Politica

 

 

Il giornale elettronico dei liberalcomunisti

 


N° 21 del 21/3/2001






 

Elenco degli articoli pubblicati in questo numero:

1. Agli studenti di Medicina: perché mi candido alle elezioni universitarie – Massimo Cogliandro

2. La campagna contro l’allevamento intensivo dei maiali  La redazione

 


 

AGLI STUDENTI DI MEDICINA: PERCHÉ MI CANDIDO ALLE ELEZIONI UNIVERSITARIE

 

di

 

Massimo Cogliandro

 

 

 

Cari colleghi,

sarò candidato alle prossime elezioni universitarie che si terranno il 4 e il 5 aprile a “La Sapienza” per la carica di rappresentante degli studenti in Consiglio di Facoltà e in Consiglio di Corso di Laurea nella lista “Meno tasse, più servizi”.

Come sapete da circa un anno insieme ad altri colleghi sto combattendo una battaglia per una vera riforma dell’ordinamento degli studi medici, che guardi al modello americano.

Fino ad ora i baroni, che costituiscono l’asse portante della burocrazia docente universitaria, ci hanno costretto a fare 54 e più esami - loro invece per laurearsi ne hanno fatti solo 28! – per ottenere una laurea praticamente priva di valore legale, dal momento che non permette di esercitare in nessun modo la professione senza la successiva acquisizione di un titolo specialistico.

Ora, come voi sapete, l’ingresso nelle scuole di specializzazione è estremamente difficile perché i posti sono pochi e generalmente sono assegnati ai figli dei baroni…

Io e gli amici che sostengono la mia candidatura siamo contrari a tutto questo e proponiamo una riforma radicale che, guardando al modello americano, preveda:

1)    una laurea di primo livello generalista al termine del 3°-4° anno, seguita da un periodo di tirocinio biennale obbligatorio all’interno di strutture ambulatoriali e/o ospedaliere, seguito a sua volta da scuole di specializzazione biennali o triennali;

2)    le scuole di specializzazione devono essere aperte a tutti gli studenti che hanno conseguito la laurea di primo livello e che hanno frequentato il periodo di tirocinio biennale;

3)    devono poter accedere all’Esame di Stato solo gli studenti che avranno completato almeno una scuola di specializzazione biennale.

In questo modo, il percorso formativo per diventare medici specialisti durerebbe 8-9 anni, come avviene negli U.S.A. e non 12-13 come avviene in Italia.

Siccome il governo fino ad ora ha ignorato le nostre proposte, tenuto conto dei poteri che il regolamento sull’autonomia didattica degli atenei attribuisce agli organi collegiali in materia di istituzione di nuovi corsi di laurea di primo livello all’interno delle classi delle lauree previste a livello nazionale, se sarò eletto intendo presentare nel Consiglio della mia Facoltà, una proposta di delibera da sottomettere al voto dell’assemblea, che preveda l’istituzione in via sperimentale di una laurea di primo livello in Scienze Bio-Mediche da conferire a tutti gli studenti di Medicina e Chirurgia, che abbiano completato gli esami del primo triennio.

Questo anche per permettere agli studenti fuori corso, che hanno fatto numerosi esami, ma che non riescono a laurearsi, di capitalizzare in qualche modo gli esami fatti.

Non si capisce perché il 3+2 deve essere attuato in tutti i corsi di laurea tranne che a Medicina, che probabilmente è il Corso di Laurea che richiede maggiormente una riforma a livello ordinamentale fondato sulla introduzione dei livelli.

 

 


 


LA CAMPAGNA CONTRO L’ALLEVAMENTO INTENSIVO DEI MAIALI

 

 

 

La Redazione

 

 

