Politica
Il giornale elettronico dei liberalcomunisti
N° 22 del
10/5/2001
Elenco degli articoli pubblicati in questo
numero:
1. Il contributo dei liberalcomunisti al
programma del Partito Umanista per il Comune di Roma – La Redazione
2. La vittoria dei liberalcomunisti alle
elezioni universitarie - Massimo Cogliandro
IL
CONTRIBUTO DEI LIBERALCOMUNISTI AL PROGRAMMA DEL PARTITO UMANISTA PER IL COMUNE
DI ROMA
La Redazione
Cari
compagni,
riporto
qui di seguito il contributo che gli umanisti liberalcomunisti hanno dato alla
stesura del programma del Partito Umanista per il Comune di Roma.
Naturalmente il
documento prima di essere inserito nel Programma del P.U. subirà alcune
modifiche per armonizzarlo con la restante parte del documento
programmatico.
Il
Partito Umanista ritiene che i principali problemi del sistema universitario
romano siano i seguenti:
1) la
presenza di un ateneo, "La Sapienza", dotato di strutture insufficienti per
contenere l'enorme quantità di studenti, soprattutto fuori sede, che vi si
riversano;
2) la
scelta, per ovviare al sovraffollamento de "La Sapienza", di convertire numerosi
edifici del quartiere di San Lorenzo, che fino ad ora erano ad abiti ad uso
civile, in strutture destinate all'attività didattica, distruggendo così il
tessuto urbanistico e sociale di un quartiere storico estremamente
caratteristico come San Lorenzo;
3) la
scelta di decentrare il sistema universitario con la creazione di poli come
quello di Tor Vergata collegati in maniera estremamente precaria, dal punto di
vista del trasporto pubblico, con il tessuto cittadino.
Noi
umanisti ci proponiamo di ovviare a questi problemi, cercando di bloccare lo
sviluppo ulteriore di quel mega-ateneo rappresentato dall'Università degli Studi
di Roma "La Sapienza, di creare nuovi poli universitari, di piccole dimensioni,
sparsi un po' per tutto il Comune di Roma, caratterizzati da una certa
omogeneità nell'offerta formativa e comunque facilmente raggiungibili con l'uso
dei mezzi pubblici.
Noi
proponiamo un decentramento effettivo del sistema universitario romano, che
possa andare effettivamente incontro alle esigenze del popolo degli
studenti.
In
attesa di una riforma generale del sistema universitario romano, che permetta un
rapporto migliore con il sistema urbanistico di Roma, chiediamo:
1) che
venga rivista totalmente la situazione del trasporto pubblico che collega le
Facoltà dell'Università di Tor Vergata con la Metropolitana A e con la Ferrovia
Urbana, che passa per la stazione di Torrenova;
2) che
siano portati a termine il più velocemente possibile i lavori per il
Policlinico di Tor Vergata, in modo tale da non costringere più gli studenti di
Medicina di questo ateneo a lunghe peregrinazioni per andare a seguire le
lezioni al S. Eugenio o al Columbus;
3)
l'abolizione dei parcometri nelle zone che circondano le sedi universitarie, per
evitare che gli studenti, soprattutto quelli fuori sede pendolari, siano
costretti a pagare una nuova gabella al Comune, solo per poter esercitare il
proprio diritto allo studio;
4) il
trasferimento di una parte delle strutture didattiche e sanitarie del
Policlinico Umberto I° al S. Andrea, in modo tale da poter rendere più snella ed
efficace l'attività didattica all'interno della Facoltà di Medicina e Chirurgia,
sempre in un'ottica di decentramento;
5) il
miglioramento del sistema di trasporto pubblico che serve il S.
Andrea;
6) la
ristrutturazione del Policlinico Umberto I° che oltre ad essere un importante
centro universitario, rappresenta uno dei principali monumenti architettonici
della Roma degli ultimi due secoli;
7) un
diverso modo di intendere l'architettura degli edifici destinati ad ospitare le
sedi universitarie: non più edifici mastodontici, dall'architettura fredda e
alienante, ma edifici di piccole o medie dimensioni immersi nel verde;
l'università non deve essere un mostro che divora la struttura urbanistica della
città, al contrario vi si deve integrare in maniera armoniosa e deve creare
un clima accogliente e realmente umano per ogni studente.
