolo, anche se la loro produzione politica, culturale e ideologica
è in realtà radicalmente diversa. San Lorenzo, insomma, è una sorta di
laboratorio culturale a cielo aperto.
Tutto questo però è messo in
pericolo dall’insipienza dei quadri della burocrazia politica, che governano il
quartiere e più in generale la città.
I politici stanno permettendo
all’università di continuare ad espandersi all’interno di San Lorenzo, riducendo
sensibilmente il numero di abitazioni destinate all’uso civile, minando così il
tessuto sociale tradizionale del quartiere, e stravolgendo l’assetto urbanistico
del quartiere con la costruzione di veri e propri mausolei al cattivo gusto come
l’edificio della Facoltà di Psicologia o certi edifici di via dei Reti,
costruiti con uno stile architettonico lontano anni luce dallo stile tardo
ottocentesco degli altri edifici del quartiere.
Ma lo scempio urbanistico causato
dalla burocrazia politica romana ha raggiunto il culmine con la tolleranza che
per molti anni essa ha dimostrato nei confronti delle fabbriche che si trovano
tra via dei Lucani e via degli Anamari.
E’ noto che il P.R.G. prevede che
quell’area, prospiciente ad un monumento archeologico di straordinaria
importanza come le Mura Aureliane, dovrebbe essere destinata a verde pubblico
per creare nuovi spazi per i bambini e gli adolescenti di San Lorenzo e non alla
produzione di ombrelloni…
Alcuni cittadini che risiedono
proprio a via degli Anamari ricordano tra l’altro come in una di queste
fabbriche, che naturalmente non rispettano nessuno standard di sicurezza, una
volta sia scoppiato un incendio le cui fiamme sono arrivate a lambire gli
edifici vicini fino al settimo piano.
A tutto questo si aggiunga lo
stato di degrado in cui versa il tratto di Mura Aureliane che costeggia San
Lorenzo…
Io spero veramente che qualunque
sia la coalizione che vincerà le elezioni amministrative a Roma, tenga presente
l’urgenza di un forte intervento volto alla salvaguardia urbanistica, ambientale
e archeologica di uno dei quartieri storici più importanti di
Roma.
Cari
compagni,
siamo stati informati dalla
mailing list di Shynistat che è stata approvata in via definitiva “la proposta
di legge Anedda (7292/2000), apparentemente dedicata al reato di diffamazione a
mezzo stampa, contenente alcuni pericolosi emendamenti che modificano la legge
sulla stampa (47/1948) in senso fortemente repressivo, estendendo il reato di
stampa clandestina a qualsiasi periodico, anche se diffuso a mezzo di
trasmissioni informatiche o telematiche, senza che sia stata eseguita la
registrazione”.
E’ evidente che la borghesia
politica teme che internet possa sfuggire al suo controllo e diventare un
fattore destabilizzante per il regime poliarchico partitocratico e cerca di
instaurare una forma di censura che si avvalga di strumenti amministrativi e
giudiziari.
Noi liberalcomunisti ci opporremo
con la massima fermezza a questa legge lesiva dei principi costituzionali
relativi alle libertà fondamentali.
Per non doverci registrare in
tribunale per la "diffusione di informazioni presso il pubblico" (i numeri di
questo giornale on-line) che vengono pubblicate "con periodicità regolare",
pubblicheremo i prossimi numeri del giornale a caso la domenica o il lunedì, per
sfuggire alla clausola della periodicità.
MI CANDIDO!
di
Massimo Cogliandro
Cari compagni,
gli umanisti
liberalcomunisti avranno il loro candidato alle prossime elezioni!
Sarò,
infatti, candidato alle elezioni amministrative per il rinnovo del Consiglio
Comunale di Roma e per la carica di Presidente della III^ Circoscrizione (San
Lorenzo) nelle liste del Partito Umanista.
Invito tutti i compagni a
sostenere attivamente la mia candidatura.
Ringrazio sentitamente
gli altri amici del Movimento Umanista per la fiducia che ripongono nella mia
persona e nella nostra azione politica: sono certo che in occasione della
prossima campagna elettorale non li deluderemo!
Da anni il Comune di Roma e,
in particolare, le aziende municipalizzate da quando è iniziato il processo di
privatizzazione versano in uno stato di totale sfacelo.
Per rendersi conto
della situazione, basta provare ad usufruire del servizio di trasporto pubblico
negli orari "caldi" della giornata...
E' giunta l'ora di proporre un modo
diverso di fare amministrazione, un modo rivoluzionario.
Anche per questo,
il Partito Umanista si presenta da solo alle elezioni: non ci interessano gli
accordi con altri partiti pur di avere qualche poltrona, a noi interessa fornire
un'alternativa a questo regime corrotto e garantire che se saremo noi un giorno
a governare non sarà nel segno della continuità.
Io penso che i problemi
vadano presi di petto e non aggirati come usava fare la giunta Rutelli.
Per
darvi un'idea di quello che intendo fare, vi elenco alcuni punti del mio
programma politico per Roma:
1) bloccare la privatizzazione del sistema
bibliotecario del Comune, perchè il sapere non è una merce;
2) bloccare la
privatizzazione dell'ATAC e di tutte le altre aziende municipalizzate;
3)
introdurre forme di partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese
municipalizzate;
4) destinare a verde pubblico, come previsto dal P.R.G.
vigente, aree come quella tra via degli Anamari e via dei Lucani, dove
attualmente si trovano delle fabbriche, i cui impianti si trovano sistemati alla
meglio dentro una vera e propria baraccopoli;
5) spostare nel più breve
tempo possibile il mercato di Piazza Vittorio altrove, anche per motivi di
ordine igienico oltre che urbanistico;
6) stringere la morsa sull'abusivismo
edilizio in tutto il territorio del Comune;
7) migliorare il servizio di
trasporto urbano raddoppiando il numero di chilometri attualmente destinati alla
rete metropolitana.
8) abolire i parcometri,
che sono serviti unicamente a introdurre una nuova gabella a danno dei
lavoratori pendolari e degli studenti fuori sede.
TANTI AUGURI
di
Nuvola Rossa
Caro
Cogliandro,
tanti
auguri, da parte mia, di una buona riuscita (alle elezioni).
.....tra le tante cavolate fatte dalla giunta Rutelli ti sara' nota
anche quella di aver costruito un parcheggio al Gianicolo (i lavori del
Giubileo) distruggendo ed occultando sotto di esso antiche testimonianze della
civilta' romana....alla stessa stregua dei talebani che vogliono distruggere le
statue del buddha nei dintorni di Kabul.......
Ciao.....e di
nuovo un augurio.
La
risposta di Massimo Cogliandro:
Ciao Nuvola Rossa,
se è per questo la burocrazia politica
italiana di disastri archeologici ne ha fatti di ben peggiori rispetto a quelli
dei talebani.
Basti pensare, a titolo di esempio, a
quanto è avvenuto in occasione della costruzione di Via dei Fori Imperiali in
epoca fascista quando numerosi monumenti archeologici come la fontana dei
gladiatori, che si trovava di fronte al Colosseo, sono stati letteralmente
distrutti...
Se sarò eletto in Consiglio Comunale mi
impegnerò al massimo perchè cose di questo genere non avvengano mai
più.