Cari compagni,
il Partito Liberalcomunista aderisce alla campagna europea contro l'allevamento intensivo dei maiali promossa dalla LAV e dalle altre associazioni animaliste.
Sabato 31 marzo e domenica 1° aprile prossima si terranno in tutta Italia dei banchetti, dove saranno raccolte le firme per una petizione su questo importante problema.
Il problema è scottante soprattutto perchè la Commissione Europea guidata dal sig. Prodi ha preparato una direttiva CEE sull'argomento, che se da un lato affronta il problema delle gabbie di gestazione in cui sono imprigionate le scrofe durante il periodo della gravidanza, dall'altro non affronta il problema non meno scottante delle gabbie da parto e della castrazione dei maialini neonati, che avviene senza alcun tipo di anestesia in mezzo a sofferenze inaudite da parte degli animali.
Vi invito a recarvi tutti ai tavoli LAV, non solo per dare una firma o un contributo economico, ma per dare anche un aiuto concreto.
Parafrasando l'Apostolo Mani, vi ricordiamo che Dio non è presente solo nei cieli o nell'uomo, ma anche in tutti gli animali e le altre realtà viventi, che hanno una loro dignità che deve essere rispettata.

Il comunicato LAV:

Nell'Unione Europea milioni di maiali sono allevati in condizioni che causano loro enorme sofferenza. Purtroppo le attuali normative considerano ancora legale l'allevamento intensivo.
La LAV conduce in Italia una campagna, coordinata a livello europeo dall'Eurogroup for Animal Welfare e dalla Coalizione Europea per gli Animali di Allevamento, per modificare la normativa comunitaria sull'allevamento dei maiali.
Ogni anno solo nel nostro paese vengono allevati più di 8 milioni di suini e macellati più di 12,5 milioni. Degli oltre 80 chili di carne consumata da ogni cittadino italiano, ben 30 chili sono di carne suina. I maiali utilizzati negli allevamenti provengono dai loro progenitori selvatici, abitanti della foresta che vagavano e grufolavano alla ricerca di cibo ed esploravano il loro ambiente in piccoli gruppi sociali.
I maiali selezionati mantengono molti tratti ed istinti dei loro antenati: sono animali sociali, molto intelligenti e curiosi.
L'allevamento dei maiali nell'Unione Europea è un'industria i cui sistemi molto spesso non rispettano i bisogni più elementari dei maiali.
Le gabbie di gestazione sono causa di gravi sofferenze e problemi di salute per gli animali, tanto da essere già state messe fuori legge in Svezia dal 1994, in Gran Bretagna dal 1999 e nei prossimi anni anche in Finlandia, Olanda e Danimarca.
La legislazione europea permette che le scrofe (femmine destinate alla riproduzione) vengano tenute per tutti i quattro mesi della loro gravidanza in gabbie troppo strette anche solo per potersi girare su se stesse, su una pavimentazione di cemento o assi di legno. Alcune sono fermate a terra da una corta catena legata al collo o alla vita.
La catena, ma non la gabbia, sarà comunque fuorilegge in tutta Europa a partire dal 2006 (in Italia, dove già non viene più utilizzata, dal 2001).
Le scrofe selezionate per l'allevamento partoriscono almeno due volte l'anno ed ogni volta nascono fino a 14 porcellini.
La maggior parte delle scrofe tenute al chiuso partoriscono ed allattano i loro piccoli in gabbie da parto.
Queste sono costruite in modo tale da evitare che i porcellini vengano schiacciati quando la scrofa si stende.
Le scrofe di solito restano confinate da tre a quattro settimane, finché i porcellini sono svezzati (allontanati dalla madre).
Le gabbie da parto sono estremamente strette e, insieme alla mancanza di lettiera, impediscono alla scrofa di soddisfare l'istinto di preparare il giaciglio per il parto.
Lettiera e materiali per grufolare sono comodi per gli animali e permettono ai maiali di esprimere i loro comportamenti naturali.
La maggior parte dei maiali svezzati allevati per l'ingrasso sono tenuti in recinti all'interno di capannoni.La legislazione europea permette vari sistemi di allevamento.
Alcuni offrono solo un ambiente angusto e affollato con cemento o pavimentazione totalmente grigliata, che può rendere zoppi gli animali, e nessuna lettiera per rendere più comodo l'ambiente e per offrire un diversivo agli animali.
Di conseguenza possono insorgere depressione, stress e problemi comportamentali. All'interno dei recinti i maiali hanno bisogno di potersi muovere e giacere comodamente tutti nello stesso momento..

PER MAGGIORI INFORMAZIONI VISITATE IL SITO INTERNET:
http://www.infolav.org/ 

  



HOME PAGE - FORUM - CHAT