LA
VITTORIA DEI LIBERALCOMUNISTI ALLE ELEZIONI UNIVERSITARIE
di
Titti
Le
elezioni universitarie del 4-5 aprile a “La Sapienza” si sono concluse con una
grande vittoria della lista “Meno tasse, più servizi”, che si è presentata al
voto con un programma scritto da Massimo Cogliandro, il leader dei
liberalcomunisti.
Tale
programma prevede la introduzione di una laurea di primo livello al termine del
terzo anno del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, seguita da lauree di
secondo livello specialistiche triennali, in attuazione della direttiva CEE
93/16.
L’importanza
avuta dal programma dei liberalcomunisti nella vittoria alle elezioni
universitarie della lista “Meno tasse, più servizi” è dimostrata in maniera
inequivocabile dalla netta affermazione elettorale di Massimo Cogliandro, che è
stato eletto sia nel Consiglio di Corso di Laurea che nel Consiglio della
Facoltà di Medicina e Chirurgia.
Purtroppo,
però, subito dopo le elezioni, gli altri candidati eletti hanno deciso di
rimangiarsi il programma presentato agli elettori. Questo dimostra che queste
persone hanno accettato il programma dei liberalcomunisti unicamente per vincere
le elezioni universitarie e che sono delle persone opportuniste, egoiste e senza
idee.
Questi
“studenti”, che afferiscono al SISM, si sono preoccupati unicamente di occupare
qualche poltrona negli organi collegiali della Facoltà di Medicina e
Chirurgia.
I liberalcomunisti
chiedono le dimissioni di tutti i rappresentanti degli studenti eletti nella
lista “Meno tasse, più servizi”, che hanno manifestato la volontà di tradire il
programma con cui si sono presentati agli elettori il 4 e il 5 aprile e che
hanno dichiarato di voler votare contro le proposte di delibera volte ad attuare
quel programma, che saranno presentate in Consiglio di Facoltà dal
sottoscritto.
La
lettera di Lillo del SISM a Massimo Cogliandro del
7/5/2001
Ci
dovremmo incontrare Giovedi prossimo a patologia generale, dovrebbe
venire
anche il preside, ma non ti preoccupare di queste cose, per quanto
riguarda
la riforma ti voglio informare che da novembre è gia previsto da un
anno il
cambiamento che proponi tu, ma con delle differenze.
Se vieni ne parli col
preside che cosi ti chiarisce come andranno le cose.
Lillo
Il commento
di Massimo Cogliandro:
Naturalmente
questa lettera è una presa in giro: Lillo sa benissimo che la riforma proposta
dai liberalcomunisti è radicalmente diversa da quella varata dal
MURST.
La proposta del MURST infatti non prevede né la introduzione della laurea di primo livello al termine del terzo anno del Corso di Laurea in Medicina né la creazione di lauree di secondo livello specialistiche triennali al posto delle attuali scuole di specializzazione.
Caro
Lillo,
se
ritenevate infattibile il mio programma, mi spieghi perchè Iorio ha fatto
distribuire centinaia di volantini, che da un lato contenevano il mio programma
e dall'altro lato il simbolo della lista con il nome nome dei principali
candidati della lista?
Se
rifiutate il mio programma, che è il programma con cui vi siete presentati alle
elezioni universitarie, voi siete del tutto delegittimati a rappresentare gli
studenti in Consiglio di Facoltà.
Probabilmente,
se io non vi avessi fornito il programma, avreste perso le elezioni anche a
Medicina, proprio come in tutte le altre facoltà, perchè avete dimostrato di
essere attaccati solo alle poltrone e di non avere idee.
Anche il fatto che tu
oggi hai dimostrato di non sapere che la milza non si palpa, dimostra ancora una
volta che l'attuale ordinamento non funziona.
Spero
che almeno non voterete contro la mia proposta di delibera che vuole introdurre
il primo livello all'interno del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia per
come è adesso, perchè rappresenterebbe un attacco aperto ai colleghi fuoricorso,
categoria alla quale penso che appartieni anche tu.
Spero
proprio che vi diate una regolata sul da farsi.
Saluti,
Massimo
Cogliandro