Per la gioia del Pizzo, ecco a voi:

Bando alle chiacchere, oggi partiremo con alcune delucidazioni per i meno scafati in tema di sesso, o meglio, di approccio verso l'altro sesso, il tutto in pochissimi punti essenziali di primaria importanza.

Innanzitutto devi partire dal presupposto che tutte le donne, almeno in linea teorica, te la danno, perché piace anche a loro il sesso, anche se non vogliono farlo intendere.

Quando tu parti con questa consapevolezza, 3/4 (tre quarti) del lavoro è fatto.

Le 4 (quattro) regole d'oro da seguire affinchè si voglia essere sicuri che tutto vada in porto sono le seguenti:

I- prima dell'approccio guardati allo specchio onde scongiurare l'infausta presenza di pezzi di cibo sparsi per il viso o di capperi ciondolanti dal naso;

II- non fare il coglione eterno 15N (quindicenne), altrimenti la puoi al massimo un po' intenerire (se non ripugnare) ma senza giungere allo scopo (nel senso dello scòpo);

III- chiedigliela, con gentilezza ma con decisione;

IV- cerca di essere il più spontaneo possibile, senza seguire i consigli di chi ti dice "fai così, fai colà,tutte le donne sono roglie, occhio ai capperi, non fare il coglione 15N, chiedigliela, sii spontaneo" e tutti gli altri consigli del menga.

Esso consiste in ciò: Ci si avvicina alla femmina prescelta e, dopo aver controllato di non avere bave che scendono dalla bocca, la si fissa negli occhi evitando assolutamente di far calare lo sguardo sulle sue bocce prorompenti e cercando il più possibile di non fare la faccia di quello che ha visto la figa solo in televisione. Cercate di autoconvincervi che siete dei playboy. Per questo vi consiglio di pensare fortemente al film porno che avete visto la sera prima, calandovi nei panni del pornostar che ha un bigolo duro come i proiettili all'uranio e lungo 42 cm. Lo sforzo mentale sicuramente vi impedirà di connettere il cervello alla bocca. Ma se usate questo difetto come un'arma tornerete vincenti. Sparate a raffica parole a caso tanto, per la donna,che voi stiate recitando l'Amleto di Shakespeare o che stiate dicendo: porta,cavallo,parapendio,cartone... non fa alcuna differenza. Dopo dieci minuti così, se sarete stati convincenti, la donna stessa, in maniera inconscia, connetterà a modo suo le parole che voi avete sparato a caso e sarà convinta di aver sentito un interessantissimo discorso di aereodinamica spaziale. A questo punto lei stessa sentirà un fuoco perverso e vi sparerà 4m di lingua in bocca. Intanto accontentatevi,che per scopare è tutto un'altro discorso.

Buongiorno a tutti i mayalessi del mondo.

Qui è il dott. Luca Gava Sassi che vi scrive per riportare l'attenzione su un grave problema sanitario che come ogni anno si ripresenta col giungere della primavera.

Prevenire è meglio che curare. Questa è la regola prima del Dott. Gava Sassi a cui si ispirano i vari centri di "sessuologia applicata" che seguono il metodo dell'emerito scienziato per curare le varie patologie legate alla totale mancanza di rapporti sessuali tra i giovani d'oggi.

Veniamo dunque al problema: un virus sboriforme legato alla mutazione genetica di un prione di "Vacca" (intesa non come mucca da macello ma come unità femminile che offre prestazioni sessuali a tutti) si sta insinuando tra i giovani mayalessi di oggi.

Questo virus è conosciuto fin dall'antichità. Secondo i miei recenti studi, infatti, gli antichi Achei, cantati nell' Iliade, non furono sconfitti dai Greci per causa di un cavallo bensì per causa di questo virus che aveva preso l'amante segreto della contestata Elena di Troia. Diventato, a causa di questo virus, impotente, al suddetto non rimase altro che constatare l'avvenuta trasformazione di "Elena di Troia" in "Elena la Troia".

Ma veniamo a un caso che recentemente ha colpito uno dei pazienti in cura da me.

In una serata che si prospettava triste, in un locale che chiameremo "X", il mayalesso, di cui non posso fare il nome per ragioni di etica professionale, che chiameremo "Alfa" riceve una proposta sessuale assolutamente chiara e definita da parte di una mayalessa, che chiaver... scusate!...chiameremo "Beta". Il mayalesso Alfa rifiuta clamorosamente e inaspettatamente la conclusione certa e a buon fine della serata che si prospettava triste. Dal canto suo la mayalessa Beta aveva fatto la sua proposta porca secondo l'etica dei mayalessi conportandosi in maniera egregia convinta e sicura di non ricevere "pacchi".

Davanti allo sconcerto dei compagni mayalessi, solo il Dott. Gava Sassi, dall'alto della sua esperienza, aveva capito che si era in presenza del terribile "virus sboriforme".

La malattia c'è ed è innegabile...ma esiste una cura, inventata da me.

Intanto ricordo a tutti i mayalessi il famoso detto degli amici ticinesi: "Bùc l'è bùc, la cappella non ghà ùcch!".

Quindi cosa avrebbe dovuto fare il mayalesso Alfa? avrebbe dovuto gettarsi senza remore tra le gambe della mayalessa e al momento del coito urlare ad alta voce "Sì! oggi sono veramente porco!"

E la mayalessa Beta? essa, rifiutata, avrebbe dovuto buttarsi a capofitto sul primo che passava. Invece ha preferito farsi accompagnare a casa per procedere (secondo i dettami del "Metodo del Dott. Luca Gava Sassi") all'autopalpazione e masturbazione in casa propria.

Attenzione! questo virus si fa sempre più potente e provoca l'impotenza, sia nei maschi che nelle femmine. Non abbiate paura. La cura esiste!

Questa è descritta nel famoso saggio "Il Metodo del Dott. Luca Gava Sassi"

Arrivederci a tutti. Scrivete numerosi e chiedete consiglio al vostro dottore di fiducia. Vi risponderò.

Ringraziando i Mayalessi, che comunque mi lasciano scrivere nel loro sito solo per poter loro stessi beneficiare delle mie teorie, brutti pezzi di merda che sono, vi rimando ai prossimi aggiornamenti, con tanti consigli utili per la vostra vita e il vostro Vito (e che vvoi? al me attrezzo gli dò er nome che mme pare!).

ps. SCRIVETE NUMEROSI AL DOTT. LUCA GAVA SASSI, LEGGERETE SUL SITO LE MIE PREZIOSE RISPOSTE!!!